E che mi frega a me, che so’ Pasquale io!

 

Luciano Provenza

(Avvocato – Docente – Scrittore)

avv. Luciano Provenza

Chi non ricorda lo sketch del grande Totò nei varietà del sabato sera? In uno straordinario siparietto, il principe della risata raccontava di aver ricevuto una serie di “schiaffoni” da un signore che l’aveva scambiato per un tale Pasquale. Alla legittima domanda del suo interlocutore sul perché lui non avesse reagito, Totò rispondeva “e che mi frega, che so’ Pasquale io!”. Come se quegli schiaffi lui non li avesse ricevuti in quanto destinati ad un altro. Anzi Totò, incalzato dalla meraviglia del suo ascoltatore, forniva anche un’ulteriore delucidazione: “volevo vedere dove voleva arrivare”. Frattanto continuava a prendere numerosi schiaffoni. Questo siparietto comico ben si concilia con la situazione che stanno vivendo gli Italiani durante la pandemia. Si, perché di schiaffoni ne hanno ricevuti tanti, sebbene stiano vivendo da un anno con restrizioni anti-costituzionali. All’inizio della pandemia poteva giustificarsi questo Governo in quanto impreparato ad affrontare un nemico sconosciuto. Gli Italiani, anche di fronte all’eccidio di Bergamo, dovuto a precise responsabilità, come Totò hanno chiuso gli occhi e sono andati avanti, pensando che quell’esperienza drammatica avrebbe spinto i governanti ad adottare le giuste misure. Invece niente di tutto ciò: carenza di mascherine, acquistate dalla Cina con commissioni altissime, mancanza di personale sanitario ecc. All’ inizio dell’estate si esaurisce la prima fase e si dovrebbe predisporre un piano programmatico per affrontare l’autunno. “A settembre si torna a scuola con i banchi a rotelle“, tuona con orgoglio il Ministro Azzolina. Ma chi, come lei, non ha mai amministrato neanche un condominio può mai pensare che il problema non è all’interno degli edifici scolastici, ma nei trasporti super affollati? No, ovviamente!  Si apre quindi la scuola, che richiude dopo qualche giorno. Eppure non bisognava essere scienziati per organizzare in 100 giorni i trasporti, stipulando contratti con ditte private, peraltro ferme a causa delle restrizioni.

Il prof. Conte, compiaciuto, rivendica di aver individuato la strategia che ci condurrà gradualmente fuori dal tunnel: l’Italia a colori. Un’imbecillità tutta italiana! Così ristoratori e titolari di negozi in genere non capiscono più niente! Chiudo ed aprono nel giro di pochi giorni. L’economia va a rotoli e la “mafia cinese” compra attività commerciali, case e negozi, svenduti dai poveri italiani sull’orlo del fallimento.  Un anno di pandemia ha determinato in Italia un numero di decessi sproporzionato e il crollo del PIL: mamma mia! E gli Italiani? come Totò aspettano, quasi a dire “vogliamo vedere dove vogliono arrivare”! Ma il colmo lo si raggiunge con i vaccini. L’Italia li acquista tramite l’Europa, ma nessuno degli scienziati pagati fior di quattrini dal Governo o questo sig. Arcuri pensa che bisogna vaccinare 60 milioni di Italiani e che, di conseguenza, occorrono i centri vaccinali e il personale sanitario. Con la lentezza di questi giorni, si conta di vaccinare, forse, il 70 % della popolazione entro la fine dell’estate. Ma ci si rende conto che mancano le siringhe! Assurdo, ma vero! E gli italiani, come Totò, continuano a prendere schiaffoni. Decine di DPCM, soldi sperperati in acquisti inutili, nessun investimento sui trasporti, chiusura della metà delle attività di ristorazione, disoccupazione con incremento rilevante, mancata assunzione di personale sanitario, assenza assoluta di controllo sul territorio e si potrebbe continuare all’infinito. Qualche sfessato mi chiede ”ma tu cosa avresti fatto?” Da otto mesi, in tempo non sospetto, sto urlando che bisogna intervenire sui trasporti: che ci vuole ad organizzare un piano di concerto con le imprese private? Tutti questi miliardi di euro in parte non potevano essere utilizzati per rafforzare il controllo dei territori? La magistratura sta indagando e sembra che gli scandali siano veramente eclatanti. Addirittura commissioni di decine di milioni di euro corrisposte a mediatori improvvisati. Tanto i soldi spesi sono dei cittadini. Questo Governo è stato capace non solo di non salvare vite umane, ma anche di affossare l’economia con decisioni cervellotiche ed inopportune. Una vera vergogna! E gli Italiani? Aspettano ancora! Vogliono vedere questi incapaci dove vogliono arrivare! POVERA ITALIA!

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