Cooperative: e se fosse solo questione di corna ?

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Nel giorno di San Martino (ieri, ndr) qualcuno raccontandomi fatti e misfatti di stampo salernitano mi ha spinto a pensare (non ancora a credere !!) che tutto lo scandalo delle Cooperative Sociali possa essere ricondotto, almeno nelle sue fasi iniziali, ad una chiacchierata “questione di corna”.

San Martino è decisamente nell’immaginario collettivo la “festa dei cornuti”; e tutti sappiamo come le corna riescano a far scattare quelle molle irrefrenabili e travolgenti sia da parte degli uomini che delle donne; insomma sentirsi traditi, ed a maggior ragione da chi si conosce e si frequenta, è davvero una cosa difficile da digerire che scatena rabbia inconsulta che spesso porta alle estreme conseguenze. Per fatti strettamente connessi alla sfera sessuale dei protagonisti sono caduti imperi e sono state combattute guerre sanguinarie. Basta pensare alla mitologica “guerra di Troia” per capire quanto le corna possano destabilizzare anche sistemi consolidati di potere.

In prima superiore, anno scolastico 59-60, un professore di italiano raccontava a noi ragazzini che nemmeno l’alluvione del ‘54 aveva trascinato Salerno verso il mare perché i palazzi erano stati puntellati dalle corna; a più di sessant’anni di distanza da quel discorso devo riconoscere a quell’indimenticabile professore una eccellente lucidità nell’analizzare e sviscerare la società dell’epoca, molto simile se non addirittura sovrapponibile a quella di oggi.

E gli scandali che nascono dalle corna o da relazioni clandestine sono i più difficili da gestire in sede politica; basta pensare ai tanti drammatici guai subiti dall’ex premier Silvio Berlusconi per capirne di più.

In sede locale, per ritornare all’ultimo scandalo giudiziario, c’è talmente una promiscuità di nomi, di uomini, di donne, di incarichi, di posti di lavoro, di richieste pressanti e di rifiuti brutali che per colpa di un paio di corna potrebbero essere finiti nel calderone generale di alcune spietate vendette del tipo personale e/o interfamiliare, come del resto ce ne sono tantissime nella nostra città. Ma l’amore, a volta, sfascia il giocattolo e quando ci sono interessi economici particolari è facile il collasso della politica e in molti possono finire in galera.

Sarà vero ? sinceramente non lo so, ma le voci corrono e cavalcano la fantasia popolare. Sicuramente fa specie pensare che per moralizzare una città c’è bisogno di una base di immoralità.

Tutto questo per far capire che la partenza dello scandalo possa essere stata data, appunto, da una relazione sentimentale clandestina finita male e mal sopportata da una delle due anime in campo.

Come finirà ? Se la politica riesce a riprendere in mano le redini della situazione ci sarà un fuggi fuggi generale da parte di tutti.

 

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