il Quotidiano di Salerno

direttore: Aldo Bianchini

ALTA VELOCITA’: Comitato Comune Unico Città Vallo di Diano

 

La redazione

 

SALERNO – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso dal “Comitato Comune Unico Città Vallo di Diano” in merito alla nuova linea ferroviaria:

 

Il Comitato per il Comune Unico “Città Vallo di Diano” si esprime favorevolmente sulla possibilità di realizzazione di una stazione ferroviaria “Vallo di Diano”, lungo la nuova linea ferroviaria AV/AC Battipaglia-Praja, asse Salerno-Regio Calabria, prevista per il 2026.

Il Comitato darà il suo contributo insieme alle altre forze e comitati che in questi giorni si stanno attivando per richiedere la realizzazione della stazione di interscambio nel Vallo di Diano.

Da anni il Comitato che sostiene la Proposta di legge per la Costituzione del Comune Unico “Città Vallo di Diano” presentata da Carmelo Bufano e ha attivato azioni e pressioni al fine di poter permettere la discussione in Consiglio regionale della suddetta proposta, posta all’ordine del giorno del Consiglio. La proposta, infatti, nonostante la legislatura regionale sia stata rinnovata, è ancora valida come previsto dalla legge, in quanto sostenuta dalle delibere di 14 Comuni del Vallo di Diano per una popolazione che supera i 50.000 abitanti. L’approvazione in Consiglio regionale porterebbe all’indizione di un referendum popolare per chiedere alla Comunità del Vallo di approvare o meno il Comune unico.

Il rammarico in questa occasione dell’Alta Velocità, come in tante altre in precedenza, è che con un Comune unico di 60 mila abitanti (terzo Comune più popoloso nella Provincia di Salerno) avremmo potuto più facilmente sostenere e chiedere la realizzazione di una stazione ferroviaria di Alta Velocità.

L’auspicio è che gli sforzi e le dichiarazioni favorevoli alla stazione “Vallo di Diano” siano profusi e si susseguano contemporaneamente anche per l’indizione di un referendum popolare presso la sede del Consiglio regionale.

Ref. Andrea Annunziata

1 Commento

  1. Sarebbe ingeneroso etichettare come pretestuose e campanilistiche le prese di posizione che amministratori, politici, uomini di cultura e anche comuni cittadini stanno assumendo avverso l’ipotesi di percorso presentata dall’amministratore RFI per il progetto dell’AV/AC ferroviaria, in prosecuzione da Salerno fino a Reggio Calabria.
    Intanto si deve comunque evidenziate il solito grave ritardo con cui, rispetto al Centro/Nord, si comincia finalmente a parlare, e un po’ più concretamente, di questa importante infrastruttura.
    È un opprimente retaggio che risale addirittura ai primi decenni del Regno d’Italia quando venivano stabilite le precedenze per i programmi di infrastrutturazione dei territori della nuova nazione.
    Arriva finalmente anche al Sud l’Alta Velocità ferroviaria e speriamo che non si impieghino tempi biblici prima di vedere sfrecciare sui binari i suoi velocissimi convogli.
    Intanto è più che naturale che si cominci a vivisezionare l’ipotesi di progetto delle caratteristiche e del tracciato approntato dai tecnici delle Ferrovie.
    Per ora due punti sembrano i più dibattuti: il bypass di Salerno per l’insediamento di una nuova Stazione a Baronissi e l’attraversamento senza soste intermedie delle aree a sud di Salerno fino a Praia a Mare.
    Questa tratta si svilupperebbe su una distanza di circa 130 km, ma si chiede di frazionarla con una o più fermate intermedie per non lasciare escluse le rinomate località turistiche ivi ubicate.
    Al riguardo, c’é però da tener conto che, perché una linea ferroviaria possa avere effettivamente requisiti di alta velocità, non può avere tratti spezzettati che ne rallenterebbero la velocità media.
    Infatti sulla Napoli – Milano le tratte intermedie sono di lunghezza superiore ai 200 chilometri (tranne la FI – BO), come di seguito indicato:
    NA – RM 211 km
    RM – FI 253 km
    BO – MI 205 km
    A mio parere quindi non sarebbe coerente con il progetto di una linea ferroviaria ad alta velocità introdurre una o addirittura due ulteriori fermate in territorio campano. Alle importanti località turistiche ivi esistenti si dovranno perciò far arrivare i vantaggi della velocizzazione degli spostamenti, realizzando un efficiente ed efficace reticolo di raccordi viari e ferroviari.
    L’altro item ugualmente all’attenzione dei più è l’ipotizzata futura Stazione di Baronissi il cui progetto, come di consueto, si presume che verrebbe affidato ad un architetto di grido.
    Il timore è che in tal modo si estromette la Stazione di Salerno dalla rete AV. Tuttavia, se si fa riferimento al binomio Napoli – Afragola, anche per il binomio Salerno – Baronissi si potrebbe istituire un analogo sistema strutturale e operativo di accettabile funzionalità. Si dovrebbe cioè ipotizzare di mantenere l’attuale assetto della tratta che in regime di Alta Velocità porta da Salerno a Roma e oltre. Questo soprattutto a favore dei cittadini salernitani che manterrebbero l’attuale, gradita e accettabile, disponibilità per gli spostamenti verso Nord.
    Così facendo si replicherebbe lo schema napoletano, dove c’è una diramazione della AV che arriva a Napoli Centrale e un’altra, passante per Afragola, che prosegue verso Sud.
    Un reticolo di raccordi intorno ad Afragola ne rende facile l’accessibilità da Napoli stessa e dagli altri centri dell’hinterland.
    Un analogo sistema infrastrutturale andrebbe realizzato quindi anche per Baronissi che diventerebbe un hub preferenziale soprattutto per passeggeri diretti al Sud.
    Creo che questa idea progettuale, o altra ad essa assimilabile, possa costituire una base di partenza per la definizione del progetto esecutivo di questa frazione della costruenda linea AV/AC ferroviaria da Salerno a Reggio Calabria.

Invia una Risposta

Attenzione: la moderazione dei commenti è attiva e questo può ritardare la loro pubblicazione. Non inoltrare più volte lo stesso commento.