L’ansia riformista non è cosa buona

 

da Antonio Cortese (giornalista)

I governi nazionali, specie quello italiano, si incaricano inutilmente dopo la non debellata sindrome di accanimento terapeutico nella sanità, a produrre riforme su riforme, non inutilmente ma a proprio svantaggio. Svantaggi che si palesano poco dopo l’entrata in vigore di decisioni, che al posto di essere preventive, correttive o miglioranti le determinate situazioni, a seconda dell’ambito settoriale in cui si intervenga, risultano quasi sempre errori madornali che scandalizzano anche l’ultimo degli analfabeti. Di questi giorni, dopo lo spreco sullo spreco del rifiuto degli arredamenti scolastici che in tutti gli altri paesi dell’Unione sono in uso, gli italioti di turno provvedono a sollevare gli alunni dai temi di italiano o altri esercizi di basilare formazione. Ai ragazzi che precocemente si definiscono stressati o sovraccarichi di compiti, glielo spiegherà qualcuno che proprio attivando i meccanismi del lògos si possano liberare facilmente da questi problemi? Senza sviluppare capacità mnemoniche come nei temi di storia o altri talenti per la composizione di un elaborato qualsiasi, cosa potranno mai andare a fare all’università o ancora per partecipare alla ricerca o ad un dottorato? Cosa mai potranno avere da dire di nuovo o di differente? La matematica da sola non li potrà aiutare se i codici sono mera esecuzione di elaborati e risultati de facto, stantibus rebus, che nessuno può cambiare o in cui intervenire per cambiare, ad esempio, il corso di un evento negativo. Le nuove matricole che potranno dimostrare nelle università, i cuoricini di cupido nei cessi o le scritte “W la pupacchia”? Anni fa con il deperimento delle carni nell’alimentazione si parlava di stress dell’animale, si vuole fare con gli scolari come per i polli destinati allo spiedo? Il governo attuale pur di recuperare una credibilità ed un autorità indebolita, sta devastando ogni settore pubblico; ma é uno sbugiardamento che non funziona, va detto, é un lanciarsi addosso boomerang come in una disciplina olimpionica dove la nazione é tradizionalmente scarsa, come noi nel baseball, nel rugby o football americano. E’ una serie di “figure di m..da”, “super figure di m..da” va detto, altro che super league e gaffe da supergulp. In un periodo di crisi del genere, specie in alcuni settori portanti non bisogna né bisognava agire, perché la maggioranza dei cittadini ha più bisogno di pannoloni per gli anziani delle decisioni dei neonati, erroneamente drastici e improvvisati ingegneri politici o fiamme di ritorno. Anche le crisi hanno bisogno di respirare.

 

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