SALERNO: la vergogna dell’Arechi

 

Antonio Cortese

(giornalista)

 

SALERNO – Non si tratta di una foto del dopoguerra, o di Nagasaki e Hiroshima, nemmeno di Chernobyl. E’ un complesso situato alle spalle dello stadio Arechi di Salerno, dieci metri adiacente al distretto di Polizia di via Pastore. La zona interessata in circa due anni, da terra desolata è stata in minima parte riqualificata con

migliore illuminazione e nuovi manti di asfalto; alcune discariche a cielo aperto, non tutte, sono state bonificate, ma l’ecomostro in questione lascia ancora a desiderare. Anni fa, campagne ecologiste fecero abbattere il complesso del Fuenti ,ma la vicenda a confronto é cosa spicciola poiché sono anni che turisti e

viaggiatori in camper, o altri mezzi, frequentano quello che oramai per Salerno è un vero e proprio quartiere: non definibile più come zona industriale, sia perché dalla costruzione del nuovo porto Marina di Arechi fino al recente sorgere dei nuovi parchi residenziali ed esercizi commerciali, la zona non è più una zona di servizio per gli uffici finanziari o qualche sport all’aperto; é una zona che non merita di presentarsi così ancora. Sarebbe ora di provvedere o ripensarne qualche intervento a buona decenza sull’impatto urbano. Questo articolo non vuole andare contro gli interessi del suolo privato in questione ma è scritto al fine di un augurale risoluzione e rivalutazione dello stesso, per il buon decoro di una zona che sarà inoltre teatro di accoglienza in occasione del prossimo torneo calcistico nazionale, per molti turisti sportivi di alte città italiane.     A.C.

 

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