NOEMI: tutto cominciò da quella strana serata del 27 giugno 2009, tredici anni dopo … la vendetta

 

Aldo Bianchini

Casoria - Berlusconi brinda ai 18 anni di Noemi. E' l'inizio della fine.

SALERNO – Il set preparato con cura, la location in un ristorantino alla periferia di Casoria (NA), la festa per i diciotto anni di una bella ragazza dell’hinterland napoletano e, infine, la grande sorpresa.

Subito dopo le ore 22.00 di sabato 27 giungo 2009 si apre il sipario e si accendono le luci, anzi i riflettori, che illuminano la scena occupata soltanto da lui “Silvio Berlusconi”, premier in carica, arrivato direttamente da Roma per festeggiare i diciotto anni di NOEMI LETIZIA.

Due giorni dopo parte il “Casoriagate” che segna, fatalmente, l’inizio della fine dell’uomo più potente d’Italia, già ultrasettantenne, che molto maldestramente si era recato in pompa magna d Roma a Casoria per omaggiare la splendida ragazzina e per donarle, si dice, un costosissimo gioiello.

Da quel momento non c’è più tregua per l’onnipotente Silvio; ha probabilmente esagerato, anche se nella corsa verso il compleanno, se limitata alla festa, non c’era niente di strano: la storia di un capo di governo che si reca alla festa di compleanno di una ragazzina popolare potrebbe essere anche vista come una giusta congiunzione tra l’alta borghesia e il suddito popolino. Sulla vicenda, però, si innestano le congetture più incredibili anche se mai provate. L’immagine di un premier va, comunque, salvaguardata e quindi dagli all’untore Berlusconi.

I media scatenati, le polemiche infinite, la distruzione morale e civile di una ragazzina caduta in un vortice senza fine, poi il silenzio assoluto per molti anni.

Oggi, a distanza di ben tredici anni, Noemi è una donna di oltre trent’anni, ha tre figli ed un altro in arrivo, una famiglia felice, ha un buon lavoro, una vita vissuta quasi nell’anonimato dopo che si erano spente le luci del palcoscenico sui suoi sogni di fare la show girl o, almeno, la velina di Striscia; anche per realizzare l’antico sogno della mamma Anna.

Oggi Noemi ha rotto gli argini e attraverso un noto studio legale napoletano ha cominciato a depositare un centinaio di denunce: “Basta così. Aspetto un altro figlio, il quarto, ora lo devo a loro. Chi ha gettato fango su di me, devastando la mia reputazione e la mia psiche, pagherà fino all’ultimo centesimo. Ero una ragazzina, adesso sono una donna: mi avete ferita, assumetevi le vostre responsabilità. Ho trent’anni, un bel lavoro e una famiglia fantastica. Guai a chi continuerà a chiamarmi papi girl” (fonte Il Mattino del 2 aprile 2022).

Non so che cosa faranno i giudici anche perché la Noemi ha già annunciato altre denunce; il materiale depositato è sufficiente per garantire risarcimenti anche milionari.

A commento del fatto mi sento di dover esprimere il mio pensiero che è assolutamente in favore di Noemi che fu chiaramente strumentalizzata, offesa, derisa, ingiuriata e infangata; una donna che ancora oggi porta sul groppone il peso di quel tritacarne mediatico andato in scena anche con parole pesantissime riportate, poi addirittura in una canzone di Fabri Fibra.

Se in questo Paese esiste la giustizia, è giusto e doveroso restituire a Noemi tutto ciò che è di Noemi.

 

 

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *