il Quotidiano di Salerno

direttore: Aldo Bianchini

DDL Zan : quando è la Cultura Meridionale a dare una mano alla Santa Sede, in nome del ricordo delle discriminazioni subite

 

 

dr. Stefano Antonello Aumenta

(Presidente Pro Loco Sassano)

 

Riconosco di aver utilizzato un titolo molto criptico, ma, alla fine della lettura di queste righe, spero che il mio ragionamento sia chiaro, ove ciò non accadesse è, semplicemente, colpa mia.

Fatta questa doverosa premessa, mi trovo a scrivere di questo decreto e delle tantissime polemiche che ha generato

Premetto che non è mia intenzione commentare i contenuti del testo di legge, in quanto, molte delle argomentazioni che tale legge vorrebbe punire, non mi sono mai appartenute.

Quando la Chiesa, poi, ha voluto esprimere la sua opinione sulla legge, ne è scaturito un dibattito che ha finito per far diventare la questione ancora più grande e complessa, fino a domandarsi se lo Stato Italiano sia laico o cattolico.

Atteso che tutte le generalizzazioni sono errate, come insegna la statistica, ho pensato di raccontare una storia semplice, ma, ritengo appropriata all’argomento.

Mario Draghi è notoriamente una persona, pacata che non disdegna, quando veramente colpito dagli eventi, a mostrare il suo carattere risoluto; è intelligente, facendosi apprezzare in tutta Europa come autorevole italiano.

Certamente è tutta farina abilità fatta di studio ed impegno, ma è nato dal ventre di Sua Madre Gilda, originaria di Montevergine in Provincia di Avellino.

Questo collegamento al Sangue ed alla Cultura Meridionale, lo ha fatto apparire ai miei occhi sempre estremamente simpatico.

Scusate l’inciso con i natali della madre del nostro Presidente del Consiglio, ma, proprio a Montevergine c’è una tradizione che, forse ne i nativi del Nord Italia Zan, Salvini, ne quelli nati un po’ più a Sud come Letta, ne tantomeno la Chiesa si è ricordata questa emblematica storia.

Forse, solo Draghi, grazie a Sua Madre, che gli è stata accanto solo fino all’adolescenza, conosce questa antica leggenda.

La storia risale al 1256, quando due giovani omosessuali furono scoperti a baciarsi e ad amarsi. Fu uno scandalo per tutti i “benpensanti laici dell’epoca”  che reagirono in maniera decisa e rapida, denudando e cacciando dal paese i due innamorati che furono legati ad un albero sul Monte Partenio, in modo che morissero di fame o fossero sbranati dai lupi.

La Vergine, commossa dalla loro tristissima situazione e dal loro vero amore, li liberò dalle catene e permise alla giovane coppia di vivere alla luce del sole il loro sentimento di fronte ad un’intera comunità che, attestato il Miracolo, non poté far altro che accettare l’accaduto.

A ricordo di tale evento, da tempo immemorabile, ogni anno il due febbraio tutti coloro che amano qualcuno che appartiene al loro stesso sesso, insieme a tanti altri fedeli, si recano, in pellegrinaggio, al Santuario di Montevergine nel pieno rispetto della comunità laica e dei cattolici.

A noi meridionali, la Madonna ci ha insegnato sin dal 1256 a trattare con rispetto e stima tutti gli individui, indipendentemente dalle inclinazioni sessuali praticate, a condizione che sia bandita la violenza sessuale e le attrazioni verso gli adolescenti ed i minori in genere.

Questa cultura noi meridionali l’abbiamo sentita sempre nell’anima, in quanto anche noi, per altri versi, siamo stati discriminati e violentati.

Per una certa cultura noi del Sud siamo coloro che non vogliono lavorare, vogliamo, solo, i sussidi in una parola siamo tutti “gomorristi”.

In base a questa cultura creata anche da “merionali collaborazionisti e personalmente interessati”, essendo i cittadini del sud, da almeno 150 anni, discriminati e diversi, non possiamo che essere accanto e pronti a difendere chi è maltrattato dal bullo di turno.

Concludendo spero che la Madonna di Montevergine illumini i politici come Zan, Salvini e Letta, affinchè si accorgano che il meridione d’Italia, a cui è stato tolto quasi tutto, fra un po’ morirà, come i due giovani della storia; loro erano innamorati tra di loro, noi che, siamo rimasti, abbiamo il solo peccato di amare la nostra terra.

 

 

 

1 Commento

  1. Analisi perfetta e puntuale condivido parola per parola il tuo pensiero e sposo a pieno le tue considerazioni

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