GIORDANO: Amatruda, ricordare il sindaco della gente … si può ?

 

Aldo Bianchini

13 aprile 2022: Un moment0o del ricordo di Vincenzo Giordano, a distanza di tredici anni dalla sua morte, tenutosi in Comune nella stanza che fu per sette anni lo "studio del sindaco della gente".

SALERNO – La domanda è quella di sempre: “Ricordare Giordano, il sindaco della gente, si può ?”; non è ancora detto, le istituzioni ancora latitano, l’ordine superiore ancora non arriva in maniera ultimativa e risolutiva.

Sembra quasi come se ricordare il prof. Vincenzo Giordano, sindaco di Salerno dall’ 8 marzo 1987 al 23 marzo 1993, equivalga ad una specie di reato contro la cosiddetta presunta sacralità della magistratura e contro il potere deluchiano imperante, un potere sorto proprio dalle ceneri di quel PSI del famoso e/o famigerato 33% del 1990 e, soprattutto, dalle palesi e sconfortanti strategie politiche (tra PSI – DC e PCI) che portarono al clamoroso arresto del prof. Giordano nella serata del 31 maggio 1993, quando era già stato consumato alle sue spalle e sulla sua testa il “patto di Santa Cecilia” (storicamente provato) di cui parlerò nelle prossime puntate della storia. Quel patto che oggi appare come uno scudo impenetrabile destinato a nascondere la verità per sempre.

Dr. Gaetano Amatruda, il discepolo più amato da Vincenzo Giordano

Fortunatamente a Salerno c’è tuttora il discepolo più fedele del prof Giordano che da anni cerca di battersi in favore, almeno, del giusto ricordo da offrire alla memoria del “sindaco della gente”; parlo di Gaetano Amatruda che è riuscito, comunque e nonostante l’inspiegabile incomunicabilità della famiglia Giordano, ad ottenere dopo tredici anni un primo importante passaggio ufficiale in Comune dove è stato possibile ricordare, ieri, quasi alla chetichella la figura di quell’uomo buono e rude che il compianto senatore Enrico Quaranta amava definire “Sitting Bull” (Toro Seduto) per la sua mania di rimanere sempre seduto al suo posto per studiare la politica e partorire anche le strategie più impensabili. E che il prof. Arnaldo Amabile aveva, caricaturalmente, definito “N’uovo di Pasqua” per il suo insediamento a ridosso della Pasqua del 1987.

Nessuna nota ufficiale dell’incontro, al di là del comunicato diramato dallo stesso Amatruda che qui di seguito potete leggere:

  • Amatruda: “Ricordare Giordano e’ costruire nuovi percorsi” – “Felice davvero per aver ricordato Enzo Giordano al Comune. Il socialista galantuomo, il Sindaco perbene. Un pezzo della mia vita, la storia di Salerno”. È il commento del giornalista Gaetano Amatruda. Nel tredicesimo anniversario della morte il sindaco Vincenzo Napoli ha incontrato una delegazione del centro studi ‘Enzo Giordano’. A Palazzo di Città con Gaetano Amatruda anche Marco Lamonica e Luca Lamberti.  All’incontro i consiglieri comunali del Psi, Rino Avella, Filomeno Di Popolo e Antonia Willburger, ed il Presidente del Consiglio Comunale, Dario Loffredo. “Grazie ad Enzo Napoli, oggi Sindaco della città ed ieri amico e compagno del Professore, che ha dimostrato – ha sottolineato Amatruda – grande sensibilità. Organizzeremo un evento al Comune per parlare il linguaggio dei riformisti, per unire, e proveremo a ‘conservare memoria per costruire futuro’. Abbiamo gettato le basi per avviare un processo di digitalizzazione del patrimonio delle tv, delle radio e dei giornali”. “Ricordare Giordano, declinare il socialismo riformista, non è abbandonarsi alla nostalgia ma costruire sempre nuovi percorsi” ha concluso.

Su Giordano io ho scritto addirittura un libro, anche se non ho mai santificato tout-court la figura dell’ex sindaco; sicuramente anche Giordano aveva le sue colpe per quella mostruosa macchina di potere messa in piedi in quegli anni; sicuramente Giordano per rimanere sindaco per tanti anni (all’epoca ci regalavano un sindaco all’anno) ha accettato tanti e tanti compromessi; ma non possiamo far passare l’idea che fu “lui” l’unico supremo responsabile di tutte le presunte malefatte che alcuni pubblici ministeri scaricarono sugli uomini del PSI e di Carmelo Conte.

Per la memoria giudiziaria, come lui sarebbero allora da ritenere responsabili anche gli altri che vennero arrestati insieme a Giordano e che come l’ex sindaco sono stati assolti con formula piena e, udite, anche risarciti del danno subito (centinaia di migliaia di euro  pro capite). A Giordano non è stato concesso neppure questo palliativo; e mentre gli altri ancora troneggiano sulla scena politica per lui c’è soltanto l’oscuro oblio nella memoria di pochissimi che, come Amatruda, lottano con tutte le loro forze.

C’è solo da sperare nella presa di coscienza, tardiva ma pur sempre buona, da parte dei due consiglieri di quell’epoca che sono tuttora in Consiglio Comunale: Enzo Napoli (sindaco) e Rino Avella (presidente della IV Commissione Comunale Permanente), per dimostrare che oltre alla “grande sensibilità” in questa città si riesce ancora a fare qualcosa di concreto.

 

 

 

One thought on “GIORDANO: Amatruda, ricordare il sindaco della gente … si può ?

  1. ’’Ricordare Giordano,il Sindaco della gente,si può? La risposta è,a mio avviso, si deve ricordare l’uomo perbene ,il politico,l’amministratore onesto,il Sindaco della gente ,che per sei anni ha guidato con trasparenza la Città di Salerno.

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