Informazione: in tv la rivincita delle bionde !!

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Con la fine dell’estate la televisione nazionale italiana è ridiscesa in campo più agguerrita di prima; la chiusura totale a causa del coronavirus non ha insegnato niente a nessuno e tutte le trasmissioni mattutine sono riprese sempre con gli stessi palinsesti e senza novità sostanziali per quanto attiene i contenuti dei molteplici talk-show che per tutte le mattine (dal lunedì al venerdì) inondano le nostre case.

La vera, e unica, novità di questa nuova stagione televisiva è caratterizzata dal fatto che tutte le trasmissioni mattutine sono condotte dalle donne e che tutte queste donne sono bionde (o almeno così appaiono dopo essere passate nei camerini dei trucchi pesanti); ecco perché mi sento di scrivere che è nata: “la tv delle bionde”.

Luisella Costamagna (la sanguinaria che conduce Agorà su Rai/3 e attacca a testa bassa tutti, soprattutto chi non è di sinistra), Federica Panicucci (la bambolina imbambolata che sembra vivere nel mondo incantato delle fatine azzurre e che naviga nelle acque chete di Mediaset con il suo Mattino/5), Eleonora Daniele (ci sono solo io, so condurre solo io, tutto il resto è nullità, e nessuno si permetta di toccare Storie Italiane di Rai/1, una trasmissione che non ha lasciato neppure il giorno prima di partorire), Adriana Volpe (la vendicatrice contro tutti e tutto, soprattutto contro Giancarlo Magalli reo a suo dire di non averla valorizzata nei lunghi anni di “I fatti vostri”, la trasmissione cult della Rai, ora conduce Ogni Giorno con quattro ore di diretta quotidiana su Canale/8), Barbara Palombelli (la gatta morta che morta non è, anzi è molto professionale, preparata, equidistante sia nella trasmissione Forum che in Stasera Italia, insomma una professionista doc, sempre sobria e mai scollacciata), Antonella Clerici (l’eterna bambina ritornata più ragazzina di prima al timone di “E’ sempre mezzogiorno”, un trasmissione, trita e ritrita, di cucina a gogò !!); e come dimenticare l’inossidabile e giovanissima (sembra una ragazzina diciottenne) ma sessantenne Barbara D’Urso che da anni governa dall’alto di Mediaset l’informazione pomeridiana e serale con “Live – Non è la D’Urso” e con “Pomeriggio Cinque”.

Questo in sintesi il panorama mattutino che i grandi network televisivi nazionali riescono ad esprimere al di là dei numeri che stanno emergendo dall’Auditel e che potrebbero condizione di molto alcune delle predette trasmissioni. Da detti dati, al momento spicca su tutte le altre trasmissioni quella di Barbara Palombelli denominata “Forum” che con il suo 12,50% di share doppia tutti in velocità, lasciando a bocca asciutta le quattro “scatenate della tv” ovvero Federica Panicucci, Eleonora Daniele, Barbara D’urso e Adriana Volpe.

C’è però un altro dato da segnalare agli amici lettori; tutte queste trasmissioni mattutine hanno solidamente impiantato sugli schermi la dicitura “nostra esclusiva” che scorrendo nei sottopancia spiega ai telespettatori che quelle che stanno vedendo e ascoltando in quel momento sono immagini e interviste in assoluta esclusiva della testata giornalistica di riferimento. Niente di più falso; se vi prendete la briga di passare con il telecomando da una trasmissione all’altra (quasi tutte allo stesso orario) avrete la sorpresa di scoprire che in quel preciso momento la scritta appare su tutte le emittenti che mandano in onda le stesse immagini e le stesse interviste. Alla faccia della corretta informazione.

Non ne parliamo proprio dei programmi pomeridiani, preserali, serali e notturni nei quali, fortunatamente, appare qualche maschietto alla conduzione degli stessi anche se le fasce di ascolto più importanti vengono sempre okkupate da conduttrici – opinioniste – giornaliste – corrispondenti – letterine – ballerine – modelle, tutte al femminile, doverosamente quasi tutte bionde e ben messe.

Per concludere, la nostra tv è decisamente improntata al “biondo femminile”, a disdoro dei “pudici” maschietti che stanno perdendo sempre più terreno rispetto alle femminucce.

Meno male che esiste “la politica” come argine quasi invalicabile per le donne, soprattutto quelle bionde, nonostante le quote rosa.

 

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