Luci d’artista: è flop del piano di sicurezza del Prefetto ?

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Qualcuno potrà anche sorridere o storcere il naso quando leggerà questa mia affermazione ma “il piano di sicurezza” predisposto dal Comune di Salerno per la manifestazione “Luci d’artista 21-22” è rapidamente diventato “il piano di sicurezza del Prefetto” che con quel ricevo-rimando ha esautorato la titolarità del Comune per auto attribuirsela in forza delle recenti disposizioni del Ministero dell’Interno ai fini della prevenzione anti pandemica.

Con la mia solita impertinenza non esito a pensare, a dire e scrivere che molto probabilmente questa situazione (cioè l’intera responsabilità sul Prefetto) è stata cercata, voluta e realizzata dalla mente esperta e lungimirante dell’assessore alla trasparenza dr. Claudio Tringali, il quale ha semplicemente utilizzato la sua concreta e riconosciuta esperienza di magistrato per far cadere nel trappolone un incauto, smanioso e poco lungimirante Prefetto, ovviamente mal consigliato dal suo vicario (Ficarra e Picone !!), consegnandogli praticamente la grossa patata bollente pochi giorni prima dell’inizio delle manifestazioni per le luci d’artista 2021-2022.

Difatti l’unico nodo veramente importante, noto da molti anni, è l’inserimento della folla in Via Mercanti da Piazza Portanova, e con lealtà su questo nodo Tringali aveva già avvertito Ficarra; ed è proprio lì, stando alle cronache giornalistiche inerenti la serata di sabato 4 dicembre, che il mitico progetto sicurezza del Prefetto si è incartato provocando assembramenti molto pericolosi. Vale a dire che l’unico punto debole di una città ansiosa di poter ritornare alla normalità non è stato tutelato neppure sulla carta, ben sapendo che la trasposizione dal progetto alla realtà è sempre molto difficile.

Meno male che qualche giorno fa, sempre su questo giornale, avevo scritto: “Prima di affrontare l’argomento annunciato nel titolo è necessaria una premessa di fondo: Non c’è niente al mondo che possa essere organizzato in piena sicurezza, quindi nessun piano e nessuna commissione potrà mai garantire che un progetto sia perfettamente strutturato, soprattutto quando si parla di ordine e sicurezza pubblica”.

Naturalmente nessuno della Prefettura, con un piccolo gesto di umiltà, ha letto quanto scritto, ed ecco che il cosiddetto “piano sicurezza” è miseramente franato proprio all’ingresso della strada che tutti i turisti e i visitatori occasionali pretendono di visitare e percorrere in lungo e in largo per ritrovare la vera città antica.

Adesso che succederà ? sono cavoli del Prefetto che già per l’Immacolata (cioè da domani sera) dovrà, credo, schierare tutta la polizia ai suoi ordini per dimostrare la sua efficienza; oppure sul tappeto rimarranno i disservizi di sempre. Mi chiedo, ora, a che cosa servisse tutta quella polemica inscenata per prendere, forse, le prime pagine dei giornali; in questo Tringali, da ottimo ex magistrato, è stato ancora una volta capace di rigirare il mestolo nella pentola per il verso giusto scaricando sul Prefetto ogni responsabilità.

Già da domani, quyindi, vedremo se il Prefetto sarà stato capace di riprendere  in mano il “suo piano sicurezza” di aggiornarlo rapidamente e di farlo rispettare.

 

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