Il mondo della cultura Italiana esprime solidarietà a Roberto De Simone che ha 89 anni, per l’applicazione della Legge 8 agosto 1985, n. 440,conosciuta come la legge Bacchelli,il Fondo per gli interventi a favore di cittadini illustri che versino in stato di particolare necessità .

da Pietro Cusati

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NAPOLI, 25 gennaio 2022. L’Italia è un paese civile ,infatti,Il mondo della Cultura Italiana  si muove per l’applicazione della legge Bacchelli,il Fondo per gli interventi a favore di cittadini illustri che versino in stato di particolare necessità, al  Maestro Roberto De Simone che ha 89 anni ed ha denunciato difficoltà economiche che lo stanno affliggendo anche a causa del ticket per le medicine che gli è stato tolto: “Ho bisogno di medicine di mantenimento per vivere. Medicine essenziali per la mia sopravvivenza e per le quali non pagavo il ticket: questo è il diritto che mi è stato improvvisamente tolto, senza nessun motivo”. Il Maestro, denuncia di avere difficoltà economiche dovute anche all’affitto che paga per una casa  che serve, però, per contenere tutti i documenti relativi alla religiosità popolare.Il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi si è mosso per chiedere che il Maestro De Simone  usufruisse dei vantaggi della Legge Bacchelli.Il Conservatorio di San Pietro a Maiella, nella persona del Presidente Luigi Carbone, si è mosso in tal senso, indirizzando una lettera al Presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi. Carbone spiega quanto il mondo della Cultura e della Musica napoletana sia scosso dalla notizia delle difficoltà economiche di De Simone e richiede che gli sia riconosciuto questo trattamento.Il Maestro Napoletano Roberto De Simone è’ stato  docente all’Accademia di Belle Arti di Napoli, direttore del Conservatorio di Musica San Pietro a Majella, direttore artistico del Teatro San Carlo, accademico di Santa Cecilia. È stato insignito di onorificenze e premi, Commendatore, Grande Ufficiale, Gran Croce al Merito, della Repubblica Italiana , doverosi riconoscimenti al suo grande lavoro. Lo Stato italiano non ha ancora risposto  al grido di dolore lanciato dal grande artista che ha dato tanto prestigio all’Italia, ha lamentato la mancata assegnazione, fino ad ora, della legge Bacchelli. Roberto De Simone, nato il 25 agosto del 1933, è ammalato, costretto ad acquistare costosi farmaci e vive in una casa in affitto nel centro storico di Napoli con una pensione di mille euro. Il contributo della legge  Bacchelli  trattasi  di un fondo a favore di cittadini illustri che versino in stato di particolare necessità allo studioso, compositore e musicologo autore di capolavori teatrali come ‘La Gatta Cenerentola’. La Legge 8 agosto 1985, n. 440, ha istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Fondo per gli interventi a favore di cittadini illustri che versino in stato di particolare necessità ,cosiddetta Legge Bacchelli, dal nome dello scrittore Riccardo Bacchelli. Criteri e modalità per l’assegnazione del vitalizio sono stati definiti con il DPCM 4 febbraio 2010. Tali fonti normative pongono a fondamento della concessione del vitalizio, rivolto esclusivamente a coloro che siano in possesso della cittadinanza italiana, la previa verifica di tre requisiti:lo stato di “particolare necessità”;l’assenza di pronunce di condanne penali irrevocabili che comportino l’interdizione dai pubblici uffici;il riconoscimento della chiara fama per aver illustrato la Patria con i meriti acquisiti nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell’economia, del lavoro, dello sport e nel disimpegno di pubblici uffici o di attività svolte a fini sociali, filantropici e umanitari.L’importo massimo annuo del vitalizio ammonta a euro 24.000,00. Il beneficio può essere revocato nel caso in cui venga meno lo stato di necessità o intervengano condanne penali definitive che comportino l’interdizione dai pubblici uffici.

 

 

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