Salerno in CORTOcircuito 2020: serata finale, «Tonino» sbanca il montepremi

Dott. Vincenzo Mele

SALERNO – Nella serata di Domenica 4 Ottobre, presso il Foyer Cafè di Via Valerio Laspro, si è svolto l’atto conclusivo della XI Edizione del “Salerno in CORTOcircuito”.Il cortometraggio «Tonino», dedicato ad Antonio Esposito Ferraioli, ha vinto il Premio “Elvira Notari” per il Miglior Cortometraggio, il Premio “Ugo Pirro” per la Critica e il Premio “Beatrice Vitoldi” per la Miglior recitazione, assegnato ad Anna Rita Vitolo.

L’opera racconta la storia di Antonio Esposito Ferraioli, cuoco di una mensa aziendale campana, ucciso dalla camorra a Pagani nel 1978 per il suo rifiuto di servire carne marcia. L’omicidio dell’onesto lavoratore è stato riconosciuto come delitto di camorra soltanto pochi anni fa, a 40 anni dal tragico evento.
Non sono mancati ulteriori applausi e menzioni speciali per «Spoon River a Lampedusa» di Rosario Santella e per «Social ma non troppo» di Francesco Paglioli, finiti rispettivamente al 2° e al 3° posto.
Il “Premio alle Arti Vitruvio Entertainment”, ideato dall’omonima casa di produzione artistica, è stato assegnato a «La triste vita del mago» di Francesco d’Antonio.
Nella serata finale, prima delle premiazioni, sono stati presentati gli altri lavori in gara. Tra i cortometraggi che sono stati accolti tra gli applausi figura «Il stupro» di Placido Sturiale e Simonetta Pisano, nel quale viene analizzata la violenza sulle donne con gli occhi del violentatore.

Un altro corto in gara che ha suscitato curiosità nel pubblico è «Bagnanti fuori stagione» del giovanissimo Alessandro Boccalini, che racconta la storia di Diva Della Santina, una traduttrice di Gabicce Mare che operava al Comando tedesco durante la Seconda Guerra Mondiale, e, parallelamente, forniva insieme a Guido Morganti, documenti falsi per gli ebrei marchigiani, evitandone la deportazione. Tra i lavori fuori concorso spicca «Liquidità arida» di Vincenzo Caruso, Pasquale Fresegna e Davide Monticelli, un omaggio alla teoria della “Modernità liquida” del sociologo e filosofo Zygmunt Bauman.

Prima delle premiazioni finali, la “Rete dei Giovani per Salerno” ha voluto dedicare l’edizione 2020 della rassegna agli operatori del settore dell’arte e dello spettacolo, finiti ulteriormente nel dimenticatoio dopo l’arrivo del COVID-19, nonostante le insufficienti misure varate dal governo per tutelarli a livello economico e morale e a realtà associative nazionali come il “Cinema America” di Valerio Carocci, vittima di atti di boicottaggio da parte di ANICA e da alcune lobby della distribuzione cinematografica, e a “furgonCinema”, che porta la bellezza della settima arte nelle zone del Centro Italia colpite dal terremoto del 2016.

 

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