il Quotidiano di Salerno

direttore: Aldo Bianchini

Anticipazioni del Rapporto SVIMEZ 2021, l’economia e la società del mezzogiorno: Nord e Sud uniti nella crisi ma divisi nella ripartenza. Il Sistema Italia non dimostra resilienza.

 

Dr. Pietro Cusati (giurista-giornalista)

Roma ,30 luglio2021. L’ Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno, SVIMEZ, istituita nel 1946, è un’Associazione  senza scopi di lucro il cui oggetto sociale è lo studio delle condizioni economiche del Mezzogiorno al fine di proporre concreti programmi di azione e di opere intesi a sviluppare nelle regioni meridionali quelle attività industriali che meglio rispondano alle esigenze accertate. Per la SVIMEZ l’ industrializzazione del Mezzogiorno è  al centro della politica economica nazionale, per eliminare  il divario con il resto del Paese.  Il Presidente della SVIMEZ Adriano Giannola e il Direttore Luca Bianchi hanno presentato ieri  le Anticipazioni del Rapporto SVIMEZ 2021: L’economia e la società del Mezzogiorno,presso la Sala Stampa della Camera dei deputati,presente all’evento  il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale Mara Carfagna. Un 2020 terribile per l’intero Paese (Centro/Nord e Sud) In Italia la caduta del PIL nel 2020 è stata di quasi il 3% superiore alla media europea (- 8,9% contro il -6,1%), relativamente omogeneo a livello territoriale: -8,2% nella media delle regioni meridionali e -9,1% nel Centro-Nord, con una punta del -9,4% nel Nord-Est e una dinamica al Centro in linea con la media nazionale (-8,9%). Il calo degli investimenti ha riguardato tutto il Paese, mediamente più intenso al Centro/Nord (-9,2%) rispetto al Mezzogiorno (-8,5%). Si prospetta una ripresa differenziata tra SUD e NORD del paese. Secondo le previsioni Svimez, l’Italia è unita nella crisi causata dall’emergenza pandemica, con un calo del PIL relativamente omogeneo nel 2020 a livello territoriale, ma si prospetta una ripresa fortemente differenziata nel biennio 2021-2022 a sfavore del Mezzogiorno. Secondo la Svimez è necessario rafforzare la progettualità degli Enti locali e regionali del Mezzogiorno e potenziare una governance condivisa per dare una strategia unitaria ai diversi livelli di programmazione. La Svimez propone la costituzione di centri di competenza territoriale, formati da specialisti nella progettazione e attuazione delle politiche di sviluppo, anche in raccordo con le Università presenti nel territorio, e in grado di supportare le amministrazioni locali, e in particolare i Comuni. “Anticipazioni SVIMEZ sono Importanti per il momento in cui cade il Pnrr, e servono per verificare la capacità di resilienza del sistema. Solo Lombardia Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia dimostrano resilienza e nel 2022 avranno recuperato il 2020, tutte le altre no, ha precisato Il Presidente SVIMEZ Adriano Giannola. Il Mezzogiorno appare del tutto lontano da questo recupero. Il Sistema Italia non dimostra resilienza. Sarebbe interessante capire come andrà il resto d’Europa”. Non è un giudizio su Recovery Plan ma nelle nostre stime una parte degli effetti del Pnrr è già compresa. Nell’anno  del Covid  il 2020 ,l’Italia secondo le stime SVIMEZ, si trova unita nella crisi, con un calo del Pil , relativamente omogeneo a livello territoriale, se confrontato con l’impatto profondamente asimmetrico della precedente crisi, ma con una previsione di ripresa fortemente differenziata nel biennio 2021-22 a sfavore del Sud. Il contributo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza alla ripartenza del Mezzogiorno è stimato dalla SVIMEZ  non sufficiente a compensare la minor crescita tendenziale dell’area. Tre nodi ancora irrisolti: mancanza di una ricognizione puntuale dei fabbisogni di investimento sulla quale basare un’allocazione delle risorse aggiuntive stanziate dal Piano coerente con l’obiettivo di ridurre il divario di cittadinanza di chi vive e fa impresa al Sud. Esigenza di rendere cogente il rispetto del vincolo di spesa “media” del 40% così da assicurare il conseguimento di quote di spesa aggiuntiva adeguate al raggiungimento di target specifici di livelli di servizi su singole misure. La SVIMEZ propone la costituzione di centri di competenza territoriale, formati da specialisti nella progettazione e attuazione delle politiche di sviluppo, anche in raccordo con le Università presenti nel territorio, in grado di supportare le amministrazioni locali, e in particolare i Comuni. La perdita di valore aggiunto sofferta dai diversi settori mostra impatti trasversali mediamente maggiori al Nord, mentre il terziario rivela un impatto marcatamente più elevato nel Mezzogiorno. Il crollo delle attività economiche si è trasmesso solo parzialmente sulle famiglie per effetto delle misure di sostegno (Cassa integrazione, Ristori a imprese e professionisti, Reddito di Cittadinanza e di Emergenza): la riduzione del reddito disponibile delle famiglie è stata infatti compresa tra il -2,1% del Centro, il -2,8% del Mezzogiorno e il 4,2% nel Nord-Est. Il crollo della domanda interna privata è stato compensato dalla crescita della spesa delle amministrazioni pubbliche (+1,2% in Italia) che ha finanziato interventi massicci a sostegno di famiglie e imprese colpiti dalla crisi. Va segnalata la maggiore crescita nel 2020 rispetto alla media nazionale della spesa delle amministrazioni pubbliche nel Mezzogiorno (+1,4%). Questi i principali messaggi che emergono dalle Anticipazioni al Rapporto SVIMEZ 2021.

 

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