PROCESSIONI – FESTE: da Teggiano a Nocera … quando la Chiesa non ci capisce più niente … povera Madonna delle Galline

Aldo Bianchini

La processione della "Madonna delle galline" di Pagani

SALERNO (07.04.22) – Non vorrei essere scambiato per un “infedele” e neppure per un mefistofelico accusatore, ma la posizione ufficiale della CHIESA per quanto riguarda la ripresa graduale mi è apparsa in queste settimane insolitamente ambigua e decisamente contraddittoria.

E’ la realtà quella che descrivo, una realtà davvero imbarazzante per la Chiesa Cattolica; soprattutto perché la contraddizione riguarda una decisione molto importante per le comunità amministrate in nome e per conto del Signore.

Insomma non si riesce a capire se in questa che si annunci come una lunga estate post pandemia sarà possibile organizzare, come nel recente passato, le feste e le processioni a sfondo religioso che, seppure condite da eccessi di paganesimo, la massa dei fedeli aspetta ormai da circa tre anni; e perché no aspetta con ansia anche di riprendere il rito delle interminabili sagre a mò di ristoranti all’aperto.

Niente da fare, per l’inevitabile ripresa la Chiesa sbanda ancora una volta e megtte l’uno contro l’altro due “Vescovi” importanti come quello di Teggiano-Policastro (Mons. padre Antonio De Luca) e quello di Nocera Inferiore (Mons. Giuseppe Giudice); il primo decisamente schierato per la ripresa graduale con prudenza dei riti e delle processioni, mentre il secondo decisamente contro ogni tentativo di riapertura, tanto da essere stato accusato con inquietanti manifesti funebri di volere la fine della fede in una delle terre più difficili da amministrare in nome di Gesù.

Due Vescovi, e questa è la nota di cronaca, che non casualmente conoscono i due territori che non amministrano: Giuseppe Giudice è stato a Sala Consilina per alcuni decenni il parroco della Chiesa Madre ed ora si trova a Nocera da Vescovo, mentre Antonio De Luca proviene dal difficile territorio dell’interland napoletano ed ora si trova capo della chiesa della diocesi Teggiano-Policastro.

Mons. padre Antonio De Luca - Vescovo di Teggiano-Policastro

Due metodi di gestione profondamente diversi, sicuramente più moderno e più accettabile quello utilizzato da Mons. De Luca, molto medo moderno ed ancorato a canoni che non esistono più, neppure nel mondo religios, quello di Mons. Giudice.

Mons. De Luca fa appello alle decisioni generali della CEI, Giudice sembra ignorare tutto e tutti e costringe i sindaci dell’Agro nocerino-srnese a cercare di correre ai ripari con vani tentativi di intermediazioni e di compromessi che in una chiesa cattolica dovrebbero essere banditi.

Come finirà ? Cioè i fedeli potranno riprendere le abitudini ben radicate nella storia di ogni comunità ? Molto difficile fare previsioni.

Mons. Antonio De Luca, vescovo di Teggiano-Policastro, dice: “È un tempo non facile soprattutto per il nostro territorio già duramente provato dalla mancanza di lavoro e dallo spopolamento. Ma è anche un tempo pieno di speranza perché illuminato dalla Risurrezione del Signore. Siamo ben consapevoli che i prossimi mesi saranno particolarmente impegnativi e faticosi. Accanto ai timori legati al Covid vi è l’incertezza alimentata dalla guerra”.

Mons. Giuseppe Giudice - Vescovo di Nocera Inferiore

Mons. Giuseppe Giudice, vescovo di Nocera, alludendo alla storica festa di Pagani dice: “Le nostre comunità sono, inoltre, scosse per il conflitto bellico in Ucraina, che richiede preghiera per la pace, sobrietà e carità nei confronti dei fratelli che hanno perso tutto sotto i bombardamenti. Alla luce di queste considerazioni, tutte le processioni sono rinviate fino a data da destinarsi”.

Qualcuno avrebbe dovuto, per tempo spiegare a  Mons. Giudice che la festa e la processione della Madonna delle Galline a Pagani è come la via crucis che il Papa celebra in Piazza San Pietro.

Ma, in verità, bisogna anche dire che la festa della Madonna delle Galline (che cade la domenica dopo Pasqua) non è un semplice evento religioso con un corposa processione; la festa di Pagani smuove decine di migliaia di fedeli di tutto l’agro sarnese-nocerino con assembramenti fuori dall’ordinario  e, quindi, comunque è d’obbligo qualche riflessione in più prima di decisioni definitive.

 

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