AJA, la ministra della Giustizia Marta Cartabia, nel solco del diritto transfrontaliero, ha annunciato un Codice dei crimini internazionali.

 

da Pietro Cusati

Prof.ssa Marta Cartabia, ministro della giustizia

Il crimine di aggressione contro l’Ucraina non deve rimanere impunito perché contiene ‘il male accumulato’ di altri crimini ai sensi del diritto internazionale”. I resoconti e le immagini della guerra di aggressione senza precedenti contro l’Ucraina sono orribili. La comunità internazionale è pronta ad agire e fare giustizia per l’Ucraina, Eurojust sostiene gli Stati membri dell’UE nelle loro indagini sui principali crimini internazionali .Si sono verificate  le peggiori violazioni dei diritti umani. I diretti responsabili dei crimini di guerra e delle violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario sul suolo ucraino devono essere chiamati a risponderne. Per testimoniare l’importanza della forza della legge, della forza del diritto,nel  mezzo dei conflitti più duri, quando c’è il fragore delle armi, non deve essere silente il diritto, ha detto la Guardasigilli  Marta Cartabia a l’AJA   e  dare un supporto alla Corte penale internazionale,  questa istituzione che può svolgere un ruolo molto importante in questi conflitti internazionali.La Guardasigilli ha avuto un colloquio con il ministro della Giustizia ucraino, Denys Maliuska. Durante il confronto con i ministri della Giustizia presenti, è stato più volte evocato lo Statuto di Roma, il trattato internazionale istitutivo della Corte penale internazionale, firmato ventiquattro anni fa ed entrato in vigore nel 2002. A fine riunione, Francia, Paesi Bassi, Slovenia, Bulgaria, Lettonia, Polonia, Lituania, Lussemburgo, Spagna, Svezia, Repubblica Ceca, Croazia, Grecia, Italia, Estonia, Austria, Irlanda, Germania, Finlandia, Portogallo, Repubblica Slovacca, Malta, Danimarca, Belgio, Romania e Cipro hanno dichiarato di compiere tutti gli sforzi necessari per valutare di incrementare il proprio sostegno alla Corte Penale Internazionale, sia dal punto di vista finanziario che delle risorse umane. Sull’argomento il Ministro della giustizia ucraino Denys Maliuska ha specificato: “L’Ucraina a sua volta riconosce il suo impegno a condurre indagini efficaci su tutti i crimini di guerra e contro l’umanità commessi sul suo territorio e si dichiara disponibile a garantire la cooperazione con la Corte Penale Internazionale al miglior livello possibile. L’Ucraina confida che gli sforzi dello stato territoriale uniti all’esercizio della giurisdizione universale da parte di altri stati, Eurojust e indagini più rapide della Corte Penale Internazionale abbiano il potenziale di un potente effetto sinergico. Il Presidente di Eurojust, Ladislav Hamran, ha detto: “La riunione   conferma che la comunità internazionale si è espressa ed è pronta ad agire. Mentre siamo uniti nella nostra ambizione di fare giustizia per l’Ucraina, abbiamo anche bisogno di essere coordinati , sia a livello politico che operativo. Eurojust sostiene gli Stati membri dell’UE nelle loro indagini sui principali crimini internazionali.  I ministri della Giustizia  hanno richiamato collettivamente il loro sostegno alla Corte penale internazionale. Eurojust è un attore chiave nel garantire il più efficace coordinamento delle indagini negli Stati membri dell’UE su questi presunti crimini di guerra. Devono essere utilizzati tutti gli strumenti a disposizione di Eurojust,riunioni di coordinamento, squadre investigative comuni. La sua azione può giovare anche agli Stati terzi, che hanno accordi di cooperazione con l’agenzia, così come alla Corte penale internazionale. Eurojust è stato quindi invitato ad intensificare ed esercitare pienamente il suo ruolo di coordinamento e a mettersi a disposizione del procuratore della Corte penale internazionale, se necessario, nell’esercizio delle sue funzioni.

 

 

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