Rifiuti tunisini: la svolta, purtroppo, viene sempre da una Procura ? Meno male che c’è Bonavitacola.

 

Aldo Bianchini

Avv. Fulvio Bonavitacola, vice presidente Regione Campania

SALERNO – Un altro flop della politica ? Molto probabilmente sì, è questa l’unica risposta da dare alla domanda che riguarda la vicenda dei rifiuti (solidi indifferenziati !!) rispediti in Italia dalla Tunisia sul suolo italiano e specificamente in provincia di Salerno da cui erano stati “venduti” alla stessa Tunisi.

La politica regionale campana e salernitana da sola non ce l’ha fatta a decidere dove stoccare i 213 container ricolmi di immondizia generica.

La storia è sempre quella, dalle Fonderie Pisano ai rifiuti, nessuno li vuole ospitare ma tutti le sfruttano e li producono.

C’è stato bisogno che la Procura competente individuasse il soggetto titolato a decidere nella figura della Regione per consentire una rapida e definitiva decisione per la cui pratica attuazione (dal 14 marzo in poi) sarà anche necessario utilizzare le forze dell’ordine per evitare spiacevoli incidenti.

E la Cassazione è chiamata a decidere quale delle due Procure, Salerno o Potenza, sarà titolata a svolgere tutte le indagini necessarie per capire se i vari passaggi che hanno portato l’immondizia dalla provincia di Salerno in Tunisia siano stati inanellati nella maniera più corretta sotto il profilo della legalità; nel merito è stata già audita in Commissione Parlamentare sulle  Ecomafie la SRA (azienda di Polla esportatrice di rifiuti) e la stessa Commissione si appresta ad ascoltare la SOREPLAST (omonima azienda tunisina).

La SRA ha già messo le mani avanti dichiarando alla Commissione che i sigilli dei container erano stati violati per ordine della procura tunisina: troveremo sorprese all’interno dei cassoni ?

Il sito di stoccaggio di Persano

Tra Procure, Cassazione e Commissione Parlamentare ne vedremo delle belle ? difficile rispondere, ci tocca aspettare.

Nel frattempo la Regione Campania gioca l’asso nella manica e lancia l’uomo forte “Fulvio Bonavitacola” (vicepresidente e delegato all’ambiente), notoriamente esperto (anche professionalmente) di protezione dell’ambiente e smaltimento rifiuti.

Bonavitacola, nel corso della riunione presso la Prefettura di Salerno, ha esercitato con decisione il ruolo di “responsabile del procedimento” assegnato alla Regione della Procura ed ha sentenziato, al cospetto di timorosi non decisionisti facenti parte del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato l’altro giorno in Prefettura a Salerno. Finalmente un politico tosto che si siede ed esercita il potere che gli viene conferito dalla legge non badando minimamente se i comuni destinatari del provvedimento siano rossi, bianchi o neri. “Se c’è una decisione da prendere, essa va presa ed è stata presa, poi verranno accertate eventuali responsabilità”, così avrebbe risposto il vicepresidente regionale a chi gli ha chiesto lumi sulla inquietante vicenda.

Una volta tanto, grazie ad un uomo forte, la politica si riappropria del suo ruolo naturale.

 

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