Il Governatore di Bankitalia Ignazio Visco al Forex di Parma:l’economia italiana dalla primavera dovrebbe riacquistare vigore dopo la frenata degli ultimi mesi dovuta ai contagi.

da Pietro Cusati

 

 

 

 

 

 

Parma , 12 febbraio 2022. Il Governatore di Bankitalia Ignazio Visco al Forex di Parma giudica con favore gli interventi mirati sul caro bollette o su singoli settori in difficoltà» come nei servizi legati al turismo, alla ristorazione, al tempo libero, «ma dice di no a misure «generalizzate di stimolo». Visco chiede «di evitare la futile rincorsa tra salari e prezzi» già vista nella crisi petrolifera degli anni ’70 perché   è «impossibile non patire la tassa dell’aumento dei prezzi dell’energia essendo un onere esterno .  Visco ha fatto appello «alla consapevolezza da parte di tutti, forze politiche, parti sociali e opinione pubblica del delicato equilibrio che dobbiamo preservare. Il governatore ha ricordato come nella crisi petrolifera la rincorsa salari prezzi portò «a un marcato e persistente incremento dell’inflazione». La marcata ripresa dell’economia è stata decisiva per interrompere l’aumento del rapporto tra debito pubblico e prodotto, che alla fine del 2021 potrebbe essere sceso su valori prossimi al 150 per cento ,da circa il 156 per cento raggiunto nel 2020. Le banche italiane hanno una situazione patrimoniale nel complesso solida e la qualità del credito ha continuato a migliorare, anche beneficiando delle misure di sostegno.Rimangono  casi di fragilità principalmente presso banche di dimensione medio-piccola e con un modello di attività tradizionale. Visco ha sottolineato che per alcune banche la vigilanza ha richiesto di “Valutare con tempestività ogni opzione volta a prevenire il deterioramento e riportarsi su sentieri di piena sostenibilità”. Di fronte alla crisi pandemica “l’economia italiana è più attrezzata e le banche non sono la causa ma hanno aiutato”.Il Governatore della Banca d’Italia guarda con ottimismo al futuro, grazie al “progressivo miglioramento del quadro sanitario” e all’importanza della crescita per il calo del debito pubblico: “Manovre espansive necessarie per contenere la riduzione dello stimolo di bilancio sulla crescita”. L’economia italiana dovrebbe tornare a crescere più in fretta già dalla prossima primavera. Il Pil, a fine 2022, segnerà un +4%. Sono le stime del governatore della Banca d’Italia  che guarda al futuro dei conti italiani con ottimismo. A spingere la ripresa sarà “il progressivo miglioramento del quadro sanitario”. “Dobbiamo cominciare a pensare a un futuro da consolidare e al quale tutti dobbiamo partecipare con ottimismo, con un tentativo di costruire il nuovo che, di fatto, sta proprio nelle nostre mani”, ha detto Visco, sottolineando come , nonostante la temporanea frenata della crescita degli ultimi mesi dovuta al nuovo aumento di contagi da coronavirus , l’economia italiana stia procedendo bene. Il 2021 si è infatti chiuso in positivo, con un +6,5% del Pil. Questo è stato decisivo “per interrompere l’aumento del rapporto tra debito pubblico e prodotto, che alla fine del 2021 potrebbe essere sceso su valori prossimi al 150 per cento. Sul tema energetico è importante “definire in tempi brevi una strategia, in particolare a livello europeo, che consideri il problema della diversificazione delle fonti energetiche, il loro stoccaggio e l’individuazione di risorse comuni per la gestione delle crisi energetiche: solo in questo modo sarà possibile affrontare in maniera coerente un problema che difficilmente potrà essere risolto con politiche economiche di natura congiunturale”.

 

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