Allarme sulla variante Omicron dei Medici di Napoli si rischia il codice nero,l’alternativa è perdere il controllo ovvero decidere chi curare e chi no.

 

dr. Pietro Cusati (giornalista)

Napoli,6 gennaio 2022. «Né all’indomani del primo lockdown né nella seconda e terza ondata, la situazione è stata tanto grave».Come nei momenti peggiori, quando negli ospedali dovevano scegliere chi curare e chi no.«La situazione è critica, abbiamo bisogno di aiuto ora, Roma decida per una misura drastica». Si intervenga subito, aiuto immediato, perché la situazione è critica sulla variante Omicron, lo ha chiesto il Presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli, Bruno Zuccarelli, dopo un confronto con i medici  degli ospedali di Napoli e provincia : “Né all’indomani del primo lockdown  né nella 2/a e 3/a ondata, la situazione è stata tanto grave, ora rischiamo di perderne il controllo. Ciò che si decide oggi avrà effetto fra 10-15 giorni. Se vogliamo evitare il peggio si intervenga subito, non metteteci in condizione di dover applicare il codice nero,  riferendosi al percorso medico per decidere chi curare e chi no. L’alternativa è perdere il controllo e  dover applicare il codice nero , fuori dai termini medici. La Fondazione Gimbe intravede un silente ma continuo intasamento delle strutture sanitarie. ‘’Non metteteci in condizione di dover applicare il codice nero”.Mercoledì in Campania sono stati registrati quasi 17mila contagi e negli ospedali della regione si contano 813 ricoverati con sintomi in area medica (19% del tasso di occupazione) e 65 pazienti Covid assisiti in terapia intensiva, dove solo nelle 24 ore precedenti si sono registrati 10 ingressi, con un tasso di occupazione del 9%. A Napoli, secondo l’ultimo monitoraggio Gimbe, l’incidenza per 100mila abitanti è di 1.420 casi, tra le 40 più alte nelle province italiane. Un incremento del 153% rispetto a quella precedente. Lo ha  rilevato  il monitoraggio della Fondazione Gimbe, che, nella settimana 29 dicembre-4 gennaio, rispetto alla precedente, registra anche +8,9% dei decessi, passati da 1.012 a 1.102.In 7 giorni raddoppiano i casi attualmente positivi, passati da 598.868 a 1.265.297 (+111,3%).La “sanità territoriale il monitoraggio  va in tilt” e “sale anche la pressione sugli ospedali”, con un +28% di ricoveri con sintomi (da 10.089 a 12.912) e +21,6% in terapia intensiva (da 1.145 a 1.392). “Non decollano” le vaccinazioni anti-Covid in età pediatrica. Nella fascia tra 5 e 11 anni, in tre settimane, hanno raggiunto quota 401.532 somministrazioni.  “Il peso delle ospedalizzazioni è nell’ambito dei non vaccinati”.Obbligo di vaccino fino al 15 giugno 2022, per tutti coloro che hanno compiuto 50 anni .Il Consiglio dei ministri del 5 gennaio 2022 ha dato il via libera all’unanimità al nuovo decreto legge Covid che introduce l’obbligo di vaccino per gli over 50: potranno andare al lavoro solo se immunizzati o guariti dal Covid.Per andare in banca, dal parrucchiere o alle Poste basterà il pass base. Esenzione solo per chi ha un certificato medico. Chi è guarito dovrà vaccinarsi obbligatoriamente dopo 6 mesi. Per chi dovesse decidere di non immunizzarsi è prevista una sanzione di 100 euro. Per i 50enni dal 15 febbraio 2022 si potrà andare al lavoro solo con il super green pass. Una misura che vale sia per il privato e il pubblico, compreso chi lavora in ambito giudiziario e i magistrati. LA NORMA NON SI APPLICA PER GLI AVVOCATI DIFENSORI, I TESTIMONI E LE PARTI DEL PROCESSO. Le verifiche spetteranno ai datori di lavoro e chi non ha il superpass sarà assente ingiustificato fino alla presentazione della certificazione, “con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro e senza conseguenze disciplinari”, ma con la sospensione dello stipendio e di qualunque “altro compenso o emolumento comunque denominato”. Le imprese potranno però sostituire chi non ha il pass rafforzato. In questo caso sono previste sanzioni: chi entra in un luogo di lavoro e non ha il super pass incorre in una sanzione erogata dal prefetto che va da 600 a 1.500 euro. E tornerà anche l’uso dello smart working: i ministri Brunetta e Orlando hanno firmato la circolare nella quale si sensibilizzano le amministrazioni pubbliche e i datori di lavoro privati a utilizzare pienamente lo strumento. “Vogliamo frenare la crescita della curva dei contagi e spingere gli italiani che ancora non si sono vaccinati a farlo. Interveniamo in particolare sulle classi di età che sono più a rischio di ospedalizzazione per ridurre la pressione sugli ospedali e salvare vite”, ha detto il premier Mario Draghi . “I provvedimenti di oggi vogliono preservare il buon funzionamento delle strutture ospedaliere e, allo stesso tempo, mantenere aperte le scuole e le attività economiche”. “Le scelte che stiamo facendo è di restringere il più possibile l’area dei non vaccinati, perché è quella che provoca un peso sanitario sui nostri sistemi ospedalieri”, ha spiegato il ministro della Salute Roberto Speranza al termine del Cdm sottolineando che ad oggi “i 2/3 dei ricoverati in terapia intensiva e il 50%” dei pazienti nei reparti ordinari sono non vaccinati. Il Consiglio dei ministri ha deliberato l’estensione dell’obbligo vaccinale, senza limiti di età, a tutto il personale che lavora nelle università e nelle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica. Per gli studenti continua a valere il precedente obbligo di green pass.

 

 

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