Il Dottor sottile ,Presidente della Corte Costituzionale : “Questa Italia ha bisogno di donne, basta con le congreghe dei maschi , la presenza delle donne nelle istituzioni concorre ad aumentare il tasso di democrazia.

da Pietro Cusati

Roma, 12 febbraio 2022 .Si potrebbe istituire l’alternanza di genere ma non è sufficiente una presidente per l’emancipazione e l’uguaglianza di tutte . La democrazia sarà salvata dalle donne? Per il Presidente della Corte Costituzionale  Giuliano Amato si, la presenza delle donne nelle istituzioni concorre ad aumentare il tasso di democrazia. Il Prof. Giuliano Amato,costituzionalista ,docente universitario emerito,siede alla  Consulta  dal mese di  settembre del 2013,il dottor sottile  nel 2020  è diventato vicepresidente. Ha nominato i  vicepresidenti i Silvana Sciarra , Daria de Pretis e Nicolò Zanon. Il Prof. Giuliano Amato,Torinese, 84 anni, una figura autorevole , il suo  nome  è rimbalzato più volte come possibile candidato al Quirinale,  è stato per due volte Presidente del Consiglio dei Ministri ,tra il 1992 e il 1993 e ancora tra il 2000 e il 2001.A Palazzo Chigi è stato anche sottosegretario alla presidenza del Consiglio .E’ stato  tra il ’94 e il ’97, Presidente dell’Antitrust. Eletto all’unanimità il Prof. Giuliano Amato,84 anni, Presidente della Corte Costituzionale,rimarrà in carica fino al 18 settembre 2022.A pochi giorni dalla decisione della Consulta sull’ammissibilità di otto quesiti referendari sulla giustizia , il neopresidente della Corte Costituzionale  ha diffuso un messaggio che non è passato inosservato ai politici. “È banale dirlo ma i referendum sono una cosa molto seria e perciò bisogna evitare di cercare ad ogni costo il pelo nell’uovo per buttarli nel cestino”. “Dobbiamo impegnarci al massimo per consentire, il più possibile, il voto popolare“. Parole che non sono passate inosservate tra i partiti e le associazioni che hanno raccolto le firme negli scorsi mesi e che aspettano  con ansia le sentenze. La Corte Costituzionale , il 15 febbraio 2022  dovrà decidere sui sei quesiti sulla giustizia, promossi dai Radicali e dalla Lega e  da nove  consigli regionali  e dei referendum sull’Eutanasia e sulla Cannabis legali. I relatori degli otto quesiti referendaro sono tutti e tre i vicepresidenti  nominati da Giuliano Amato e altri quattro giudici costituzionali, in tutto cinque uomini e due donne. Solo Nicolò Zanon, uno dei tre vicepresidenti, professore ordinario di diritto costituzionale nominato alla Consulta nel 2014 dall’allora capo dello Stato Giorgio Napolitano, si occuperà di due quesiti: sulla separazione delle carriere in magistratura e sull’ elezione dei togati del Csm. Le altre due vicepresidenti, Daria De Petris ,professoressa di diritto amministrativo e Silvana Sciarra , docente di diritto del lavoro, saranno relatrici rispettivamente del quesito sulla legge Severino e di quello sulla partecipazione degli avvocati alle delibere dei Consigli giudiziari sulle valutazioni di professionalità dei magistrati. Il giudice Stefano Petitti , è stato presidente di sezione, è il titolare del referendum sulla carcerazione preventiva. Mentre l’ultimo quesito sulla giustizia, che riguarda la responsabilità civile dei magistrati, è nelle mani di Augusto Barbera, professore di diritto costituzionale eletto dal Parlamento nel 2015. Il giudice Franco Modugno  è relatore  del referendum sull’Eutanasia, il Giudice  Giovanni Amoroso, approdato alla Consulta anche lui dalla Cassazione, dove era presidente di sezione, si occuperà del referendum sulla Cannabis.

 

 

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