Elezioni Regionali 2020: chi tra i candidati alla Regione ha intascato il bonus Inps di 600 euro ?

 

Aldo Bianchini

SALERNO – C’è sicuramente un candidato alle Regionali 2020 che ha intascato, contro ogni logica comportamentale ed opportunità politica, per due volte il bonus di 600 euro (mesi di marzo e aprile) ed è in attesa di intascare quello da 1.000 euro per il mese di maggio.

Questa non è una notizia costruita ad arte solo per dare vita ad una inchiesta giornalistica che, secondo qualcuno, lascerebbe il tempo che trova. Senza voler entrare in rotta di collisione con nessuno affermo che l’eventualità di un possidente che becca il bonus e si candida “candidamente” alle regionali se non commette nessun tipo di reato (ed anche qui va fatto un sereno approfondimento) viola, comunque, le regole non scritte relative alla “opportunità politica”; anche perché il candidato in oggetto non solo ha intascato i bonus ma se li è tenuti ben stretti celandosi dietro una cortina fumogena che qualche buon informatore ha deciso di strappare. E l’opportunità politica è una convenienza entrata nel costume italico, fino al punto da determinare la sospensione di alcuni parlamentari dal loro ruolo una volta che sono stati scoperti per aver incassato maldestramente i bonus. E, badate bene, quei deputati sospesi oltre allo stipendio dei parlamentari non hanno mai sfoggiato un altissimo tenore di vita con Maserati e Ferrari (per non dire un altro tipo di macchine che porterebbe subito all’individuazione del soggetto interessato da questa inchiesta).

Solo a caso basta ricordare la triste vicenda della senatrice della Lega Marzia Casolati, 50 anni, storica esponente del movimento in Piemonte e titolare di una nota gioielleria nel centro storico di Torino. Per lei, come per gli altri due Andrea Dara e Elena Murelli, non c’è stato niente da fare, hanno beccato la sospensione dal ruolo e dallo stipendio, e sono stati costretti a restituire il bonus anche se le loro richieste erano perfettamente in linea con la legge e non avevano mai ostentato un alto tenore di vita; vale a dire che la “opportunità politica” supera sempre la legge.

E veniamo alla quinta puntata di questa inchiesta. Ci eravamo lasciati il 2 settembre scorso con la notizia che l’incauto percettore del bonus andava ricercato non tra i 1224 candidati regionali ma soltanto tra i 226 candidati del collegio elettorale della provincia di Salerno. Il cerchio, comunque, comincia a stringersi.

Ma facciamo un passo avanti; nella precedente puntata avevo annunciato che vi avrei accompagnato per mano nella individuazione almeno della zona da cui proviene l’incauto percettore. Eravamo rimasti che le zone di interesse erano sei: Piana del Sele, Cilento, Vallo di Diano e Alto Sele, Città di Salerno e Valle dell’Irno, Cava dè Tirreni e costiera amalfitana, Agro sarnese-nocerino. Per fare un passo avanti bisogna togliere dalle zone interessate quelle di “Città di Salerno e Valle dell’Irno”, “Cava de’ Tirreni e costiera amalfitana” e “Agro sarnese-nocerino”; restano attenzionate, quindi, le altre tre zone: Piana del SeleCilentoVallo di Diano Alto Sele. Ovviamente per zone di influenza intendo quelle località che hanno dato i natali al “personaggetto politico” che pur ostentando un alto tenore di vita ha chiesto ed ottenuto in pagamento i bonus di 6oo euro per i mesi di marzo e aprile ed è in attesa del pagamento di quello di maggio che è di 1.000 euro.

La mia maggiore perplessità, oltre allo sconcertante furbetto, che comunque non mi impedirà di andare avanti con l’inchiesta, è il silenzio assordante dei partiti alle cui segreterie provinciali ho inviato i precedenti articoli; risulterebbe ad oggi che nessun partito si sia dato da fare per capire se nelle loro file si annida lo squallido personaggetto.

Voglio ricordare a tutti i lettori che il 14 agosto scorso il quotidiano “Il Mattino” ha dedicato un’intera pagina al problema del bonus (tanto per dimostrare che non è una cavolata) riportando la dichiarazione “Mai chiesto il bonus” che tutti i consiglieri uscenti e forse anche quelli candidati hanno pronunciato a gran voce.

Nella prossima puntata faremo, insieme, qualche altro passo avanti.

 

 

 

 

 

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