“Bisogna vaccinare il mondo o non ne usciamo’’, secondo il decano dei farmacologi italiani e fondatore dell’Istituto Mario Negri,il Prof. Silvio Garattini.

 

dr. Pietro Cusati (giurista-giornalista)

Prof. Silvio Garattini

Roma, 29 dicembre 2021. Vi è necessità di una legge che faccia vaccinare tutti , non basta una circolare del Viminale.Sono sufficienti i controlli  per verificare il rispetto delle disposizioni anti Covid? La salute collettiva  e la sicurezza sono interessi sociali ,non esiste alcun limite costituzionale a una legge sull’obbligatorietà del vaccino. Secondo l’art.2 della  nostra  Costituzione è consentito di coniugare  i diritti inviolabili di ciascuno con i doveri di solidarietà. Non basta la persuasione , non è sufficiente  una legge che limita la libertà di circolazione per coloro che non hanno il Green Pass ma occorre una legge che prevede l’obbligatorietà dei  vaccini, da cui deriva una limitazione della libertà di circolazione, sorretta dalla possibilità data allo Stato dall’articolo 32 della Costituzione. E’ già tardi, secondo il decano dei farmacologi italiani e fondatore dell’Istituto Mario Negri di Milano ,il Prof. Silvio Garattini,l’unica strada è l’obbligo vaccinale.”Non c’è più tempo da perdere, l’esecutivo deve avere più coraggio, i dati dicono che c’è necessità e siamo in ritardo. Siamo in una situazione paradossale in cui i governi stanno fermi in attesa che qualcuno faccia la prima mossa”. “Il governo, per contenere questo boom” di contagi da covid in Italia, “ha tre strade: obbligo vaccinale, lockdown per i no vax, eliminare i tamponi dal Green pass. Ma la prima via è quella maestra, non c’è più tempo da perdere, l’esecutivo deve avere più coraggio”. “Non è accettabile che ancora così tante persone rifiutino l’antidoto incidendo sulla situazione generale. La maggior parte dei pazienti in Terapia intensiva è no vax. Il governo deve avere il coraggio di prendere questa decisione. I dati dicono che c’è necessità e siamo in ritardo“, “la vaccinazione e la guarigione rappresentano una sicura protezione, il test assolutamente no. È una fotografia di un determinato momento, che non copre dalla malattia”.”La variante Omicron è molto più contagiosaDai dati sembrerebbe meno aggressiva, però se si diffonde così tanto è lo stesso paralizzante.

Quando in troppi si ammalano e devono rimanere a casa, il Paese va in tilt. Per questo il governo deve prendere una decisione in fretta”. Inoltre aumenta il rischio ricovero per i giovani.  “Ci sono ancora 5-6 milioni di non vaccinati in Italia e bisogna correre con le terze dosi. La popolazione da immunizzare  è molto ampia: visto che il 10% di chi è vaccinato ha una risposta immunitaria insufficiente e l’efficacia dell’antidoto è del 90%. Ci saranno intoppi, ma non possiamo più aspettare”.”Siamo in una situazione paradossale in cui i governi stanno fermi in attesa che qualcuno faccia la prima mossa“. “Bisogna vaccinare il mondo o non ne usciamo: arriveranno sempre nuove varianti, finché non ne avremo una insensibile ai vaccini e saranno guai seri. Immunizzare il mondo è una questione politica, è possibile ma costa. Servono almeno circa 20 miliardi di euro, secondo la stima di Public Citizen, per fabbricare, fare arrivare e somministrare i vaccini nel mondo.

 

 

 

 

One thought on ““Bisogna vaccinare il mondo o non ne usciamo’’, secondo il decano dei farmacologi italiani e fondatore dell’Istituto Mario Negri,il Prof. Silvio Garattini.

  1. Non c’è solo il Covid 19,il Governo,il Parlamento ,le Regioni devono prendere misure adeguate per la prevenzione dei contagi anche per mantenere gli ospedali funzionali. Purtroppo vi è una crescita esponenziale dei contagi più che raddoppiata in pochi giorni. In Italia oltre un milione di persone sopra i 60 anni non sono vaccinate. Giunti a questo punto è prioritario l’obbligo vaccinale per far fronte alle esigenze di salute dei pazienti con Covid o con malattie diverse. Le mascherine Ffp2 dovranno avere un prezzo calmierato e omogeneo su l’intero territorio nazionale .Una seria prevenzione che permette alla SCUOLA di svolgere le lezioni in presenza.

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