IL GOVERNATORE DELLA BANCA D’ITALIA IGNAZIO VISCO, BISOGNA ACCELERARE LE VACCINAZIONI : ‘’Più velocemente riusciremo a proteggere dal coronavirus le fasce più fragili della popolazione, prima potremo far partire la ripresa economica’’.

 

Dr. Pietro Cusati (giurista-giornalista)

Dr. Ignazio Visco - governatore della Banca d'Italia

Roma,10 aprile 2021. Sono molte le  imprese medie e piccole pesantemente colpite e dobbiamo evitare fallimenti a catena ,bisogna trovare  una maniera per accelerare l’uscita dal tunnel ,il ritardo nelle vaccinazioni rallenta la ripresa per l’uscita dalle misure anti crisi,è l’opinione autorevole del Governatore di Bankitalia Ignazio Visco, che ritiene il ritardo delle vaccinazioni la causa principale di un recupero lento  . Bankitalia crede al progresso scientifico per sconfiggere  la pandemia. “La pressione sui sistemi sanitari è ancora forte. L’avvio delle campagne di vaccinazione in Italia e nel resto del mondo induce a un cauto ottimismo per il futuro. Resta comunque forte l’incertezza sull’evoluzione della crisi sanitaria e, di conseguenza, sulle prospettive dell’economia”.“La crisi globale senza precedenti causata dalla diffusione del Covid-19 continua a incidere pesantemente sull’economia e sul tessuto sociale. Le misure di contenimento stanno richiedendo restrizioni all’esercizio delle attività produttive, limitazioni agli spostamenti personali, prolungati periodi di sospensione della didattica in presenza nelle scuole e nelle università”. Ignazio Visco,è nato il 21 novembre del 1949 ,napoletano, economista , sposato,ed è padre di tre figlie,Governatore  della Banca d’Italia dal 2011 , è stato riconfermato per un secondo mandato il 21 ottobre 2017. Autore di numerose  pubblicazioni ed ha ricevuto diverse onorificenze.  In quanto Governatore della Banca d’Italia è anche Presidente del Direttorio integrato dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni,IVASS,MEMBRO DEL Consiglio Direttivo della Banca centrale europea,BCE,partecipa alle riunioni finanziarie del G 7,del G 10 e del G. 20. L’Europa sta procedendo troppo lentamente nella campagna vaccinale rispetto ad altri territori, come il Regno Unito o gli Stati Uniti, se le vaccinazioni procederanno con rallentamenti e ritardi si rischia di ritardare la ripresa economica. Più velocemente riusciremo a proteggere dal coronavirus le fasce più fragili della popolazione, prima potremo far partire la ripresa economica. I ritardi nelle vaccinazioni in Europa costituiscono il principale ostacolo alla ripresa e servirebbe un maggior coordinamento internazionale per accelerare su questo fronte. Vediamo la luce in fondo al tunnel ma dobbiamo trovare il modo di accelerare l’uscita dal tunnel”.E’  il messaggio del Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco.Il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco è  intervenuto al vertice della Banca mondiale e del Fondo monetario internazionale, a cui ha ripetuto come il coordinamento internazionale sia fondamentale per un obiettivo di salute pubblica resiliente a lungo termine. E per raggiungerlo,  bisogna puntare anche sul settore privato: “Al servizio della salute come bene pubblico globale dovremmo organizzare le risorse con l’aiuto del settore privato”, anche tenendo conto del fatto che sono richieste “risorse finanziarie significative in un momento in cui i Paesi stanno affrontando i vincoli fiscali e l’eccesso di debito”.Secondo il numero uno di Palazzo Koch vi è la necessità di rilanciare consumi e investimenti ed è  “cruciale” il Recovery Fund europeo : “Siamo ancora in una situazione di emergenza, assicurarci che nel futuro, nei prossimi mesi, saremo in grado di accompagnare una ripresa sostenibile con investimenti e riforme”. In pratica il nostro Governatore della Banca d’Italia,nell’attuale situazione di emergenza per riportare la fiducia, lancia un forte allarme  alle istituzioni per accelerare i ritardi della campagna di vaccinazione per uscire dalla crisi. I ritardi nelle vaccinazioni  ,secondo Visco,sono la ragione principale delle difficoltà della ripresa, di un recupero lento,il recupero rimane fragile, a causa delle incertezze relative soprattutto alle disomogeneità delle campagne vaccinali nei diversi paesi, questa è una delle principali preoccupazioni.

 

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