Un Sanremo da “Brividi”

di Annalisa Corinaldesi

 

 

 

 

 

 

Il sipario è ormai calato sull’Ariston, il palco musicale più famoso del Bel Paese, ma una cosa è certa: questa non è un’edizione che dimenticheremo facilmente. Citando il traghettatore di questa edizione straordinaria, il frutto del successo si deve non solo ad un lavoro di squadra, ma anche all’abilità di sapere innovare e rinnovare un festival storico, coinvolgendo i più giovani anche attraverso i social. I numeri parlano chiaro: questa è stata l’edizione più vista e chiacchierata, condivisa sui social, soprattutto nella fascia d’età 15-24 anni. Un movimento di rivoluzione iniziato già con le precedenti edizioni guidate da Claudio Baglioni, che ha messo al centro la musica in ogni sua forma.

Nomi che hanno fatto la storia della musica italiana nel mondo, da Morandi a Ranieri, si sono mescolati perfettamente con i cantanti emergenti, creando un mix armonioso e variegato. La voglia di tornare sul palco, sentire l’adrenalina prima di un’esibizione, ballare e cantare: queste le emozioni che Amadeus ha voluto restituire agli Italiani dopo due anni di interminabile pandemia, quando, citando il bellissimo testo di Fabrizio Moro, ci voleva “una forza incredibile per dire buongiorno”.

Il leone di Sanremo va a Mahmood e Blanco, due ragazzi giovani che hanno portato sul palco una canzone d’amore, rompendo gli schemi. Seguono poi Elisa e Gianni Morandi, a dimostrazione di come la storia della musica si incroci con il suo futuro.

E che dire poi delle co-conduttrici di questa edizione? Dalla Muti alla Ferilli, passando per una splendida Drusilla Foer. Ognuna diversa e con le sue caratteristiche; ognuna di esse ha offerto un pezzo di sé al pubblico italiano facendoci riflettere su tematiche importanti come quella dell’inclusione, dell’“unicità” piuttosto che “diversità”, del razzismo, fino alla “leggerezza” di Sabrina Ferilli che, attenzione, “non è superficialità”.

Dopo un Amadeus-ter ci sarà anche una quarta edizione? Tutto lascia ben sperare, ma per ora ci godiamo i postumi di questa edizione che ci ha lasciato davvero i “brividi”.

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