Nicola Belfiore: l’avvocato La Greca precisa che …

Aldo Bianchini

Nicola Belfiore - foto tratta da "casalenotizie.it" che così ha ricordato la figura del giovane: CASALE - Se ne è andato a 34 anni Nicola Belfiore, in Campania, di dove era originario e dove era tornato da qualche tempo. A risultargli fatale è stato un malanno che lo aveva colpito nelle ultime settimane, aggravatosi da un'ischemia nella mattinata di ieri. Belfiore aveva vissuto però per alcuni anni a Casale, in corso Valentino. Cuoco a Casale e a Camino, in Monferrato ha lasciato diversi conoscenti e amici che ora, a distanza, piangono la sua scomparsa.

 

 

VALLO di DIANO – Giovedì 3 dicembre 2020 questo giornale online ha pubblicato un articolo a mia firma ; un articolo che ha captato l’interesse positivo di moltissimi lettori, ma che ha provocato anche indignazione e rabbia da parte dei congiunti dello sfortunato montesanese Nicola Belfiore che hanno visto l’immagine del giovane coinvolta in un discorso sulla diffusione della droga nel Vallo di Diano che, sicuramente, non lo coinvolgeva.

Al riguardo il noto avvocato penalista Renivaldo La Greca, legale della famiglia Belfiore, nel richiedere una rettifica all’articolo di cui prima, ha dettagliatamente esposto e motivato il pensiero che i Belfiore hanno inteso dedicare al giovane Nicola deceduto nei giorni scorsi per cause assolutamente lontane dai problemi legati al mondo degli stupefacenti:

“”Gentile Direttore, adempio al dovere di formulare la presente su specifico incarico dei familiari del compianto Nicola BELFIORE riguardo all’articolo pubblicato su “Il quotidiano di Salerno” nell’edizione del 3 dicembre 2020 a titolo: “Nicola Belfiore, un’altra vittima del Vallo di Diano … perché”. Nel detto articolo il nome dell’estinto è chiaramente avvicinato al consumo di sostanze stupefacenti di guisa che l’evento luttuoso erroneamente è ascritto a tali motivi. A tutela dell’onore e decoro dell’immagine del compianto familiare, ma anche a presidio della verità, mio tramite i congiunti segnalano che lo sfortunato Nicola BELFIORE è stato attinto da una setticemia particolarmente aggressiva che, dopo qualche giorno di tentativi di cura in casa, ha reso necessario il suo ricovero in ospedale d’urgenza. Per quanto detto la morte non è associabile al consumo di stupefacenti. Rappresentata la verità fattuale La premuro di offrire alla presente rettifica identica attenzione rispetto a quella prestata alla versione errata. Nulla da osservare sulla Sua, attenta, analisi rispetto al problema droga nel Vallo di Diano, ma il compianto Nicola ha posto fine alla sua giornata terrena per motivi in tutto diversi. Tanto si rimette a ristoro dell’immagine pubblica dello scomparso. Con distinzione. Montesano sulla Marcellana, lì 03 dicembre 2020 – F.to: Avv. Renivaldo La Greca””.

Con la sua riconosciuta abilità dialettica e giuridica l’avv. La Greca, in punta di diritto, nel fare salvo il diritto/dovere di informare, ha ben evidenziato i limiti che l’informazione deve imporre a se stessa nel raccontare avvenimenti che possono, come nella fattispecie raccontata il 3 dicembre scorso, intaccare anche se indirettamente sensibilità, amarezza e dolore di chi già soffre per la perdita di un proprio caro.

Renivaldo La Greca - avvocato penalista e cassazionista

Nulla da osservare sulla Sua, attenta, analisi rispetto al problema droga nel Vallo di Diano”  scrive nella sua richiesta di rettifica l’avv. Renivaldo La Greca; poche parole che per un giornalista devono suonare come incitamento ad esplorare ed analizzare un problema così drammatico come quello della diffusione dello spaccio di stupefacenti nel Vallo di Diano che, negli ultimi anni, ha prodotto morte e delitti in una fascia giovanile indifesa ed allo sbando tra l’indifferenza e la superficialità generale.

Naturalmente, è bene precisarlo ancora una volta, tutto questo nulla ha a che fare con lo sfortunato giovane montesanese Nicola Belfiore morto prematuramente a 33 anni (come ha scritto l’avvocato La Greca) per cause ed a causa di patologie molto diverse e lontane dall’assunzione di sostanze stupefacenti.

Il contenuto dell’articolo a mia firma che ha turbato la ricerca di una pace interiore dei familiari di Nicola Belfiore è stato scritto soltanto con l’intento di trattare un problema grave nelle sue linee e sfaccettature di carattere generale; un problema sul quale sicuramente ritornerò a scrivere quanto prima; non c’è mai stata da parte mia alcuna intenzione di “avvicinare il nome dell’estinto al consumo di sostanze stupefacenti”, ma quella di trattare nello stesso contesto la drammaticità della morte quando essa tocca un giovane che ha tutta una vita davanti per superare incertezze, disagi, patologie, debolezze, e rilanciarsi verso conquiste che solo la vita sa e può riservare a tutti.

Tutta la redazione de “ilquotidianodisalerno.it” si associa all’immenso dolore dell’intera famiglia Belfiore per la perdita prematura del sicuramente amato Nicola. Per dare un senso logico alle nostre parole e concretezza al nostro convinto dolore per la morte di un giovane abbiamo rimosso dalla prima pagina del giornale, anche se non espressamente richiesto, l’articolo pubblicato il 3 dicembre scorso, nella certezza di no aver mai voluto offendere la memoria di Nicola Belfiore.

 

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