Al Liceo Marco Polo-Artistico di Venezia, le studentesse nell’ora di ginnastica solo con la felpa per non distrarre i compagni. Le ragazze con un top sportivo sfidando il freddo e srotolando uno striscione : “Cambiate mentalità, non i vestiti”.

 

dr. Pietro Cusati (giurista-giornalista)

Venezia,16 novembre 2021 . Durante l’ora di ginnastica  le ragazze dovrebbero nascondere le proprie forme per non attirare l’attenzione e non distrarre i compagni maschi. Lo avrebbe sostenuto una professoressa di educazione fisica, vietando l’utilizzo del top  alle ragazze. Un sit –in di protesta al liceo Marco Polo-artistico di Venezia molte  studentesse hanno subito  protestato contro la Scuola Italiana e indetta un’assemblea all’esterno dell’istituto, molte  in top sportivo, e con uno striscione Bisogna cambiare mentalità non i vestiti. La scuola deve insegnare al rispetto, non cambiare i vestiti agli studenti è stato  lo slogan della protesta. Vogliamo lanciare un messaggio rispetto all’intero sistema scolastico italiano, il nostro paese è uno dei pochi in cui non si fa educazione sessuale, se non limitata,dicono gli studenti,il nostro non è stato un attacco nei confronti della Dirigente , né  della professoressa, ma al sistema scolastico. Bisogna cambiare mentalità. Non i vestiti. «È arrivato il momento di imparare a scindere le persone dagli abiti che indossano. Perché non siamo i top che indossiamo»Sostengono gli alunni. La docente ha vietato alle ragazze di fare ginnastica in top e loro hanno deciso di entrare in classe con addosso solo quell’indumento per protesta. La Prof.ssa di educazione fisica sostiene  che quell’abbigliamento non fosse adatto a un contesto scolastico. Alle ragazze che non avevano una t-shirt, la prof.ssa ha fatto fare lezione con la felpa. Se l’episodio si dovesse ripetere, non esiterà a mettere una nota sul libretto alle studentesse disobbedienti. Quell’abbigliamento avrebbe potuto distrarre i compagni di classe maschiNon vogliamo essere educati alla paura, ma al rispetto,sostengono le alunne e per insegnare il rispetto, mostrare le nostre forme è esattamente quello che intendiamo fare, andare in top a scuola, in palestra e in qualsiasi posto vogliamo. Il decoro con l’abbigliamento non c’entra proprio nulla. Una persona non è qualificata dai suoi abiti. E infatti la nostra protesta va oltre la discussione con la singola insegnante. È un discorso generale di mentalità, che deve cambiare. «Non accetteremo di doverci coprire per paura che qualcuno possa guardarci, toccarci o fischiarci. Non vogliamo essere educati alla paura, ma al rispetto. E, per insegnare il rispetto, mostrare le nostre forme è esattamente quello che faremo. Le ragazze andranno in top a scuola, in palestra e in qualsiasi posto vogliano. E’ l’impegno del collettivo Polo Las liceo artistico statale di Venezia.Siamo di fronte a una involuzione antropologica e culturale? Stiamo regredendo socialmente agli anni ’50 e culturalmente al peggior medioevo ?

 

 

 

 

 

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