Riaprire tutti i Tribunali soppressi per migliorare la giustizia e ridare dignità ai territori. Ripristinare in Campania i Tribunali soppressi di Ariano Irpino, Sant’Angelo dei Lombardi e Sala Consilina.

Dr. Pietro Cusati (giurista-giornalista)

La sede dell'ex tribunale di Sala Consilina

Lucera (Foggia) 23 agosto 2021. Per l’Avv. Giuseppe Agnusdei, Coordinatore nazionale del comitato per la Giustizia di prossimità,i Tribunali soppressi vanno riaperti tutti. Una geografia giudiziaria  risultata inadeguata sotto ogni aspetto   va assolutamente revisionata. Ripristinare in Campania  i tribunali soppressi di  Ariano Irpino, Sant’Angelo dei Lombardi e Sala Consilina. La riforma del 2012 non ha considerato che i cosiddetti tribunali minori hanno un carico di pendenze civili, penali, di volontaria giurisdizione, esecutive che con la soppressione degli uffici è stato trasferito su tribunali che già manifestavano segni di ingolfamento con l’ovvio allungamento dei tempi di definizione delle controversie civili e dei processi penali e  non solo. L’esempio è quello del Tribunale di Sala Consilina(SA), unico in Italia, carico di lavoro maggiore, accorpato fuori Regione, ad un Tribunale più piccolo quello di Lagonegro (Potenza). La decisione di sopprimere i tribunali è stata adottata senza avere la chiara percezione della condizione sociale dei territori e della criminalità  che impone allo Stato di irrobustire la propria presenza e non di indebolirla con la soppressione dei presidi di legalità. Avvicinare di più i cittadini al servizio giustizia, recrudescenza della criminalità sul territorio ,per il  presidente del  Comitato di Coordinamento Nazionale per la Giustizia di Prossimità Avv. Giuseppe Agnusdei, già presidente dell’Ordine Forense di Lucera e attuale Presidente del Coordinamento Nazionale per la Giustizia di Prossimità, difendere tutti i Tribunali soppressi: «Rispetto a qualche anno fa si può nutrire la speranza di un ripensamento del Governo e del Parlamento a proposito della revisione della geografia giudiziaria in Italia. In pratica per la riapertura di Tribunali e Procure soppresse con un decreto legislativo del 2012 che ha eliminato, nel giro di un anno e mezzo, 30 tribunali in Italia, tra cui in Campania Ariano Irpino, Sant’Angelo dei Lombardi e Sala Consilina, sicuramente più efficienti di tanti altri rimasti in vita solamente perché sedi di capoluogo di provincia.  Il Coordinamento difende tutti i tribunali soppressi in Italia. Il comitato nazionale “Riapriamo i tribunali”,  da anni si batte per la riapertura dei tribunali soppressi. Il presidente, l’avvocato Giuseppe Agnusdei è del parere di promuovere ogni iniziativa percorribile, che consenta la rivisitazione della geografia giudiziaria nel senso di riattivare il funzionamento delle sedi soppresse, anche in considerazione del fatto che le finalità perseguite dalla riforma in termini di efficienza e risparmio di spesa sono state totalmente disattese. La Senatrice Felicia Gaudiano (M5S) è la prima firmataria del disegno di legge n.2139, presentato il 16 marzo 2021, avente ad oggetto la delega al Governo per la riorganizzazione della distribuzione territoriale degli uffici giudiziari. ‘’Nell’attuazione pratica, tuttavia, la riduzione dei tribunali ha comportato una indubbia lesione del principio di prossimità della giustizia. La riorganizzazione dei tribunali è competenza del governo nazionale, non delle Regioni. Per questo motivo, con un disegno di legge presentato in Senato, propongo che siano ridefiniti gli assetti territoriali in relazione al fabbisogno e alle esigenze oggettive dei territori’’,sottolinea la Senatrice Felicia Gaudiano, Capogruppo M5S in  Commissione Giustizia a Palazzo Madama. I nuovi criteri ,che il  disegno di legge che la Senatrice Felicia Gaudiano è la prima firmataria, mirano  a introdurre delle specificità territoriali, come ad esempio i collegamenti o la densità abitativa, la particolare necessità di assicurare la presenza dello Stato in determinati territori. ‘’Da tempo la Senatrice Felicia  Gaudiano, insieme al Senatore Prof. Avv. Francesco Castiello e il Consigliere Regionale Michele Cammarano, stanno  sollevando l’attenzione sul Tribunale di Sala Consilina (SA), che deve essere riattivato ad ogni costo. La chiusura del Tribunale di Sala Consilina (SA) ha comportato un aggravio di spesa e non un risparmio allo Stato e una indubbia lesione del principio di prossimità della giustizia. L’anomalia che non può sfuggire a chi si occupa di tali problematiche è quella che emerge dal fatto che si è dovuti andare addirittura in un’altra regione, la Basilicata. 

 

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