Elezioni 2021: Enzo Napoli riconfermato ? si avvia ad essere il secondo sindaco di tutti i tempi in fatto di longevità per Salerno

Aldo Bianchini

Il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli(in carica dal 3 febbraio 2015) in una vignetta del prof. Arnaldo Amabile

SALERNO – Il “tavolo permanente” del centro sinistra si è riunito, finalmente, e sono state scintille per dinamicità e decisionismo. Un nuovo duro colpo al centro-destra che ancora balbetta quando ormai mancano solo cinque-sei mesi per le elezioni amministrative di primavera che oltre alla città capoluogo coinvolgeranno tantissimi altri centri della provincia.

Tutti per uno e uno per tutti, sembra essere questo il forte messaggio emerso dalla riunione dei “magnifici quindici” tra deputati, consiglieri regionali e amministratori locali (Enzo Luciano e Piero De Luca per il Pd; Silvano Del Duca e Massimiliano Natella per il Psi; Luigi Barone di Noi campani; Tommaso Pellegrino e Angelica Saggese per Italia viva; Vincenzo Marrazzo dei Liberal democratici; Giovanni D’Avenia e Leonardo Claps per il Centro democratico; Alessandra Senatore e Antonio Santoro per + Europa; Corrado Matera per i Moderati; Francesco D’Acunto di Campania libera; Michele Buonomo per gli Ambientalisti); insomma per Salerno che era ed è la scelta più difficile sembra, invece, che tutto sia già stato deciso: Vincenzo Napoli sarà ricandidato, senza se e senza ma, almeno così dice Luciano “Per Napoli ci sarà la riconferma, assolutamente”.

Ma sarà proprio così visto che mancano ancora sei mesi ?

Se sarà così vorrà dire che Vincenzo De Luca ha optato per una soluzione assolutamente indolore per tutti, soprattutto per la stessa “famiglia De Luca” e per i detrattori che vedevano l’inizio della caduta dell’impero deluchiano proprio con la eventuale candidatura a sindaco di Roberto, il rampollo n. 2 della casata.

Il primo sindaco di Salerno-liberata Silvio Baratta in carica dal 6 marzo 1944 al 19 dicembre 1946

Ma andiamo con ordine nell’analisi della scelta che al momento sembra quella definitiva e sulla quale tutti e quindici i convitati (di pietra !!) hanno dovuto chinare il capo; diciamocelo con franchezza, non c’è tavolo che tenga, a scegliere è sempre e solo lui: il governatore kaimano.

Enzo Napoli fa comodo a tutti; spegne ogni tentativo di sommossa, attenua i contrasti interni e garantisce a tutti una propria visibilità  formale e sostanziale, infine è entrato nell’immaginario collettivo come l’unico sostituto possibile del grande capo. Le aspirazioni ad occupare la poltrona di sindaco erano e sono tante, Napoli zittisce tutti dopo circa sette anni di sindacato.

Enzo Napoli fa comodo alla fam. De Luca; consente alla dinasty di mantenere ancora il timone in mano senza bisogno di fare scendere in campo il n. 2 Roberto perché il suo destino appare ancora incerto tra la politica e la professione. Oltretutto appare fuori dai giochi di potere che, invece, il fratello Piero ha saputo costruire intorno a se cooptando sulla sua linea buona parte dei poteri forti della città anche se non è ancora chiaro se senza o con il consenso del padre.

Enzo Napoli mette a tacere i detrattori; cioè zittisce quelli, e sono tanti, che stavano covando una sorta di sommossa contro l’eventuale candidatura di Roberto, una continuazione della dinastia che, a loro dire, non piace assolutamente all’elettore medio. Prosit !!

Enzo Napoli è terzo; nella classifica dei sindaci di Salerno più longevi  dal dopoguerra ad oggi, difatti, Enzo Napoli, è già assestato al quarto posto e, se riconfermato, potrebbe avvicinarsi di molto al mitico Alfonso Menna per conquistare una posizione ancora più prestigiosa in classifica, seppure a distanza, dal sindaco-sindaco di Salerno che nell’immaginario collettivo è sempre lui: Vincenzo de Luca.

 

Alla top ten dei sindaci di Salerno dedicherò un apposito successivo articolo.

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