il Quotidiano di Salerno

direttore: Aldo Bianchini

Elezioni Regionali 2020: Enza Cavaliere verso il successo

 

Maddalena Mascolo

MERCATO S.S. – Tra i 226 candidati al Consiglio regionale per la provincia di Salerno c’è una candidata che, a mio giudizio, va oltre l’immaginario di una semplice candidatura di servizio, come si usa dire in gergo quando un aspirante viene inserito nelle liste per esclusivo riempimento.

La candidata Enza Cavaliere, in lista con “De Luca presidente”, non appartiene certamente a quel novero piuttosto corposo delle candidature di servizio; innanzitutto perché è una dona attiva, moderna e costruttiva che conosce a menadito la politica e le sue impenetrabili strategie e, poi, perché se la Cavaliere si è candidata vuol dire che sicuramente ha fiutato la possibilità molto concreta di farcela.

E meriterebbe, e come, la consacrazione politica per sedere su uno scranno del Consiglio Regionale per la consiliatura 2020/2025; anche il suo programma lo meriterebbe, perché ad un attento esame appare come un documento fondamentale per un’attività politico-amministrativa davvero importante che, allo stato, è quasi sconosciuta a Palazzo Santa Lucia ed a gran parte dei cittadini della Campania.

Ma chi è Enza Cavaliere ?, la Cavaliere è candidata alle elezioni Regionali della Campania con De Luca Presidente. Già Assessore con delega alle entrate tributarie e patrimoniali, politiche culturali, turismo e scuola del Comune di Mercato San Severino (SA).

Al primo punto del programma la Cavaliere fotografa la situazione attuale del territorio salernitano e pone come condizione risolutrice l’accesso ai fondi straordinari come la creazione di una zona ZES o il supporto all’assunzione con dei fondi stanziati all’uopo attraverso i benefici previsti dalle leggi nazional.

Non dimentica Enza Cavaliere il “lavoro nero” che ancora oggi è una piaga sociale, nonostante le recenti leggi nazionali in materia. Non sono di certo io a dirlo ma, i vari interventi di legge degli ultimi anni, non hanno portato ancora via dalla nostra società questa piaga. Il discorso non è legato solo alla non tutela degli stessi lavoratori che spesso sono costretti a lavorare senza un contratto, ma anche alla malsana forma speculativa che rovina tutto il mondo del lavoro riducendo a mere mancette gli emolumenti previsti per tali attività. Mancano i controlli, scrive la Cavaliere, che sono stati ulteriormente inquinati dall’ingresso del “reddito di cittadinanza” sul mercato del lavoro complessivo.

Ricorda nel suo programma anche la situazione scabrosa e poco nota delle famiglie costrette ad inenarrabili sacrifici a causa dei problemi al loro interno per bambini o adulti disabili.

“”Sono sempre stata vicina alle persone meno tutelate, a coloro che vivono quotidianamente una condizione diversa dal normale e se dovessi avere l’opportunità di rappresentare ognuno di voi in Consiglio Regionale posso solo promettere il massimo impegno”” scrive la candidata Enza Cavaliere nel suo programma; e c’è da scommettere che manterrà fede alla promessa; lo ha sempre fatto in passato, continuerà a farlo in futuro.

La Cavaliere guarda alla politica come una famiglia, deve essere curata in funzione della collettività.

Ovviamente non trascura la scuola ed in proposito scrive: ““È notizia del giorno che la riapertura delle scuole è stata posticipata per i problemi legati alle misure di sicurezza per contrastare il COVID-19.  È un tema molto caro per me la salute della scuola, perché è il posto in cui ci si sente famiglia, perché insieme alla famiglia d’origine è il luogo in cui ogni piccolo diventerà grande e farà parte di una famiglia più grande chiamata società””.

 

Infine tratta anche molti altri problemi che riguardano il territorio più ristretto dell’intera Valle dell’Irno, quali il depuratore di Costa e sue maleodorazioni, il problema dei roghi accesi da sconsiderati bulletti di periferia, per finire alla TERRA intesa come proprietà di tutti e da tutelare con il buonsenso di tutti a tutela perenne, e non sporadica, del territorio.

 

 

 

 

 

1 Commento

  1. Da dopo le elezioni non è stato fatto nulla.
    Solo propaganda che puntualmente è ripartita mesi prima delle prossime elezioni, attività che nascono come unico scopo di voto per poi dileguarsi.
    Mercato San Severino ha bisogno di chi non discrimina le attività ma le valorizzi, di chi non chiama solo prima delle elezioni proponendo un programma elettorale che non può e si vuole mantenere!

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