Audizione del ministro dell’Istruzione Prof. Patrizio Bianchi davanti alle commissioni Cultura della Camera dei deputati e Istruzione e Beni culturali del Senato, sulle iniziative di sua competenza in vista dell’avvio dell’anno scolastico.

 

 

Dr. Pietro Cusati (giurista-giornalista)

Roma ,7 settembre 2021. La scuola è una organizzazione complessa. “Nei prossimi mesi avremo un immane compito, l’opportunità di poter fare della scuola il centro pulsante del paese. Questo ci impegna tutti. Insieme dovremo condividere il cammino che non possiamo sottovalutare ne disperdere”. La scuola ha reagito più di ogni altro settore alle vaccinazioni, oltre il 92 per cento del personale si è vaccinato e c’è una quota elevata che non può vaccinarsi.’’  “Sono oltre 857 mila i docenti; oltre un milione di persone lavora nella nostra scuola. L’impegno che ci eravamo presi era di ripartire avendo tutti i docenti al loro posto. Questo impegno per la prima volta sarà realizzato”, lo ha detto il Ministro dell’Istruzione Prof. Patrizio Bianchi  nel suo intervento alla Camera  dei deputati del 7 settembre 2021, ha ricordato l’atto di indirizzo del nuovo contratto per il personale scolastico Il contratto non lo gestiamo noi ma l’Aran ma noi nell’atto di indirizzo segnaleremo la necessità di dare più valore al nostro personale. E’ una questione di rispetto sociale che negli ultimi anni si è offuscato”.“Partiremo il 13 settembre 2021  avendo tutti i docenti al loro posto rispetto alle 112 mila cattedre vuote e vacanti: avremo 58.735 mila posizioni a ruolo già assegnate, di cui 14194 sul sostegno; non abbiamo atteso, e altri 113.544 mila incarichi annuali sono stati assegnati, di cui 59.813 sul sostegno. Inoltre oltre 59 mila posti sono assegnati per il sostegno. Un lavoro titanico, collettivo. Ci saranno solo le assegnazioni di brevissimo periodo che faranno i presidi’’.”La prima cosa da fare è la riforma degli Its, segue poi la riforma della filiera professionale e tecnica: con i ministri Orlando e Speranza stiamo ragionando su percorsi di inserimento lavorativo nella piena tutela dei ragazzi ma anche degli imprenditori. La terza azione da fare è l’orientamento che deve essere un accompagnamento dei ragazzi alle scelte della loro vita. Serve poi la riforma del reclutamento e la formazione continua di tutto il personale, ovvero la formazione dei docenti e del personale, compresi i dirigenti: la scuola è una organizzazione complessa. Bisogna andare ad un nuovo contratto di tutto il personale, è scaduto.”Serve anche la riforma del dimensionamento degli istituti, è un tema che riguarda la numerosità: le classi pollaio sono 2,9% del totale, concentrato negli istituti tecnici professionali delle grandi periferie urbane. E’ lì che dobbiamo agire e stiamo agendo, con azioni mirate, basta interventi a pioggia”, ha proseguito Bianchi. “Infine c’è una settima riforma, è quella della didattica: io non sono convinto che l’unità di classe sia l’unico modo per insegnare, bisogna trovare modalità riferite alle effettive competenze dei ragazzi e che riguardino la socializzazione; nell’autonomia scolastica, spingeremo perché le sperimentazioni diventino patrimonio generale di tutti”. “Nei prossimi mesi avremo un immane compito: l’opportunità di poter fare della scuola il centro pulsante del paese.’’ “Cinque miliardi e 100 sono stati investiti sulla digitalizzazione, altri 2 miliardi sulla riapertura . La scuola ha reagito più di ogni altro settore alle vaccinazioni, oltre il 92 per cento del personale si è vaccinato e c’è una quota elevata che non può vaccinarsi, abbiamo una età media elevata del personale che lavora nella scuola. Un ringraziamento al garante della Privacy: grazie al lavoro che stiamo facendo insieme e che riguarda il controllo del green pass sarà possibile, dal 13 settembre 2021, avere sui pc dei presidi, grazie ad una piattaforma, la lista del personale presente negli istituti col bollino rosso e verde, non cumulabile nel tempo, evitando file e di far vedere all’esterno chi ha la certificazione in regola e chi no. Abbiamo messo insieme dati del ministero della Salute e dell’Istruzione, le capacità tecniche del Mef e l’assistenza dell’Autorità della privacy.”Abbiamo usato tutti i fondi europei a disposizione e abbiamo indotto tutti gli enti locali a utilizzarli .Siamo in una fase di nuova negoziazione e noi come ministero abbiamo lavorato sui fondi del Pon e siamo passati dai 2,7 miliardi dell’anno scorso ai 3,8 miliardi. Un miliardo in più per la scuola”.

 

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