Tribunale di Sala C.: Matera non molla e ritorna all’attacco

 

Aldo Bianchini

On: Avv. Corrado Matera - consigliere regionale della Campania

NAPOLI – Il consigliere regionale on. avv. Corrado Matera non si ferma e sulla questione della riapertura del tribunale di Sala Consilina, andando al di là delle sterili chiacchiere patrimonio di tutti, riparte all’attacco e mette a segno alcuni punti fermi in una situazione assolutamente delicata perché, nella fattispecie, si parla della riapertura di una struttura pubblica (il tribunale di Sala C.), quando incontestabilmente nella storia di questo Paese è difficilissimo riaprire qualcosa di chiuso … per sempre ?

Per sempre … mai, non c’è niente di incorreggibile, soprattutto perché in questa vicenda la storia recente ci dice che di errori ne sono stati commessi tantissimi.

Ed ha fatto benissimo il consigliere regionale Corrado Matera a metterli in evidenza nella sua “proposta di legge” alle Camere, depositata presso il Consiglio regionale, per modificare il decreto legislativo 7 set. 2012 n. 155, in materia di nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero, e per indurre la politica a ritornare sui suoi ed a correggere evidenti storture decise sull’onda emozionale di un risparmio a tutti i costi.

Nella proposta di legge datata 7 giugno 2021 Corrado Matera non solo ha precisato, con passaggi dimostrativi, che il suo progetto rientra tranquillamente nelle spese regionali con nessun aggravio per le casse statali, ma anche che grazie ai suoi suggerimenti potranno essere facilmente appianati quei disastri organizzativi creati in fretta e furia; del resto è sotto gli occhi di tutti che il tribunale di Sala è stato assorbito da un tribunale più piccolo che è anche fuori regione, e che dulcis in fundo l’area di competenza dell’ex tribunale salese produce più del 70% del contenzioso che andrebbe discusso in loco e non in una zona fuori provincia e fuori regione con notevoli difficoltà anche per i successivi gradi di appello fuori dalla loro sede circoscrizionale naturale.

In tal senso, dopo aver depositato la sua proposta di legge, l’avv. Matera ha scritto al presidente del consiglio regionale ed ai suoi colleghi capi-gruppo:  Presidente del Consiglio Regionale Gennaro Oliviero, Mario Casillo (Partito Democratico) Carmine Mocerino (De Luca presidente) Giovanni Porcelli (Campania Libera – Noi Campani – PSI) Tommaso Pellegrino (Italia Viva) Pasquale Di Fenza (Più Europa – Liberaldemocratici – Moderati – Europa Verde) Valeria Ciarambino (Movimento Cinque Stelle) Schiano di Visconti Michele (Fratelli d’Italia) Annamaria Patriarca (Forza Italia – per Caldoro Presidente) Gianpiero Zinzi (Lega Campania):

Gentile Collega, da qualche tempo, sto seguendo l’incresciosa vicenda della soppressione del Tribunale di Sala Consilina, a seguito della riforma giudiziaria attuata con il decreto legislativo n. 155/2012. Noti sono i disservizi e le criticità generati da una scelta politica scellerata che ha privato il territorio di un importante presidio di giustizia. Dopo essermi confrontato con il Presidente Vincenzo De Luca e il Presidente del Comitato di Coordinamento Nazionale per la Giustizia di Prossimità, Avv. Giuseppe Agnusdei, e in raccordo con le iniziative promesse dai colleghi delle Regioni Marche e Abruzzo, ho provveduto a depositare presso il consiglio regionale una proposta di legge alle Camere, che Ti rimetto in allegato, affinché il governo ed il parlamento possano rivedere la geografia giudiziaria, per ridare dignità ad una comunità ingiustamente bistrattata. Ti invito a voler sostenere, unitamente ai colleghi componenti del Tuo Gruppo, la proposta di legge che è stata già assegnata alla Prima commissione permanente ed inoltre a sensibilizzare i Tuoi rappresentanti istituzionali in seno al Parlamento italiano, affinché possano impegnarsi tutti per adottare la modifica legislativa, utile a ridare speranza e futuro ad un territorio che immotivatamente è stato mortificato. Confidando nella Tua sensibilità e nel Tuo impegno istituzionale, Ti saluto caramente.

C’è una considerazione da fare alla luce della lettera di Matera; qui è stato cambiato il passo che non ha niente a che edere con la famosa cena in cui il Foro di Sala C. si arrese al Foro di Lagonegro senza colpo ferire, chiedendo forse in cambio soltanto qualche poltrona di grande visibilità nel mondo giudiziario qui, invece, l’on. Matera è riuscito a mettere molta carne al fuoco e lo ha fatto con un passo lungo e veloce proponendo addirittura una legge alle Camere (potere che rientra nelle sue possibilità istituzionali) sulla scorta delle sue peculiari capacità legali e conoscitive del diritto.

Ma ha fatto anche un’altra cosa; con la lettera ha direttamente chiamato al suo fianco anche il consigliere regionale Tommaso Pellegrino, eletto nello stesso collegio, il quale a mio modo di vedere da questo momento in poi non potrà non confrontarsi con il suo alleato di schieramento politico per rilanciare finalmente e definitivamente il progetto di riapertura di un tribunale soppresso con bieca ottusità e necessario al rilancio dell’intero territorio valdianese.

Tempo fa ho scritto che era giusto che uno dei due consiglieri regionali del Vallo facesse il primo passo verso l’altro; il passo, anche se ufficiale ed istituzionale, c’è stato; speriamo di salutare presto l’azione comune dei due consiglieri, per il bene del territorio.

 

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