Norme anti-Covid per l’election day del 20 e 21 settembre 2020.

 

Dr. Pietro Cusati (giurista-giornalista)

 

Sono 51.559.898 gli elettori chiamati ad esprimersi per il referendum costituzionale e 18.590.081 quelli per le elezioni regionali, che interessano sei  regioni a statuto ordinario: Campania, Liguria, Marche, Puglia, Toscana e Veneto e 1 a statuto speciale :Valle d’Aosta.Le elezioni amministrative interessano 962 comuni e coinvolgono 5.725.734 elettori.

Il Ministero dell’Interno, con la circolare  n.41 ,del  20 agosto 2020,ha disposto l’osservanza delle prescrizioni sanitarie e di sicurezza durante lo svolgimento delle consultazioni elettorali e referendarie dell’anno 2020. Il Protocollo sanitario e di sicurezza, sottoscritto dal Ministro dell’interno e dal Ministro della salute, reca alcune indicazioni sulle misure di prevenzione dal rischio di infezione da SARS-COV 2 da adottare in occasione delle consultazioni che si terranno nel 2020 ,come  evidenziato dal Comitato tecnico scientifico. Le indicazioni si basano sui principi cardine che hanno caratterizzato le scelte e gli indirizzi tecnici delle strategie di prevenzione dell’infezione da SARS-COV-2, quali  il distanziamento fisico, mantenendo il distanziamento interpersonale di almeno un metro, la rigorosa igiene delle mani, personale e dell’ambiente, la capacità di controllo e risposta dei servizi sanitari della sanità pubblica territoriale e ospedaliera. Evitare  rischi di aggregazione e di affollamento, assicurare che sia indossata la appropriata mascherina da parte di tutti, garantire la adeguata aerazione negli ambienti al chiuso, favorendo, in ogni caso possibile, quella naturale e disporre una efficace informazione e comunicazione. E’  necessario per le operazioni elettorali  un adeguato distanziamento delle cabine elettorali. Predisporre dispositivi di distribuzione di detergenti all’ingresso e all’esterno del seggio. Vigilare sull’obbligo per tutti gli elettori di recarsi al voto muniti di mascherina e di indossarla nel rispetto delle normative vigenti, che ne prescrive l’uso per i luoghi al chiuso accessibili al pubblico. Raccomandare l’utilizzo della mascherina da parte degli scrutatori e dei Presidenti di seggio, dispositivo che devono essere sostituiti ogni 4-6 ore e comunque ogni volta risulti inumidito o sporco o rende difficoltosa la respirazione. L’elettore, dopo essersi recato in cabina e aver votato e ripiegato la scheda, provvede ad inserirla nell’urna. Inoltre  sono previste adeguate misure  per assicurare l’esercizio del diritto di voto anche degli elettori positivi al Covid-19 in quarantena e a tutti coloro che si trovano in isolamento fiduciario. Nelle strutture sanitarie con almeno 100 e fino a 199 posti-letto, che ospitano reparti Covid, verranno costituite sezioni elettorali ospedaliere. Esse saranno abilitate alla raccolta del voto domiciliare degli elettori sottoposti a trattamento domiciliare o in condizioni di quarantena o di isolamento fiduciario per il Coronavirus. Queste persone dovranno far pervenire, tra il decimo ed il quinto giorno precedente le consultazione , al  Sindaco del Comune di residenza una dichiarazione che attesta la volontà di esprimere il voto presso il proprio domicilio ed un certificato che indichi la condizione di contagiato. Il voto verrà raccolto “durante le ore in cui è aperta la votazione. Viene assicurata, con ogni mezzo idoneo, la libertà e la segretezza del voto nel rispetto delle esigenze connesse alle condizioni di salute dell’elettore”. Ai componenti delle sezioni ospedaliere che provvedono alla raccolta e allo spoglio del voto domiciliare degli elettori verranno impartite, dalla competente autorità sanitaria, indicazioni operative sulle procedure di sicurezza sanitarie riguardanti le operazioni elettorali. Per prevenire i rischi di contagio sarà lo stesso elettore, dopo essersi recato in cabina ed aver votato e ripiegato la scheda elettorale, a provvedere ad inserirla personalmente nell’urna.

 

 

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