Scuola in presenza ,certificato verde, anche ai genitori degli alunni, test salivari, finestre aperte o impianti di aereazione, mascherine, piattaforma per verificare i Green pass.

 

 

Dr. Pietro Cusati (giurista-giornalista)

Con l’inizio delle lezioni  i dirigenti scolastici, o i loro delegati, avranno a disposizione uno strumento agile per poter controllare, in tempo reale, ogni giorno, lo stato del green pass dei dipendenti scolastici.

Il controllo avverrà in pochi passaggi. Basterà entrare nel sistema e selezionare la propria scuola per poter visualizzare, nel totale rispetto della privacy, l’elenco dei pass attivi e non attivi. Il Ministero dell’istruzione

ha inviato   alle Scuole  una nota esplicativa  insieme ad un sintetico manuale d’uso e a un video che illustra le funzionalità della piattaforma.

Il sistema  salvaguarda  la privacy,infatti, non è possibile conoscere la motivazione di un eventuale green pass non attivo. Per i test salivari, il piano prevede di monitorare almeno 55mila alunni ogni 15 giorni. Un campione  di circa 110mila studenti al mese, rappresentativo della popolazione scolastica di riferimento che ammonta ad un totale di circa 4 milioni 200mila alunni. Ad essere coinvolti, su base volontaria, studenti delle classi primarie e secondarie di primo grado,  elementari e medie.Per il ricambio dell’aria il Comitato tecnico scientifico ha stabilito che dovrà essere assicurato aprendo le finestre ma sono stati stanziati fondi con i quali le scuole possono autonomamente decidere di installare impianti di filtraggio e pulizia dell’aria. Uno dei problemi sollevati dai dirigenti scolastici riguarda le quarantene nel caso vi sia un positivo in classe. Lo scorso anno erano di 10 giorni che diventavano poi 14 per poter avere l’esito del tampone dopo l’isolamento, ora la legge prevede che per i vaccinati scenda a 7 giorni ma i dirigenti scolastici mettono in guardia dalla

difficoltà che sorgeranno in classi in cui una parte è vaccinata un’altra no. Le mascherine, almeno per ora, andranno indossate e si potranno togliere solo alla mensa e in palestra; saranno fornite dalle scuole come lo scorso anno. Sono stati stanziati circa 2 miliardi destinati agli istituti scolastici, ai comuni e alle province proprio per affrontare e migliorare la didattica, per gli interventi per la protezione individuale, per le piccole manutenzioni e per la razionalizzazione e la creazione di spazi. Per educare i giovani all’adozione costante dei comportamenti corretti sulla strada, bisogna continuare a diffondere la cultura della guida sicura. Riparte anche quest’anno l’offerta formativa in tema di educazione stradale promossa dal Ministero dell’Istruzione attraverso EDUSTRADA, il progetto nazionale realizzato nelle scuole in sinergia con le principali Istituzioni deputate all’insegnamento dell’educazione stradale: Polizia di Stato, Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Dipartimento di Psicologia dell’Università “Sapienza” di Roma, Automobile Club d’Italia, Fondazione ANIA, Federazione Ciclistica Italiana, Federazione Motociclistica Italiana.

 

 

 

 

 

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