Sassano: Ponte Tanagro, prognosi infausta … e gli amministratori locali ?

 

Aldo Bianchini

Il ponte Tanagro tra le frazioni Caiazzano di Sassano e Bivio di Padula, un ponte a rischio crollo

SASSANO – Sabato mattina, 6 novembre 2021, come promesso il presidente della Provincia ing. Michele Strianese ha fatto l’annunciato sopralluogo sul “Ponte Tanagro” che permette il traffico veicolare tra la frazione Caiazzano di Sassano e la frazione Scalo-Bivio di Padula.

Detta così potrebbe anche passare come una congiunzione poco utile tra due frazioni di due piccoli paesi e lontani dai centri nevralgici che nel Vallo di Diano pure esistono; invece quel ponticello lungo appena una ventina di metri è fondamentale non solo per la comunicazione ma anche per i trasporti e per il commercio e infine per il lavoro di migliaia di persone fisiche e di mezzi piccoli – grandi e pesanti di tutta la zona che scarica da Teggiano, da Monte San Giacomo, da Sassano e dalla stessa Padula un flusso notevole di spostamenti anche vero il vicino svincolo autostradale di Padula/Buonabitacolo.

Ilmomento del sopralluogo sul ponte Tanagro del presidente della Provincia ing. Michele Strianese accompagnato, tra gli altri, dal sindaco di Sassano dr. Mimì Rubino

Attesa l’importanza del collegamento strutturale viene da chiedersi che cosa, quanto come e quando è stato fatto dagli amministratori dei Comuni direttamente interessati (Sassano, Padula, Monte San Giacomo, Teggiano ed anche Montesano) e dagli esponenti (presidenti e direttori generali) degli Enti sovracomunali come la Comunità Montana, Il Consorzio di Bonifica, il Parco Nazionale, il Piano di zona e l’Ufficio Liquidatore dell’ex Centro Sportivo Meridionale; queste cose bisogna chiedersele per non limitare l’informazione alla notizia della visita del Presidente della Provincia sul posto con la presenza (come nelle migliori sceneggiate napoletane) di tutti i responsabili di quei Comuni e di quegli Enti innanzi citati.

Dichiaro subito di non essere un ingegnere capace di controbattere le tesi del vero ingegnere come è Strianese, ma non riesco però a capire come sia possibile l’eventualità del crollo di un ponticello abbastanza stretto e lungo appena una ventina di metri. Vuol dire che qualcosa non ha funzionato nel corso dei decenni, a cominciare dalla manutenzione delle sponde del Tanagro e dello stesso letto del fiume perennemente invaso da vera e propria boscaglia (l’ho scritto già in precedenza); l’azione dell’acqua corrente, me lo insegnarono alle elementari, è tanto più devastante quanto maggiore è la resistenza al suo scorrere. Ebbene, questo principio fisico viene sicuramente stravolto dal fatto che le sponde non vengono manutenute e il letto non viene pulito.

Michele Di Candia, sindaco di Teggiano

E di chi è la responsabilità ?, della Regione, della Provincia, della Comunità Montana, del Piano di Zona, dell’ex Centro Sportivo, del Paro Nazionale, dei Comuni o finanche della Ergon.

Scegliete Voi, amici lettori, per quanto mi riguarda e solo per questa volta ometto di fare i nomi, anche perché ogni volta che li ho fatti (per il fiume, per il ponte, per i rifiuti, per i cani e i cavalli, ecc. ecc.) c’è sempre qualcuno degli amministratori o dei presidente e direttori generali che si incazza malamente, come se dicessi e scrivessi delle sciocchezze, come se la responsabilità non ricadesse sulle loro teste buone soltanto ad occupare le poltrone perché votati o per grazia ricevuta.

L’altra cosa che mi ha lasciato perplesso dopo la visita del presidente Strianese è la necessità di due mesi di tempo affinchè “la ditta specializzata” dica se il ponte deve essere abbattuto ovvero se può essere riutilizzato a breve anche a senso alternato di marcia, oppure eliminando quei carichi eccessivi che io, da neofita, avevo già denunciato nel precedente articolo del 1° novembre scorso. Ma non tutte le cose negative vengono dalla politica; il sindaco di Teggiano Michele Di Candia, per esempio, mentre gli altri perdevano tempo a farsi fotografare con il Presidente, lui ha ricordato a tutti che i soldi ci sono e che bisogna far presto, facendo addirittura ritornare sui suoi passi Strianese che aveva cincischiato sui soldi.

Come giornale seguiremo attentamente l’evoluzione del caso per annunciare le cose buone ma anche per denunciare manchevolezze e difetti.

 

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