il Quotidiano di Salerno

direttore: Aldo Bianchini

LAVELLO (PZ) L’ISTITUTO AGRARIO SOLIMENE E PROLOCO INSIEME PER LA MIETITURA E LA TREBBIATURA DEL GRANO DELL’ANNATA 2021

 

 

dr. Michele D’Alessio (giornalista-agronomo)

 

LAVELLO (PZ) – Con la trebbiatura del grano organizzata dalla Pro Loco e dal comune di Lavello, che si terrà nei giorni di sabato 24 e domenica 25 Luglio 2021 presso l’IISS “G. Solimene” di Via Aldo Moro, 3 – Lavello si conclude la XXVII Edizione dal titolo MIETITURA E TREBBIATURA. Sabato 24 luglio alle ore 18,00, nell’aula Magna ci sarà il convegno tecnico\scientifico dal titoloFrumento duro tra Tradizione e Innovazione “un tema utile a mantenere giovane ed attuale un sistema produttivo e commerciale del settore agricolo.

Il Convegno affronterà il tema dell’importanza dei CEREALI in un sistema agroalimentare moderno che richiede qualità in funzione della destinazione d’uso, competitività/produttività, sostenibilità e resilienza lungo tutta la filiera -produzione, conservazione, trasformazione, nutrizione- compresi gli aspetti economici, analitici, normativi e di sicurezza. Il Convegno intende quindi presentare e dibattere le più recenti acquisizioni scientifiche relative a tutti i cereali e pseudo-cereali (frumenti, riso, mais, farri, orzo, avena, segale, sorgo, grano saraceno, quinoa, amaranto, etc.) che riguardino gli aspetti della sostenibilità (economica e ambientale) e resilienza, della qualità della produzione primaria e dei prodotti trasformati (di prima e seconda trasformazione), ivi inclusi gli aspetti legati alla nutrizione. Il tema selezionato prende spunto dalla “Dichiarazione sulle politiche da adottare per conseguire un sistema alimentare globale produttivo, sostenibile e resiliente” promossa dal Comitato OCSE. Saranno quindi oggetto di particolare attenzione: biodiversità, genetica e miglioramento genetico (cisgenesi, genome editing), aspetti agronomici (agrotecniche innovative e il loro inserimento nei sistemi colturali, agricoltura di precisione e digitale), conservazione, trasformazione mediante processi consolidati e tecnologie innovative (dedicated/green technologies, carbon footprint, packaging intelligente, accettabilità sensoriale), nutrizione (dieta mediterranea, diete e stili di vita, celiachia, sensibilità al glutine, healthy foods, whole grain), qualità igienico-sanitaria e sicurezza d’uso, metodologie analitiche (tracciabilità, rintracciabilità, frodi alimentari, contraffazione), marketing, aspetti economici e regolatori/normativi.

Durante il convegno ci sarà la presentazione dei dati sperimentali inerenti al campo parcellare di frumento tenero allestito nell’Azienda Agraria dell’ITT “G.Solimene” a cura degli alunni Maria Pellegrino (III A ITT) e Principio De Leonardis  (IV A ITT ),  sotto la guida tecnica Agronomica dei docenti Prof. Luigi Caprioli e del Prof. Donato Mancone. Il Campo parcellare didattico sperimentale di frumento duro e tenero dell’Azienda Agraria d’Istituto si trova nella zona di Isca San Mauro del comune di Cerignola (FG). Il campo è costituito da 40 varietà di frumento, 34 di frumento duro e 6 di frumento tenero, con particelle di saggio di 1 ara cioè di 100 mq. Delle 34 varietà di grano duro, 26 sono italiane (Carosella, S. Cappelli, Saragolla, Svevo, ecc..) e 8 varietà francesi, sono varietà di grani antichi ma anche varietà derivanti da incroci di più frumenti/ ibridi e varietà ancora non registrate, indentificate con dei numeri. Inoltre il campo sperimentale comprende anche un’area destinata ai grani antichi (Carosella, Majonica, Senatore Cappelli, Saragolla Lucana) e varietà coltivate con il sistema bio;ogico.

Iniziando dalle due giornate di presentazione del campo sperimentale agli imprenditori agricoli, ai tecnici e alle società che hanno fornito i semi ed i mezzi tecnici ( SIS, Petrarulo Fertilizzanti, Unità Contadina, C. L. M. cereali e f. lli Caione), che si sono svolte martedì 25 maggio e giovedì 27 Maggio, i due giovani allievi divulgheranno la prima parte della sperimentazione basata sui caratteri fenologici e botanici dei grani terminata con la trebbiatura, e i dati produttivi e delle caratteristiche merceologiche di ogni singola varietà

Dopo la presentazione dei dati, la Prof.ssa Paola D’Antonio della Università della Basilicata relazionerà sul tema “Agricoltura di precisione nella coltivazione del frumento in Basilicata”. L’utilizzazione dei droni in agricoltura per migliorare la produzione sia in termini qualitativi che in termini quantitativi. Sfruttando appieno la sinergia tra mappature delle aree, camere termiche e sensori multi-spettrali, per ottimizzare i processi di produzione e ridurre l’impatto sull’ambiente.

 

 

 

Naturalmente l’apertura del convegno sarà fatta con i saluti della padrona di casa, la D.S. Prof.ssa Anna dell’Aquila, poi seguiranno i saluti di Gaetano Vitale (Presidente della Proloco “F. Ricciuti” di Lavello), Annalisa Di Giacomo (Assessore alla cultura della Citta di Lavello) e del Dott. Mauro Finiguerra (Presidente del Collegio Periti Agrari di Potenza). Le conclusioni saranno affidate al Consigliere Provinciale Prof.ssa Emanuela Di Palma (Presidente 2” commissione permanente) e all’Assessore Regionale Arch. Donatella Merra.

Dalle ore !7,00, con l’apertura degli stand delle aziende locali, e per tutta la serata la Proloco farà la trebbiatura del grano, dopo la mietitura e la Raccolta delle gregne (fasci di grano) fatta con i ragazzi della 3 B ITT impegnati nell’ alternanza scuola- lavoro e con l’aiuto del prof. Saccinto Mino e al personale dell’azienda (Altobello Antonio, Muscio Donato e Pace Carmine). Le operazioni della trebbiatura del grano proseguiranno per tutta la giornata di Domenica 25 Luglio.

 

 

4 Commenti

  1. Mietuto il grano veniva quindi unito in fasci chiamati manocchi o cove, a loro volta accatastati in mucchi chiamati cavallette in numero stabilito, che variava da contratto a contratto, e probabilmente da comune a comune.
    La stima del raccolto veniva fatta empiricamente contando appunto il numero delle cavallette.

  2. Mi ricordo che la raccolta avveniva con falci e forconi, e richiedeva diversi giorni di lavoro, con i contadini che trascorrevano interminabili giornate a falciare con la schiena curva sotto il sole cocente. Alla mietitura partecipavano tutti – uomini, donne, bambini e anziani – e ognuno aveva una mansione ben precisa: di solito gli uomini si occupavano del taglio delle spighe, i bambini e le donne della raccolta di esse che, una volta legate in fascine, venivano poi trasportate fino all’aia di casa. La mietitura doveva avvenire quando il chicco di frumento era completamente fatto, ma non del tutto maturo, diversamente sarebbe fuoriuscito dalla spiga durante le operazioni di mietitura e trasporto. Le operazioni avvenivano generalmente intorno al 20-25 giugno, e a San Pietro spesso la mietitura era finita con i covoni ammucchiati fuori o nei fienili delle case rurali, nell’attesa della trebbiatrice.

    • Quando ero piccolo, ricordo che la mietitura e la trebbiatura del grano costituivano una vera festa, pur comportando durissimo lavoro: rappresentavano il successo tangibile di un impegno lungo, difficile e faticoso, reso infine ancor più pesante dal caldo afoso. Eppure era una festa insieme ai miei cugini e fratelli…

  3. Della mietitura e trebbiatura conservo anch’io dei piacevoli ricordi, quando aiutavo il nonno con i fasci, legati con lo stesse spighe di grano, poi si faceva una meta tipo casa e poi si aspettava la trebbia…insieme ai parenti e vicini si trebbiava…fini la trebbiatura si mangiava e si beveva …anche se si era stanchi ed era tardi la sera…perché a volte si trebbiava di sera…con la luce della luna ….

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