Elezioni 2021: chiacchierata tecnologica e informale tra un politico e un giornalista

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Da giornalista non amo particolarmente fare le interviste (anche perché non le so fare !!) con le quali si riempiono facilmente i giornali di carta stampata, i telegiornali e i giornali online (non ne parliamo delle rado !!); soprattutto quando si devono intervistare i politici che, in un modo o nell’altro, non rispondono mai alle pur intelligenti (a volte !!) domande che vengono loro poste.

I telegiornali, soprattutto quelli locali, sono stracolmi di interviste; quasi come a voler consegnare uno strumento delicatissimo nella mani di chi vuole proprio quello per poter affermare ancora di più un potere senza condizioni; ho sempre combattuto questo modo di fare con scarso successo. Però nelle televisioni locali che ho diretto non ho mai consentito l’abuso indiscriminato delle interviste. Punto.

Nelle settimane scorse ho spesso scritto sulle alleanze, sulle fughe in avanti, sulle giravolte e sulle candidature (anche quelle palesemente spocchiose o tirate per la giacchetta !!) che stanno caratterizzando l’attuale confuso momento pre-elettorale che condurrà la città di Salerno, e non solo, verso l’autunno caldo delle elezioni amministrative che per la seconda volta di seguito saranno celebrate in piena “era deluchiana regionale”, nel senso che l’on. Vincenzo De Luca ha bissato clamorosamente nel 2020 il successo, di per se già straordinario, del 2015 quando contro ogni pronostico fu eletto “presidente della Regione Campania”.

In particolare ho scritto della inattesa giravolta dell’UdC (che a Salerno, con Aniello Salzano e Mario Polichetti, da destra sta passando a sinistra contro il volere degli Organi nazionali del partito) e di alcuni candidati al Consiglio Comunale e/o consiglieri uscenti che rispetto alle ultime consultazioni elettorali del 2016 hanno sostanzialmente cambiato schieramento passando da una sponda all’altra dello schieramento politico locale.

Tutte situazioni che hanno avuto un “unico comune denominatore” nel fatto dichiarato (almeno nelle intenzioni) di voler combattere il “sistema di potere politico deluchiano” dall’interno per quelli che, in maggioranza, sono passati da destra a sinistra, ovvero dall’esterno per quelli che hanno abbandonato il sistema regnante.

Ed è proprio su questo assioma che il 17 giugno scorso è nata una breve, forse lapidaria, ma significativa corrispondenza whatsapp tra me e il dr. Roberto Celano, uno dei rappresentanti più accreditati del centro destra che nel 2016 sfidò per la carica di sindaco l’attuale inquilino di Palazzo Guerra (Enzo Napoli !!):

Celano: Ho letto. Secondo me sostenere che si possa combattere dall’interno De Luca è come voler far credere che Cicciolina è vergine.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *