SASSANO: il ponte Tanagro, il COC e l’insipienza della politica provinciale

 

Aldo Bianchini

Il ponte Tanagro tra Caiazzano e Padula

SASSANO – La prova generale, diciamo così, c’era stata con una strada provinciale sotto Teggiano che era stata chiusa diversi anni fa dopo l’incidente mortale occorso ad un prof del locale liceo; una strada che è stata lasciata in balia di se stessa per anni e che dopo diversi anni è stata riaperta al traffico a furor di polo sena che alcun intervento da parte dell’ufficio Tecnico della provincia fosse stato realizzato.

Una vergogna assoluta per come il predetto ufficio tecnico (oggetto qualche anno fa di una tempesta giudiziaria incredibile che scoprì il cosiddetto “sistema degli appalti”, tutti pilotati dalla “famiglia Citarella” per intercessione e l’opera attiva di un imprenditore di Teggiano) ha gestito in passato e gestisce ora le gravi problematiche legate alla manutenzione delle tantissime strade provinciali che nonostante le reiterate richieste dei Comuni vengono abbandonate a se stesse.

Nelle competenze specifiche della provincia rientrano, non solo le manutenzioni, ma anche le pedisseque valutazioni dei flussi di traffico per meglio definire la portata che ogni singola strada, a maggior ragione i ponti – gallerie e viadotti, può sopportare e supportare. Un a cosa del genere, però, sembra essere lontana mille miglia dalle intenzioni e capacità delle tante professionalità pur presenti negli uffici di Palazzo Sant’Agostino; capacità che negli ultimi venti anni soltano l’ing. Lorenzo Criscuolo è riuscito a rivitalizzare e rilanciare.

Il sindaco di Sassano dr. Domenico Rubino (detto Mimì)

Ed ora, come un orologio svizzero, è arrivata la bomba del ponte sul fiume Tanagro in loc. Caiazzano di Sassano; una zona che conosco benissimo avendo casa a poche centinaia di metri dal ponte che in maniera monocratica, e senza eccessivi avvisi, la provincia ha chiuso al traffico per pericolo di  rollo; quel ponte negli ultimi anni è stato sovraccaricato in maniera esponenziale soprattutto dal traffico pesante che, non si sa per quale ragione, si era spostato dalla strada statale su quella provinciale ed a sottoporre a pressioni inaudite proprio quel ponte che spesso in passato era stato, forse, indebolito dalle varie ondate delle piene autunnali. E qui richiamerei l’attenzione del Consorzio di Bonifica che non riesce (motivi economici ?) a tenere pulito il letto e le sponde del fiume e che inevitabilmente rischiano di incidere sulla stabilità dal ponte.

Ironia della sorte, alla provincia di Salerno si è dovuto sostituire il sindaco di Sassano (dott. Domenico Rubino) che con molto coraggio ha preso a due mani la questione ed ha convocato il COC (Centro Operativo Comunale) per sollecitare la risoluzione del problema che vede, al momento il ponte sbarrato e nessuna progettazione di ristrutturazione e successiva manutenzione.

Ieri mattina (domenica 31 ottobre 2021) il sindaco Rubino ha convocato a se la sindaca di Padula (per competenze territoriali specifiche), l’assessore alla Comunità Montana dr. Gaetano Spano, il comandante la Stazione dei Carabinieri di Sassano e i due comandanti della polizia municipale di Sassano e Padula per fare il punto della situazione e chiedere immediate risoluzioni. Lungo, tecnica e costruttiva è stata, nel corso della riunione, la relazione tecnica dell’ing. Michele Napoli (dirigente dell’ufficio tecnico comunale di Sassano) comprensiva di tutti gli elementi di discussione fin qui descritti. Al termine della riunione, sempre su suggerimento dell’ing. napoli, é stato deciso, tra l’altro, di interdire al traffico di veicoli pesanti alcune arterie comunali sassanesi. I dettagli del piano viario di emergenza saranno resi noti nelle prossime ore tramite una ordinanza specifica congiunta da parte dei comuni di Sassano e di Padula.

Il consigliere regionale di Italia Viva, dr. Tommaso Pellegrino - già sindaco di Sassano - è giustamente intervenuto (come i dicono) sulla questione gravissima della chiusura del ponte di Caiazzano

Lapidaria e senza appello la dichiarazione del sindaco di Sassano dr. Domenico Rubino: “Ho convocato di urgenza il C.O.C. in quanto c’è bisogno di provvedimenti immediati sia per tutelare l’incolumità dei residenti di località Caiazzano sia per scongiurare ingorghi ed eventuali possibili incidenti stradali”.

Mi aspetto un rapido intervento, anche pubblico, della provincia di Salerno (anche in vista delle vicine elezioni del nuovo consiglio) per capire se finalmente l’Ente vorrà abbandonare la pratica dei “figli e figliastri” anche nella gestione di problematiche serie e pericolose per l’incolumità della popolazione.

 

One thought on “SASSANO: il ponte Tanagro, il COC e l’insipienza della politica provinciale

  1. Le preoccupazioni del sindaco di Sassano mi sembrano più che motivate e considero inaccettabile che Enti sovracomunali non siano intervenuti ad affrontare una criticità di vecchia data. Presumibilmente non avevano gli strumenti per agire o non avevano i mezzi economici necessari; nell’un caso e nell’altro avrebbero dovuto rendere pubblico il loro disagio, studiare e proporre una soluzione di emergenza adeguata. Spero tanto che l’allarme di Rubino abbia effetto. Resto, in ogni caso, convinto che la gestione dei corsi d’acqua del Vallo è del tutto carente anche agli occhi di un incompetente come me. Se poi considero che si continua a costruire piuttosto intensamente anche a ridosso della linea ferroviaria, che anche io vorrei vedere riattivata, mi chiedo cosa accadrebbe il giorno in cui dovessero scaricarsi sul Vallo le tonnellate di pioggia che hanno devastato tante aree del Nord d’Italia, della Calabria e della Sicilia.

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