Il TAR Napoli conferma la Didattica a distanza nella Regione Campania per la scuola dell’infanzia e primaria.

Dr. Pietro Cusati

(Giurista – Giornalista)

Il ghigno del governatore della Campania on. Vincenzo De Luca subito dopo la sentenza del TAR che ha respinto il ricorso dei genitori; le scuole primarie e dell'infanzia restano chiuse.

Napoli , 9 novembre 2020 .Il  TAR della Campania ,sezione di Napoli, ha,respinto la richiesta di sospensione cautelare monocratica, presentata dai genitori esercenti la potestà su  figli minori, dell’ordinanza n. 89 ,del 5 novembre 2020 del Presidente della Regione Campania, nella parte in cui dispone, “la sospensione delle attività didattiche in presenza per la scuola primaria”, nonchè “la sospensione… dell’attività in presenza nelle scuole dell’infanzia”, e ciò in quanto l’intervenuta emanazione del D.P.C.M. 4 novembre 2020 non esclude la persistente possibilità, per le Autorità sanitarie regionali e locali, di adottare misure più restrittive in presenza di situazioni sopravvenute .L’Ordinanza del Presidente della Regione Campania del 5 novembre 2020 è successiva al DPCM,decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri e trova fondamento nella aggiornata istruttoria circa l’andamento del contagio su scala regionale ed è motivata sul rilievo della persistente emergenza sanitaria, sul verificato effetto moltiplicatore dei contagi connessi a positività nelle fasce in età scolare e sul prevedibile impatto sul Servizio sanitario regionale, tenuto conto della peculiare densità abitativa del territorio regionale e del deficit di personale sanitario in servizio attivo e, quanto alla idoneità della misura adottata, del riscontrato aumento dei casi di positività al Covid-19 in ambito scolastico, nonché della esigenza di consolidare i risultati di contenimento della pandemia finora conseguiti, stante la verificata efficacia della detta misura a tali fini. L’effetto moltiplicatore del contagio connesso a casi di positività nelle fasce di età scolare” e il prevedibile impatto dello stesso sul Servizio sanitario regionale, con prospettive anche di “delocalizzazione” dei pazienti, inducono a valutare prevalente l’interesse pubblico al contenimento della diffusione del virus, funzionale a garantire il diritto alla salute di tutti e di ciascuno, rispetto al quale la misura adottata si è dimostrata, finora, utile ed efficiente. In pratica il TAR Napoli  ha ritenuto che il DPCM Conte del 4 novembre 2020 non esclude la  possibilità, per le Autorità sanitarie regionali di adottare misure più restrittive in presenza di situazioni sopravvenute. Infatti  in Campania persiste l’  emergenza sanitaria e si sono verificati  dei contagi connessi a positività nelle fasce in età scolare e sul prevedibile impatto sul Servizio sanitario regionale, tenuto conto della peculiare densità abitativa del territorio regionale e del deficit di personale sanitario in servizio attivo e, quanto alla idoneità della misura adottata, del riscontrato aumento dei casi di positività al Covid-19 in ambito scolastico. Pertanto prevale ,secondo la decisione odierna del  TAR Napoli, l’interesse pubblico al contenimento della diffusione del virus, funzionale a garantire il diritto alla salute di tutti e di ciascuno, rispetto al quale la misura adottata si è dimostrata, finora, utile ed efficiente. ​Infine l’unità di Crisi Regionale  della Campania ,in merito alla dotazione di posti letto ospedalieri dedicati alla rete COVID-19 precisa che la Regione Campania dal mese di febbraio 2020 con distinti provvedimenti ha adottato specifiche misure di potenziamento della rete ospedaliera per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19.  Il dato di oggi 9 novembre 2020  di 590 posti letto di terapia intensiva si riferisce all’intera dotazione di posti letto, pubblico e privato accreditato, realizzati e funzionanti che attualmente sono presenti in Regione Campania per far fronte all’intera richiesta di assistenza ospedaliera (Covid e non Covid). Si tratta della stessa dotazione di posti letto rilevabile nel flusso delle piattaforme ministeriali. A febbraio 2020 i posti letto di terapia intensiva attivi in Regione Campania erano 335 e che in questi mesi ne sono stati realizzati e attivati altri 255. Il dato di 3.160 posti letto di degenza fa riferimento al numero di posti letto che, nell’ambito della più ampia dotazione di posti regionali della rete ospedaliera, sono stati programmati quali posti letto da destinare ai pazienti COVID-19 comprendendo sia l’offerta pubblica che quella del privato accreditato. Tutti i giorni l’Unità di Crisi dirama un bollettino relativo alla sola occupazione di posti letto dedicati ai pazienti affetti da COVID-19, sia di terapia intensiva che di degenza, riportando anche il totale dei posti letto di terapia intensiva della Regione Campania e dei posti letto di degenza dedicati al COVID-19. Il dato dei posti letto dedicati ai pazienti COVID-19 non può essere fisso ed è variabile in relazione alla esigenza quotidiana che si manifesta.

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