il Quotidiano di Salerno

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La Spigolatrice : L’ex Senatrice del gruppo misto Manuela Repetti ha censurato pesantemente la statua “Spigolatrice di Sapri”, inaugurata il 25 settembre 2021 a Sapri (SA) alla presenza dell’ex Premier Giuseppe Conte

 

dr. Pietro Cusati (giornalista)

La foto simbolo della statua dedicata alla "Spigolatrice di Sapri"; una foto che parla alla pari di un articolo e che questo giornale si riserva di commentare

Sapri(SA), 27 settembre 2021. L’ex Senatrice del gruppo misto Manuela Repetti di Novi Ligure (AL) ha espresso censure di tipo sessista sulla statua “Spigolatrice di Sapri”, inaugurata il 25 settembre 2021 a Sapri (SA) alla presenza dell’ex Premier Giuseppe Conte. Ad arrecare grave turbamento alla ex Senatrice di Novi Ligure sono  stati l’abbigliamento leggero e le forme pronunciate.’Quella Spigolatrice di Sapri è uno schiaffo sessista’’. Inorridita dalla inaugurazione della nuova statua, suggerirei di abbatterla, ‘’ha scritto sul suo blog, l’ex Senatrice del Gruppo Misto Manuela Repetti. L’inaugurazione della statua de “La Spigolatrice di Sapri” che nasce da una poesia di Mercantini sulla tentata rivoluzione anti borbonica. Devo dire che quando ho visto la foto del disvelo sono rimasta a dir poco esterrefatta.Ora, per chi non lo sapesse e dunque non confondesse il termine “spigolatrice” con uno dei tanti modi di definire una ben più nota professione femminile, la spigolatrice era una lavoratrice dei campi.Ebbene, la nuova statua (perché ne esisteva già un’altra ben più conforme alla sua storia e al suo ruolo) si mostra con un abito succinto, trasparente e con un atteggiamento provocante e lascivo suggerendo di guardarle il bel sedere in mostra, tondo e perfetto, nel caso qualcuno non lo avesse notato. Ovviamente dopo il sedere, il mio occhio è finito sui partecipanti: c’era chi sembrava quasi imbarazzato, almeno spero… chi sembrava fosse rapito dalle curve marmoree della statua (e non gli si può fare colpa)… e chi con la mano sul petto da quell’immagine riusciva a trarre un sentimento di patriottismo. Ma pare normale raffigurare una lavoratrice dei campi in quel modo?Ricordo che  era il 25 settembre 2021.Si, nel 2021 siamo messi ancora così, inauguriamo cose di questo genere che sono uno schiaffo sessista a tutte le donne, specie quelle che ogni giorno cercano di combattere quel maschilismo subdolo che striscia in ogni angolo di vita quotidiana, specie nel nostro paese che vanta record di maltrattamenti e femminicidi, frutto anche di una visione della donna ancora come oggetto da possedere.E il bello è che qualcuno ha detto che quella statua attrarrà più turisti a Sapri…Purtroppo è probabile e mi fa venire in mente quando un ministro ugandese qualche anno fa aveva fatto una campagna per il turismo con cartelloni raffiguranti donne ugandesi procaci. Insomma, inorridita da quella statua e dalla sua inaugurazione, suggerirei di abbatterla. Sarebbe un segno di consapevolezza della gravità di certi fatti e di porvi rimedio. Sbagliare è umano, perseverare è diabolico,conclude  l’ex Senatrice del Gruppo Misto Manuela Repetti.La Dott.ssa  Repetti è nata il 17 dicembre del 1966 a Novi Ligure (AL),figlia di imprenditori edili ed immobiliari,  è laureata in Lingue e letterature straniere. Nel 2008 è stata eletta per la prima volta alla Camera dei deputati col popolo delle Libertà.Nel 2013 è stata eletta al Senato della Repubblica.Nel novembre del 2013, con la sospensione delle attività del PdL, decide di aderire a Forza Italia.Il 3 marzo del 2015 manifesta, in una lettera al direttore del Corriere della Sera , l’intenzione di abbandonare il gruppo parlamentare di Forza Italia al Senato, per aderire al gruppo Misto.Nei giorni successivi un colloquio tenuto dalla Repetti ad Arcore con Silvio Berlusconi congela la sua scelta, che tuttavia viene riconsiderata il 31 marzo del 2015, quando Manuela Repetti decide, insieme al convivente Sandro Bondi, di uscire definitivamente da Forza Italia per aderire al Gruppo Misto.Manuela Repetti ha un figlio, Fabrizio Indaco, avuto da un precedente rapporto coniugale e convive con Sandro Bondi.Immediata la risposta del Presidente della Fondazione Grande Lucania Senatore Prof. Avv.Francesco Castiello ‘’Alla ex senatrice, che appartiene ad un’area territoriale a molte centinaia di km al di sopra del parallelo di Sapri, sfugge quali siano le fattezze fisiche delle donne meridionali. Così come certamente sfugge la data dello sbarco di Pisacane. Del resto a distanza di 164 anni dall’evento la memoria si indebolisce ed è facile scambiare il 28 giugno, data dell’approdo a Sapri, con il 28 gennaio, in pieno inverno, quando si rendeva necessario un pesante cappotto per difendersi dalle avversità atmosferiche. Lo sbarco avvenne a fine giugno in una rovente estate del sud Italia, quando chi nel duro lavoro della raccolta del grano non poteva certo indossare un pastrano con imbottitura. Attenendoci allo stretto rispetto del principio di proporzionalità ad ascendenza costituzionale (art. 3 e 97 Cost.), è auspicabile che il Sindaco, cui la ex senatrice chiede la demolizione della statua, converta tale indicazione nella meno radicale e più equa sanzione della sua copertura con un pesante paltó, a partire peraltro dal prossimo inverno perché a Sapri c’è piena estate, le spiagge sono gremite di gente e le inclemenze dell’inverno sono tuttora lontane’’. Interessante il pensiero  dell’attrice ,originaria di Lagonegro,Eva Immediato:‘’Trovo questa statua dedicata alla figura poetica della spigolatrice di Sapri estremamente bella, viva, vera, forte. Leggo di polemiche sulle sue forme in evidenza, sul suo fondoschiena pronunciato e reso visibile dai suoi abiti (oh mio Dio!) succinti e fuori tempo… “che una contadina mica andava in giro così”.È una vita che rivendico il mio diritto di vestirmi come credo, di truccarmi, di indossare tacchi a spillo, di essere bella e appariscente e, “nonostante questo”, di essere intelligente e preparata.Perché una donna che lavora, che si sporca le mani, che suda di fatica, che è coraggiosa e rivoluzionaria non può essere rappresentata anche nella sua naturale Bellezza? All’artista non è chiesta, a meno che non sia un documentario, una ricostruzione storica. All’artista è chiesto di interpretare, emozionarsi ed emozionare. Io mi emoziono di fronte a quelle forme in movimento, a quello sguardo proteso, a quell’ “acquasantiera” intorno al collo, a quei piedi nudi e a quelle mani di grazia. La vergogna e lo sdegno li conservo per altro’’.

 

2 Commenti

  1. Riportiamo per una completa informazione, il post scritto su FB dall’artista che ha eseguito l’opera lo scultore Emanuele Stifano di Moio della Civitella (SA) . ”Sono allibito e sconfortato da quanto sto leggendo. Mi sono state rivolte accuse di ogni genere che nulla hanno a che vedere con la mia persona e la mia storia. Quando realizzo una scultura tendo sempre a coprire il meno possibile il corpo umano, a prescindere dal sesso. Nel caso della Spigolatrice, poiché andava posizionata sul lungomare, ho “approfittato” della brezza marina che la investe per dare movimento alla lunga gonna, e mettere così in evidenza il corpo. Questo per sottolineare una anatomia che non doveva essere un’istantanea fedele di una contadina dell’800, bensì rappresentare un ideale di donna, evocarne la fierezza, il risveglio di una coscienza, il tutto in un attimo di grande pathos.
    Aggiungo che il bozzetto preparatorio è stato visionato e approvato dalla committenza.
    A chi non mi conosce personalmente dico che metto in discussione continuamente il mio operato, lavorando con umiltà e provando sempre a migliorarmi, lungi da me accostarmi ai grandi Maestri del passato che rappresentano un faro che mi guida e mi ispira.”

  2. L’artista Emanuele Stifano è autore anche della Statua di San Bartolomeo per la Chiesa di Pellare .L’opera catalizza lo sguardo, oltre che per le notevoli dimensioni anche per la scena raffigurata: l’ultimo passaggio straziante della vita del Santo Apostolo, il tremendo martirio subito.

    https://www.buccinocomunicilentani.it/sanbartolomeopellare/

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