28 APRILE GIORNATA MONDIALE PER LA SICUREZZA SUL LAVORO Il presidente di Federcepicostruzioni Antonio Lombardi: “Meno burocrazia e sgravi contributivi per le imprese che non garantiscono sicurezza”

 
Da Remo Ferrara (portavoce)

Un meccanismo premiale che favorisca le imprese che rispettano la legge ed attuano con rigore le normative in materia di sicurezza nei cantieri; riduzione dei premi assicurativi e sgravi contributivi per le aziende che non registrano sinistri; attività di formazione e informazione costanti nei cantieri. Sono le proposte di Federcepicostruzioni per la Giornata mondiale per la Sicurezza sul Lavoro, in programma domani, 28 aprile.
“La sicurezza sul lavoro ed in particolare nei cantieri edili – commenta il presidente nazionale di Federcepicostruzioni, Antonio Lombardi – quest’anno impone una particolare riflessione sui tanti adempimenti burocratici, che ancora troppo spesso trasformano la sicurezza in un mero orpello cartaceo e procedurale. Ma anche sulle sovrapposizioni di competenze, anche ispettive, tra le varie amministrazioni interessate, a tutto danno delle aziende, dei lavoratori e della sicurezza e sui ritardi con cui si legifera per regolamentare la materia. Della patente a punti per le imprese edilizie, ad esempio, si parla ormai da oltre 12 anni: tutto è rimasto sulla carta, in attesa del decreto attuativo. Occorre intervenire con maggiore sollecitudine ed efficacia, se davvero si ha a cuore il tema della Sicurezza sul lavoro”.
“Non è previsto alcun sistema di premialità per le imprese che investono in sicurezza e che, grazie anche al loro impegno e ai loro investimenti, non registrano sinistri – aggiunge il presidente di Federcepicostruzioni. – La nostra proposta è di premiare le “aziende sicure” non solo con bollini di qualità, che si traducano in meccanismi di favore nell’assegnazione di lavori pubblici e nella partecipazione alle gare d’appalto, ma anche in sgravi previdenziali e contributivi”.
“Occorrono infine – è la conclusione del presidente Lombardi – maggiori e più efficaci investimenti nel settore della formazione e della cultura della sicurezza. Meno corsi autoreferenziali e più sinergia tra associazioni, imprese, Inail, enti bilaterali, sindacati, nella definizione di corsi che formino, informino, aggiornino in aula ma anche direttamente in cantiere. Non basta una politica tesa solo a colpire con durezza chi non rispetta le regole: occorre anche premiare chi ha realmente a cuore, ogni giorno, con il proprio impegno e i propri investimenti, la salute e la sicurezza dei lavoratori”.

 

 

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