Opere Pubbliche: il refrain dell’aeroporto !!

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Quando scrivo di opere pubbliche o di inchieste giudiziarie lo faccio sempre con una certa tranquillità e, senza farmi condizionare dalla tumultuosità degli eventi (pompose conferenze stampa per le opere pubbliche e spocchiose veline per le inchieste giudiziarie), riesco nel 99% dei casi a centrare la loro ormai storica e ripetitiva conclusione: le opere pubbliche non si fanno o si fanno alcune dopo decenni a causa della “imperante burocrazia”, e le inchieste giudiziarie finiscono tutte nel nulla con brucianti assoluzioni “perché il fatto non sussiste”.

A conti fatti dovrei essere contento per aver svolto bene il mio lavoro di giornalista che va sui fatti e sulle consolidate tradizioni, anziché sulla cronaca del momento.

Quello che sta accadendo per l’aeroporto è davvero allucinante; in questa lunga telenovela c’è di tutto e il contrario di tutto.

Lavori annunciati per già fatti che non esistono; lavori annunciati come imminenti dei quali non si parla più; lavori adesso promessi per i prossimi mesi che non si sa se e quando inizieranno; e intanto il Consiglio di Amministrazione (CdA) e il Comitato di Gestione (CdG) continuano la loro infaticabile fatica organizzativa di un qualcosa che non c’è o quantomeno è talmente etereo da non essere visibile.

E meno male che tutti i componenti (politici trombati e risistemati nel Consiglio e nel Comitato) dei due organismi gestionali svolgono il loro indefesso e diuturno lavoro in maniera assolutamente gratuita, come ebbe a precisare l’avvocatessa Anna Ferrazzano (presidente del CdA) dopo un mio precedente articolo del 18 giugno scorso dal titolo “Aeroporto: chimera o realtà” in cui definivo come “industria di postifici post politica a pagamento”.

Adesso siamo a settembre ed i mesi di giugno e luglio sono passati invano, nessun elemento che possa far pensare a lavori in corso nell’aeroporto sono stati resi visibili; in compenso in poche settimane si è passati da un credibile investimento di pochi milioni di euro a cifre astronomiche di oltre 200milioni di euro per lavori di ammodernamento e allungamento della pista; si è parlato prima di 3mila lavoratori e poi di altri 5mila per un totale di 8mila (a Fiumicino lavorano in 2mila); è stato favoleggiato e supinamente scritto dalla stampa l’obiettivo di oltre 5milioni di passeggeri per anno (a Roma questa cifra non è stata mai raggiunta pur mettendo insieme i due aeroporti capitolini). A tutto questo vanno aggiunte anche le balle sparate, in conferenza stampa, dall’ing. Andrea Prete (presidente di assindustria) sulle rotte da dirottare da Napoli a Salerno.

Incredibile ma vero, solo nel chiacchierificio, però; nella sostanza ci svegliamo e troviamo in campo e in piedi ancora il problema degli espropri che erano stati annunciati come risolti; e possiamo solo sperare che non diventino come gli espropri per il termovalorizzatore che hanno arricchito alcune famiglie e lasciato i lavori soltanto sugli schizzi progettuali.

Ma dobbiamo tutti arrenderci al cospetto dell’insipienza di una opposizione che invece di scatenarsi per il fallimentare bilancio comunale, avrebbe fatto meglio ad accendere i riflettori sull’ennesima “variante al PUC” fatta in pieno ferragosto per evitare osservazioni, ovvero sulla manovra PUC per Viale delle Ginestre (colle Bellaria) con scadenza delle osservazioni dopo le elezioni al fine di evitare brusche frenate … come sapientemente suggerisce uno dei tecnici comunali che più di tutti ha inciso, in passato, nella storia urbanistica di questa città.

 

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