L’Italia ha incluso nel Pnrr le riforme sulla giustizia e il Commissario UE Didier Reynders sta seguendo da vicino il record negativo dei processi civili troppo lenti.

 

 

dr. Pietro Cusati (giurista-giornalista)

 

Il ministro della giustizia Marta Cartabia incontra il Commissario UE Didier Reynders

Roma,6 novembre 2021 . La  riforma della giustizia è la  principale che l’Europa chiede.L’Italia ha un record negativo che è la lentezza della giustizia, in particolare i processi civili. Le imprese che vogliono investire in Italia per  il solo  fatto che una qualsiasi controversia civile dura molti anni   è un problema molto serio per le imprese.I cittadini italiani hanno diritto a una giustizia con dei tempi europei. L’Italia ha incluso nel Pnrr riforme sulla giustizia e  la commissione UE sta seguendo da vicino l’attuazione delle riforme delle procedure penali e civili. Il commissario Ue alla Giustizia Didier Reynders è stato in audizione sullo Stato di diritto alle commissioni Affari Costituzionali, Politiche Ue e Giustizia di Camera e Senato.”Se vogliamo tenere presente il dossier della riforma della giustizia c’è ancora parecchio da fare e sarà l’occasione per dare esempio, perché le riforme sono possibili. E più mostrerete la capacità di migliorare la riforma della giustizia in Italia più dimostrerete che fare riforme è possibile”, ha sottolineato il commissario Ue, soffermandosi poi sulla riforma del Csm. “E’ importante che si tenga conto delle raccomandazioni del Consiglio d’Europa, nel senso che la maggioranza dei membri di un Consiglio siffatto dovranno essere magistrati eletti dai loro pari”.

La Ministra della Giustizia, Marta Cartabia, e il Commissario europeo, Didier Reynders, hanno avuto  un intenso e cordiale colloquio sulle principali questioni dell’agenda UE in tema di giustizia. Hanno condiviso la necessità di rispettare lo stato di diritto e i valori dell’Unione europea e di mantenere un dialogo aperto con gli Stati. Cartabia e Reynders hanno poi approfondito il dossier sulle riforme della giustizia in Italia. Il Commissario Reynders ha confermato il sostegno della Commissione nel processo di riforma, nel pieno rispetto delle scadenze concordate nel contesto del Pnrr. Il Commissario ha inoltre auspicato un impegno continuo al fine di raggiungere un accordo su un’ambiziosa riforma della giustizia. Inoltre presso la sede della Rappresentanza della Commissione UE in Italia il Commissario alla Giustizia Didier Reynders  ha incontrato   esponenti dell’Unione delle Camere Penali Italiane guidati dalla Vice Presidente Paola Rubini ,unitamente al componente della Giunta Daniele Ripamonti ed al co-responsabile dell’Osservatorio Europa Amedeo Barletta.Il Commissario nel suo discorso introduttivo ha sottolineato che è interesse della Commissione europea verificare dalla viva voce degli avvocati  quali siano le criticità relative alla efficienza del processo in relazione alla “Digital Transition” e all’utilizzo degli strumenti digitali per implementare le misure connesse al PNRR, naturalmente con un approccio equilibrato anche al fine di consentire alla Commissione di verificare che gli investimenti siano corretti e coerenti con standard elevati di tutela dei diritti fondamentali. La Commissione UE  è  interessata a conoscere la posizione degli avvocati sulla recente Riforma della Giustizia promossa dalla Guardasigilli Cartabia. L’unione delle camere penali hanno segnalata                                                                                         l’importanza di un corretto assetto della Giustizia che garantisca una effettiva parità delle parti anche attraverso la separazione delle carriere tra Pubblici Ministeri e Giudici, proprio al fine di garantire l’indipendenza della funzione giudicante come elemento di tutela della rule of law.Infine un ulteriore passaggio è stato dedicato alle condizioni di carcerazione da un lato invocando una maggiore attenzione sull’uso eccessivo della detenzione cautelare e dall’altro auspicando anche un intervento della Commissione per armonizzare le discipline dei diversi Stati membri, così aumentando il livello di tutela dei diritti fondamentali.Il Commissario ha reagito in maniera assai positiva alle sollecitazioni degli avvocati penalisti garantendo la massima attenzione della Commissione UE ai temi proposti.

 

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