Parchi nazionali: trionfo britannico e riscatto cilentano

dott. Vincenzo Mele
Buone notizie per la Campania dall’indagine statistica promossa da TripAdvisor in collaborazione con enti del turismo europei e mondiali. Il recente studio scientifico ha classificato i migliori parchi nazionali al mondo; i punteggi di ogni singola località sono stati ottenuti incrociando i dati di TripAdvisor, con peso pari ad un terzo del totale, e dati scientifici registrati da università ed istituzioni preposte, ad enti peso pari a due terzi del totale.
Tra i fattori presi in esame vi sono: qualità dell’aria, dell’acqua e del cibo, impatto ambientale e livello di capillarità dei trasporti, accessibilità per le persone con bisogni speciali e implementazione di misure per il contrasto della pandemia.
Al primo posto si è classificato il Parco Nazionale delle Yorkshire Dales, nell’Inghilterra del Nord, seguito dal Parco Nazionale del Vatnajokull in Islanda e dal Parco Nazionale dei Laghi di Plitvice in Croazia. La Gran Bretagna raccoglie i frutti di virtuose politiche ambientali e piazza ben otto dei propri parchi nazionali tra i migliori venti d’Europa e dieci tra i migliori cinquanta al mondo: tra di essi, oltre già quelli sopracitati, vi sono anche il Parco Nazionale Lake District, il Parco Nazionale delle Seven Sisters, il Parco Nazionale delle Yorkshire Moors ed il Parco Nazionale delle Dartmoor, noto per essere stato lo sfondo di “Il Mastino dei Baskerville” di Arthur Conan Doyle.
Anche la Spagna ottiene un ottimo risultato con tre parchi nazionali tra i primi dieci in Europa, quelli della Sierra de Grazalema (6° posto), della Sierra Nevada (7° posto) e della Sierra de Aracena y Picos de Aroche (9° posto), ed un totale di quattro aree naturali tra le prime cinquanta al mondo.
L’Italia presenta ben sei parchi naturali nella Top 50 mondiale, ma soltanto uno tra i primi dieci: si tratta del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo Diano che conquista il 10° posto. Quello cilentano risulta pertanto il miglior parco nazionale d’Italia, staccando notevolmente note destinazioni della penisola tra cui molte di quelle dell’arco alpino e del Sud Italia, penalizzate dai dati su trasporti, inquinamento ed accessibilità. Si tratta di un prestigioso riconoscimento, basato su dati scientifici ed in parte anche sull’opinione di chi ha visitato quest’area della Campania Meridionale nell’ultimo decennio, un traguardo che dovrebbe invogliare le istituzioni a valorizzare ancor di più questo fiore all’occhiello del nostro patrimonio naturalistico e paesaggistico.

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