La nuova guida di Repubblica:’’ La Dieta Mediterranea , I sapori del Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.

 

dr. Pietro Cusati (giornalista)

PARCO – La nuova guida di Repubblica “La Dieta Mediterranea – I sapori del Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni”, dedicata a 63  ristoranti e 152  produttori d’eccellenza del territorio,racconta le storie di tutti i ristoranti aderenti alla rete, svelandone il rapporto con l’essenza del Cilento, attraverso ricette antiche e prodotti dai  sapori autentici. La  “dieta mediterranea”, è nata negli anni ‘50 dagli studi del prof. Ancel Benjamin Keys (1904–2004), lo studioso americano venne nel Cilento è dimostrò il ruolo positivo dell’alimentazione e dello stile di vita dei popoli mediterranei sulla salute cardiovascolare, rispetto ad altre tradizioni alimentari. Il prof. Keys con i suoi studi giunse  alla conclusione che l’alimentazione a base di pane, pasta, frutta, verdura, molti legumi, olio extra-vergine di oliva, pesce e pochissima carne fosse responsabile dello straordinario effetto benefico sulla popolazione del Cilento..Dal 2010 la dieta mediterranea è considerata dall’UNESCO patrimonio immateriale dell’umanità. Secondo l’UNESCO “la dieta mediterranea rappresenta un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola, includendo le colture, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e, in particolare, il consumo di cibo. Promuove l’interazione sociale, poiché il pasto in comune è alla base dei costumi sociali e delle festività condivise da una data comunità, e ha dato luogo a un notevole corpus di conoscenze, canzoni, massime, racconti e leggende. La Dieta si fonda nel rispetto per il territorio e la biodiversità, e garantisce la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e all’agricoltura nelle comunità del Mediterraneo. La guida contiene due interviste agli scienziati Silvio Garattini e Paolo Veronesi. Silvio Garattini è stato direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano  e successivamente  Presidente dello stesso ‘Istituto. Autore di molte centinaia di lavori scientifici pubblicati in riviste nazionali ed internazionali e di numerosi volumi nel campo della farmacologia.
In   trecento pagine la Guida racconta, all’interno della sezione “Il Parco del Gusto” le storie, i volti e la cucina dei 63 ristoranti che hanno aderito alla Rete del Gusto del Parco, il disciplinare che valorizza le insegne che impiegano nel loro menu i prodotti tipici del territorio. A seguire, il capitolo “Il Parco dei Produttori” passa in rassegna i 152 produttori a Marchio Parco, cioè aziende agricole e vitivinicole, salumifici, produttori ittici e tanto altro ancora che perpetuano tradizioni artigianali millenarie. Ma i prodotti di punta del territorio sono protagonisti anche della sezione “Il Parco dei Sapori”, composta da 26 itinerari del gusto, uno per ognuno delle tante eccellenze del Cilento, del Vallo di Diano e degli Alburni.
«Mettere a sistema il meglio del territorio è una delle missioni dei parchi italiani e il caso del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni è esemplare. Tra i più estesi d’Italia, con 80 comuni, 15 aree contigue, il Parco è una occasione continua di scoperta di una rete di iniziative, attività naturalistiche ed economiche da continuare a sviluppare e sostenere», nella sua prefazione alla Guida, Roberto Cingolani, Ministro della Transizione Ecologica. Mentre Ottavio Ragone, caporedattore della Cronaca di Napoli di Repubblica, nella sua introduzione al volume, aggiunge: “Questa Guida racconta con amore l’incanto dell’ambiente e le smisurate ricchezze del territorio. Repubblica torna in Cilento con una nuova opera ma in effetti non se n’è mai andata, è indissolubile il legame con questi luoghi e gli abitanti”.

 

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