FARMACIA DI MURIA: UN CONSIGLIO AL GIORNO ATTENZIONE ALLA SCADENZA DEI COSMETICI

da Dr. Alberto Di Muria

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sulle date di scadenza dei cosmetici, gli alleati della nostra bellezza, è necessario fare un po’ di chiarezza: non tutti, infatti, conoscono con esattezza la normativa dei cosmetici, disciplinata inizialmente dalla legge 713 dell’11 ottobre 1986, dai successivi decreti attuativi e attualmente definita dal “Nuovo Regolamento Cosmetico” dell’Unione Europea del 2009.

La legislazione stabilisce che è obbligatorio indicare sulla confezione del cosmetico la data di scadenza solo nel caso in cui quest’ultimo abbia una durata inferiore ai 36 mesi. In caso contrario, invece, non è necessario inserire limiti temporali entro cui utilizzare il nostro alleato di bellezza. Questo perché il cosmetico, in quanto tale, è realizzato in funzione di un uso quotidiano, non durevole nel tempo. Da pochi anni, però, è stato introdotto un nuovo obbligo: sull’etichetta deve comparire il cosiddetto PaO (Period after Opening), il periodo di tempo in cui il prodotto, una volta aperto, può essere utilizzato. È indicato con un vasetto aperto, sul quale sono presenti un numero e la lettera M (es. 12 M corrisponde a 12 mesi.

Stabilire la durata, ed eventualmente la data di scadenza, di un cosmetico spetta ai produttori dello stesso. Per farlo bisogna fare numerosi test prima che il prodotto venga messo sul mercato, per valutarne la stabilità e i cambiamenti chimici in diverse situazioni. Non è possibile stabilire genericamente la data di scadenza dei cosmetici, neanche di quei prodotti che non mancano mai nel beauty case di una donna, come rossetto, mascara, fondotinta, perché bisognerebbe prima valutarne gli ingredienti con i quali sono stati formulati. Questi, infatti, potrebbero essere soggetti a limitazioni temporali diverse.

Se il prodotto è scaduto ci esponiamo a un rischio batterico. Se utilizziamo il cosmetico con le mani, potremmo favorire l’ingresso dei batteri all’interno: se abbiamo superato il PaO, questi germi possono proliferare e, a contatto con la pelle, causarci delle piccole infezioni, soprattutto intorno alla bocca e agli occhi. Il rischio chimico, invece, è molto modesto perché gli ingredienti con cui viene formulato il cosmetico non sono tali per creare danni.

Comunque ci sono diversi segnali che possono suggerirci che il cosmetico è scaduto. Ad esempio, può capitare di aprire un vasetto di crema idratante, di fondotinta, ecc., e scoprire che sulla superficie c’è un po’ d’olio. Questo succede perché il prodotto non è più stabile, e quindi è scaduto, e le due fasi, quella grassa e quella acquosa, si separano. Altre volte, ma molto difficilmente, si potrebbe verificare la presenza di muffa. Più comune è l’alterazione di odore, colore e consistenza.

 

 

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