L’Unione camere penali segnala al Ministero della Giustizia le disfunzioni del Portale Telematico del penale e propone almeno un anno nel quale l’utilizzo del Portale sia previsto come facoltà e non come obbligo.

Dr. Pietro Cusati (giurista-giornalista)

Dr. Pietro Cusati

Roma,28 gennaio 2021Il Presidente Nazionale  dell’Unione Camere penali  Avv. Giandomenico Caiazza ha scritto una lettera al Capo Dipartimento dell’Amministrazione Giudiziaria, del personale e dei servizi, Dott.ssa Fabbrini,del Ministero della Giustizia, con la quale l’Unione segnala le numerose disfunzioni del Portale Telematico del penale, le conseguenti limitazioni dell’esercizio dell’attività difensiva, e propone un periodo congruo,di almeno un anno, nel quale l’utilizzo del Portale sia previsto come facoltà e non come obbligo, in attesa di veder risolte  le molte problematiche di utilizzo. L’Unione Camere Penali Italiane,ritiene che ogni disfunzione, ogni criticità, ogni malfunzionamento, si traduce inevitabilmente in un pregiudizio per il compiuto e sereno esercizio del diritto di difesa. Finché non saranno risolte tutte le numerose problematiche risulta indispensabile sospendere l’obbligo di utilizzo in via esclusiva del portale per il deposito degli atti. Nei procedimenti in cui è già nominato prima della conclusione delle indagini o all’atto della notifica dello stesso, il difensore non risulta automaticamente autorizzato all’accesso dal Portale a quel determinato procedimento, senza peraltro che ciò comporti una sospensione dei termini processuali che scandiscono l’attività difensiva. Spesso accade che il portale vada in blocco, con un rallentamento esasperante nel suo funzionamento, con conseguenze facilmente immaginabili nel caso di termini di imminente scadenza.Dobbiamo constatare che allo stato non ci risulta la esistenza di relazioni da parte degli Uffici di Procura sul funzionamento del rispettivo Portale,sottolinea il Presidente nazionale  dell’UCP l’Avv. Giandomenico Caiazza,relazioni che invece chiederemo alle singole camere penali territoriali, nello spirito di collaborazione che sempre ispira le nostre interlocuzioni con il Ministero della Giustizia.Inoltre assistiamo non senza sconcerto all’emissione di decreti ministeriali ai quali di fatto si attribuisce forza normativa di fonte superiore,poiché derogatoria,rispetto alle norme del codice di procedura penale,Decreto 13 gennaio 2021 , Deposito di atti, documenti e istanze nella vigenza dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 – pubblicato in GU Serie Generale n.16 del 21-01-2021. Più che “potenziare il processo penale telematico” per decreto, andrebbero eliminati per legge tutti gli ostacoli all’esercizio del diritto di difesa che il Portale sta creando. Riteniamo indifferibile la necessità di prevedere, mediante copertura di legge,  un periodo congruo, di almeno un anno, nel quale l’utilizzo del Portale sia previsto come facoltà  e non come obbligo, in attesa di veder risolte queste e le molte altre problematiche che i penalisti italiani stanno quotidianamente riscontrando nell’uso di uno strumento certamente prezioso, ma altrettanto certamente bisognevole di un adeguato periodo di rodaggio e di messa a regime, in costanza del quale non venga pregiudicato il normale esercizio del diritto di difesa.

 

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