il Quotidiano di Salerno

direttore: Aldo Bianchini

Rifiuti tossici: grido di allarme di Corrado Matera

 

Da uff. stampa on. Matera

 

On. Avv. Corrado Matera - consigliere regionale

NAPOLI – Ieri, è stata una giornata molto intensa in Regione. Ho lanciato un grido di allarme e di preoccupazione, legato ai reati ambientali accertati nelle ultime ore e perpetrati ai danni del nostro territorio.

Ho manifestato al Vicepresidente con delega all’ambiente, On.le Fulvio Bonavitacola, che ringrazio per la Sua consueta disponibilità, la pericolosità di condotte illecite, purtroppo sempre più numerose, che minano la salubrità e la bellezza straordinaria della nostra amata terra; al tempo stesso gli ho chiesto, compatibilmente con le indagini della Magistratura e delle Forze dell’Ordine, a cui va il ringraziamento mio personale e dei cittadini del Vallo di Diano per l’azione fin qui svolta, di attivare un intervento di verifica delle acque (in particolare quelle del fiume Tanagro che attraversa il Vallo in tutta la sua lunghezza) e dei terreni indicati come pericolosi.

Inoltre, ho scritto al Ministro per l’Ambiente e la Transizione Ecologica, On.le Prof. Roberto Cingolani, di attivare qualsiasi mezzo affinché anche il governo intervenga per garantire la salute dei nostri cittadini.

Ho incontrato, infine, anche il Presidente della Prima Commissione della Regione Campania, On.le Giuseppe Sommese, per definire gli ultimi accorgimenti tecnici, finalizzati ad una proposta sostenibile da rimettere al Ministro competente, diretta alla ridisegnazione della geografia giudiziaria, già oggetto di un’apposita iniziativa parlamentare.

Un presidio di giustizia e di legalità, come il Tribunale di Sala Consilina, scippato nel 2012 ingiustamente al territorio, diventa, oggi più che mai, indispensabile per tutelare l’integrità del nostro Vallo che per la sua posizione baricentrica è minato dalla criminalità organizzata (Camorra a Nord, ‘Ndrangheta a Sud e nuovi clan pugliesi) e deve far fronte alla grave piaga dell’usura che, anche a causa della enorme crisi economica, mina il tessuto socio-economico del Vallo di Diano.

 

 

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