Elezioni comunali 2020: il duello a distanza tra Rubino e Mandia e … la prima first-lady di Sassano

 

Aldo Bianchini

L'esultanza di Domenico Rubino appena eletto sindaco di Sassano. Al suo fianco la compagna Carmela Ianjibelli.

SASSANO – Quando tra febbraio e marzo scorsi iniziò il terrore per la pandemia un po’ tutti gli osservatori si spesero nel dire che il Covid avrebbe favorito sul piano elettorale quei politici che meglio degli altri avrebbero saputo combattere la difficile battaglia.

Ma come spesso accade, anche in questo caso, non è stato così per tutti. Sicuramente sul piano numerico sono in maggioranza i politici che hanno saputo trarre eccezionali benefici elettorali rispetto a quelli che, nonostante una buona gestione del Covid, hanno incassato sonore sconfitte.

Per spiegarmi meglio porto un esempio che ritengo calzante con le affermazioni appena descritte.

Bisogna partire dall’ospedale di Polla dove due medici impegnati e preparati come Luigi Mandia (direttore sanitario del plesso ospedaliero) e Domenico Rubino (primario di urologia) in quella situazione di allerta socio-sanitaria decisero di mettere in piedi un “presidio anti Covid” sfidando sia i vertici dell’ASL che i distretti sanitari e la stessa popolazione valdianese, incredula se non proprio scettica di fronte ad una simile operazione mai vista prima sul territorio. Fu costituita una squadra con Gabrielle Coiro (responsabile degenza reparto Covid), Pasquale Aromando (responsabile della distribuzione ufficiale dei DPI), Anna Lopardo (responsabile rianimazione Covid), Luisa Gorrese (della direzione infermieristica della direzione sanitaria) e Carmela Iannibelli (responsabile Post Covid); loro insieme ad altri con coraggio hanno combattuto la difficilissima battaglia.

Oggi, però, è l’aspetto politico della vicenda che ci interessa di più. Guarda caso nei mesi successivi al Covid presero subito quota le candidature a sindaco dei due principali responsabili della struttura anti Covid di Polla: Luigi Mandia candidato a sindaco di Sicignano degli Alburni, e Domenico Rubino candidato a sindaco di Sassano.

Nella foto una parte del pool anti-covid dell'ospedale di Polla. Sull'estrema destra Carmela Iannibelli

E qui arriva la sorpresa; per Rubino la struttura ha funzionato benissimo sul piano politico, per Mandia è stata un disastro.

Domenico Rubino ha stravinto le elezioni amministrative di Sassano infliggendo agli avversari una sonora lezione; Luigi Mandia ha straperso le elezioni amministrative di Sicignano degli Alburni a tutto vantaggio del giovanissimo Giacomo Orco che gli ha inflitto una bruciante sconfitta. Ma le analogie non si fermano qui; Rubino ha vinto con 326 voti di scarto, Mandia ha perso per 256 voti di differenza; insomma più o meno gli stessi voti se calcolati in percentuale rispetto agli elettori votanti.

Ma allora, se vogliamo dare alla pandemia una certa influenza sulle elezioni regionali e amministrative, dobbiamo subito chiederci: “Cosa ha funzionato per Rubino e cosa è venuta meno per Mandia ?”, messo che entrambi sembravano avviati verso un clamoroso successo.

La risposta è semplice se diamo per scontato che, da qualche tempo a questa parte, le donne possono avere (come hanno avuto) un peso specifico importante nel successo o nella sconfitta dei propri compagni; una strategia che va ben oltre le squallide quote rosa (che a Sassano come a Sicignano gli elettori hanno bocciato) e che, nell’ottica dello stesso obiettivo, attiene strettamente al rapporto di simbiosi tra uomo e donna che nel caso di Sassano ha funzionato alla perfezione; prima sul piano sanitario e poi su quello mediatico e, infine, su quello politico.

Come si fa, nella fattispecie, a non riconoscere pubblicamente un ruolo assolutamente decisivo di Carmela Iannibelli (compagna di vita del dr. Rubino) sia nella gestione della lotta anticovid che in quella mediatico-elettorale del suo compagno balzato imperiosamente alla cronaca di questi ultimi mesi. Non solo la signora Carmela (mi permetto di chiamarla per nome di battesimo in forza della conoscenza che c’è tra noi) ha guidato tutta l’organizzazione ospedaliera del centro-Covid ma ha fatto in modo che lo stesso successo sanitario si riverberasse anche nella vita pubblica del suo compagno rimanendo sempre almeno un passo indietro rispetto al primario prima e al candidato sindaco dopo.

Dr. Luigi Mandia, direttore sanitario ospedale di Polla; grande sconfitto nelle elezioni amministrative di Sicignano degli Alburni.

Nel corso della campagna elettorale ho seguito attentamente gli spostamenti, le strategie, le presenze nei momenti opportuni e decisivi, la proiezione del compagno verso l’esterno; e ne ho tratto la convinzione che il triplice successo per Domenico Rubino (nella vita, nella professione e nella politica) è da ascrivere in gran parte a Carmela Iannibelli che, appena dopo pochi giorni di campagna elettorale, è divenuta subito il punto di riferimento cruciale per tutti, il vero faro illuminante in un mondo tutto da organizzare e rilanciare verso il successo, mantenendo sempre in piedi anche gli equilibri più precari all’interno della lista. Non ha sbagliato neppure una mossa, ed è stata molto intelligente al punto da lasciare al compagno (ora sindaco) la possibilità di compiere qualche errore, anche nelle scelte delle candidature; ma tutto era stato già sapientemente calcolato dalla ineffabile Carmela.

Questa è stata la carta vincente di Domenico Rubino, questa è stata la carta che è mancata a Luigi Mandia.

A giusto titolo Carmela Iannibelli potrà essere indicata come la prima vera first lady di Sassano.

 

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