Proposta di legge Regionale n.224 dell’8 aprile 2022 :Istituzione in Campania del Comune unico Vallo di Diano mediante la fusione di 15 Comuni,presentata da nove Consiglieri Regionali.

 

da Pietro Cusati

La Città Vallo di Paolo Portoghesi del 1970

I Consiglieri regionali della Campania Michele Cammarano, Tommaso Pellegrino,

Andrea Volpe,Attilio Pierro,Salvatore Aversano,Vincenzo Ciampi,Valeria Ciarambino ,Luigi Cirillo,Gennaro Saiello, hanno presentato l’8 aprile 2022 ,una proposta un proposta di legge regionale  per l’Istituzione del Comune unico Vallo di Diano, mediante la fusione di 15 Comuni : Atena Lucana, Buonabitacolo, Casalbuono, Monte San Giacomo,Montesano sulla Marcellana, Padula, Pertosa, Polla, Sala Consilina, San Pietro al Tanagro, San Rufo, Sant’Arsenio, Sanza, Sassano e Teggiano. La proposta trae la sua ragion d’essere nella omogeneità territoriale, culturale e socio-economica del territorio di riferimento, strutturalmente e

geograficamente idoneo al riconoscimento di un’unica identità giuridica. L’istituzione di un nuovo Comune trova la  disciplina

nell’articolo 133, comma secondo della Costituzione, ai sensi del quale «la Regione, sentite le popolazioni interessate, può con sue leggi istituire nel proprio territorio nuovi Comuni e

modificare le loro circoscrizioni e denominazioni». Nel caso della Regione Campania, il procedimento legislativo per la fusione di comuni è regolato dalla legge regionale 29 ottobre 1974, n. 54, Norme sulla istituzione di nuovi Comuni e sul mutamento delle circoscrizioni territoriali dei Comuni della Regione. Costante è stato  l’impegno del primo firmatario Carmelo Bufano , nell’ultimo ventennio ,e che ha recentemente visto anche la costituzione di un Comitato referendario  e che si inserisce nel solco dell’impegno di alcuni rappresentanti istituzionali del territorio, come il senatore Enrico Quaranta e il consigliere e assessore regionale Gerardo Ritorto, i primi ad avviare il progetto della Città del Vallo di Diano insieme al Prof.Arch. Paolo Portoghesi, Prof. Luigi Pica, Prof.  Vincenzo Curcio, Enzo Vacca, Arch. Pier Paolo Fabiano e il compianto Arch. Ottavio Di Brizzi di Sassano . L’iniziativa è confluita in diverse proposte di legge presentate nel corso delle ultime legislature regionali, e mai esitate positivamente.

Il processo di fusione può costituire anche un potenziale argine ai fenomeni di declino demografico, sociale ed economico che interessano quest’area ormai da decenni: nell’arco del

periodo compreso tra il 1971 e 2001, si è infatti registrato un decremento demografico pari al 4,3%, mentre nel decennio successivo (2001-2011) la decrescita della popolazione si è attestata al 2,8%. La variazione demografica nel periodo 2011-2017, stando agli ultimi dati resi noti dall’ISTAT, ha fatto segnare invece un ulteriore -0,4%.I 15 Comuni condividono la comune appartenenza all’Area interna Vallo di Diano, istituita nell’ambito della Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI), finalizzata proprio

alla promozione e allo sviluppo dei territori più marginali del Paese.

Gli stessi Comuni sono poi collocati all’interno dell’omonima Comunità montana ,anche a seguito della recente inclusione del Comune di Pertosa, avvenuta con legge regionale 4/2022,

costituendo parte integrante anche del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.La popolazione complessiva residente sul territorio interessato dalla fusione è pari a circa 60.000 abitanti ,in particolare, i Comuni con popolazione superiore ai 3.000 abitanti sono Padula, Montesano sulla Marcellana, Polla, Sala Consilina, Sassano e Teggiano, mentre quelli con popolazione inferiore ai 3,000 abitanti ,e quindi con l’obbligo di costituire forme associate in base alla normativa statale vigente sono Atena Lucana,

Buonabitacolo, Casalbuono, Monte San Giacomo, Pertosa, San Pietro al Tanagro, San Rufo,Sant’Arsenio e Sanza.

Appare evidente come una simile circostanza renderebbe il nascente Comune secondo solo a Salerno quanto a consistenza demografica; a ciò si aggiunge che la rete relazionale tra i

Comuni risulta allo stato essere già ben consolidata, soprattutto in ragione del ruolo assunto nel corso degli anni dalla Comunità Montana Vallo di Diano, quale ente di riferimento proprio per la

gestione in forma associata di funzioni e servizi e soggetto capofila per l’area pilota SNAI.L’area comprende numerosi luoghi di pregio naturalistico, come le Grotte di Pertosa, la Valle delle Orchidee, il monte Cervati e il fiume Tanagro, ospitando altresì alcuni importanti siti di interesse storico e culturale, fra cui la Certosa di San Lorenzo a Padula e il centro storico di Teggiano, riconosciuti anche dall’UNESCO. La proposta di legge si compone di 6 articoli, intende  avviare l’iter finalizzato all’indizione del referendum consultivo delle popolazioni interessate dal progetto di fusione, consentendo al corpo elettorale di potersi esprimere rispetto all’adesione a un progetto che per oltre vent’anni ha coinvolto un numero sempre crescente di cittadini del territorio del Vallo di Diano.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *