Cooperative – Giunta – Riconteggio: il giornalismo che vorrei !!

 

Aldo Bianchini

Claudio Tringali, neo assessore alla trasparenza del Comune di Salerno

SALERNO – Sulla crisi, spero temporanea, dei rapporti tra il mondo dell’informazione e l’amministrazione comunale sto leggendo di tutto e di più; ma niente di concreto e risolutivo. Soltanto chiacchiere, qualche striminzito comunicato e poi silenzio.  Ci sono comunque delle osservazioni da porre all’attenzione dei lettori.

Le prime osservazioni le riservo a due soggetti particolari: secondo molti il neo assessore alla trasparenza ed ex magistrato Claudio Tringali è accusato di eccessivo protagonismo e di amore spropositato per il potere; secondo molti altri l’editore di Lira Tv Raffaele Budetti è accusato di cattiva informazione. Sebbene io non abbia rapporti di amicizia con i due soggetti devo, però, precisare di essermi ritrovato, come d’incanto, sulle loro stesse posizioni in materia di giornalismo praticato:

  • Dopo aver inanellato una serie di gravi errori sostanziali e formali culminati con le tardive dimissioni dalla presidenza della Fondazione Menna, mi ha sorpreso, invece, in senso positivo l’affermazione che l’ex magistrato ha reso alla stampa (intervista di Conchita Sannino di La Repubblica del 22 ottobre scorso): “Chiudere il Comune? Non l’ho deciso io, non ne sapevo nulla. E credo anche che sia controproducente, come decisione. Cercheremo comunque di sanare questa situazione. Un edificio comunale, per sua natura, è aperto. Anche se devo confessare, con la stessa onestà, che non mi piace il giornalismo di chi ti insegue con la telecamera ovunque. Ma farò di tutto perché si risolva: neanche a me piace, quel portone va riaperto“. Concordo con la visione del giornalismo aggressivo, lo odio anche io; ma un assessore che non viene avvertito della gravissima decisione di chiudere il comune alla stampa dovrebbe prenderne atto e andarsene, nel migliore dei casi.
Raffaele Budetti, storico editore di Lira Tv
  • Sento quotidianamente in giro per la città sparare sentenze definitive contro l’editore di Lira Tv (perché, come ho scritto in altro articolo, a Salerno è difficile parlare dei direttori) reo di aver imposto alla sua redazione un silenzio pilotato (il tg ne parla poco o non ne parla affatto) per la trattazione della vicenda giudiziaria di grande attualità. Io non ci vedo niente di strano, anzi credo che sia una posizione coraggiosa in un mondo dell’informazione ondivaga e velinata; difatti se un testata giornalistica televisiva mantene ben chiara la sua linea, la si può non condividere ma sicuramente non  condannare.

 

Un’altra osservazione la dedico al quotidiano che acquisto e leggo fin dagli anni ’50, senza nulla togliere agli altri giornali di carta stampata:

  • Come ho già scritto mi sarei aspettato dal quotidiano regionale più diffuso una risposta un po’ più seria e coraggiosa rispetto al grave oltraggio che il Comune sta perpetrando ai danni dei giornalisti con la chiusura delle porte. Invece anche in questo caso c’è la predilezione di nascondersi dietro le dichiarazioni degli intervistati pur di non esprimere, non so se per paura o per interesse, il proprio dissenso in maniera marcata ed in maniera tale da incontrare il favore dei lettori. Riciclare notizie già note non fa aumentare le vendita e non racconta la verità.
    Roberto Celano, consigliere comunale di Forza Italia
    • La vicenda di Roberto Celano che molto intelligentemente è piombato davanti al comune con qualche giornalista per come è stata fatta ha creato soltanto un piccolo battage pubblicitario senza scalfire la sostanza del problema. Ben altra cosa sarebbe accaduta se la stessa azione fosse stata portata avanti contemporaneamente da tutte le forze che si oppongono al deluchismo. All’opposizione manca il senso della battaglia comune e per questo è perdente.

Nel prossimo articolo cercherò di capire cosa significa “secretazione” di un atto giudiziario che al momento è su tutte le pagine dei giornali e sulla bocca di tutti come fosse la panacea di tutti i mali.

 

 

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