Elisabetta Belloni,63 anni,prima donna in Italia alla guida dei servizi segreti,una lunga carriera diplomatica ,nessuna matrice politica,ha 63 anni e parla quattro lingue.

da Pietro Cusati

 

 

 

 

 

 

 

 

Il governo Draghi l’ha chiamata a guidare il Dis,il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza,l’organo di coordinamento dei servizi segreti italiani,la Dott.ssa Elisabetta Belloni ,una donna riservata, elegante,con una personalità forte, molto determinata,una lunga carriera diplomatica, nessuna matrice politica,ha 63 anni,  parla quattro lingue e vanta, tra le onorificenze, la Legion d’onore ricevuta dalla Francia. Gode di una stima trasversale,sono tanti i primati legati al suo nome,negli ultimi giorni  si è fatto  il suo nome come candidata per il Quirinale, nel 2018 il suo nome fu fatto  per il ruolo di Presidente del Consiglio. Si parla  di lei come possibile sostituta di Draghi a palazzo Chigi qualora il premier traslocasse al Quirinale. La Dott.ssa Elisabetta Belloni è nata a Roma il 1 settembre 1958. Fu tra le prime allieve di sesso femminile a potersi iscrivere al liceo Massimo di Roma, un istituto di Gesuiti fino ad allora ristretto ai soli uomini, per altro lo stesso liceo frequentato dall’attuale Premier Prof. Mario Draghi. Al Liceo  Massimo  nel 2007 ha ricevuto  un premio dedicato agli ex alunni, ci hanno: “insegnato l’impegno e il rigore che ci accompagnano per tutta la vita”. Laureata in Scienze Politiche nel 1982 alla Luiss di Roma , tre anni dopo è entrata nella  carriera diplomatica dove ha percorso tutte le tappe fino ad essere promossa, nel 2014, Ambasciatore, una delle poche donne ad aver raggiunto il più alto grado della carriera diplomatica, grazie all’impegno che l’ha fatta conoscere fuori dalle mura della Farnesina in occasione di alcune delle sfide più difficili della diplomazia italiana.  Nel 2008  viene nominata capo della Direzione generale per la Cooperazione allo Sviluppo, che gestisce anche con una serie di missioni nei Paesi più poveri e un’attenzione costante nei confronti delle donne, ultime tra gli ultimi dove la miseria e le malattie sono la norma. Resterà alla Cooperazione fino al 2012. L’anno successivo passa alla guida della Direzione generale per le Risorse e l’Innovazione. Una nuova sfida, ma tutta diversa.  Nel 2015 un nuovo balzo in avanti: è capo di gabinetto del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. Poi nel 2016 diventa la prima donna Segretario generale.

 

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